CAPITOLO 10

153 33 54
                                    

La ragazza entrò nel portone del vecchio palazzo situato tra un piccolo negozio di ortofrutta e uno di ferramenta, l'uomo sul marciapiede opposto continuò a camminare allontanandosi.

-E' salita in casa- disse parlando nell'auricolare

-La vedo- rispose l'uomo con il cannocchiale appostato in un appartamento di fronte. Non era solo in quella stanza, c'era un altro uomo con lui che scrisse qualcosa su un blocco per appunti.

-Ore? – chiese ancora l'uomo con il cannocchiale senza distogliere lo sguardo

-Diciannove e trenta- rispose l'altro uomo al suo fianco guardando l'orologio da polso e girando il foglio del blocco degli appunti per iniziare un'altra pagina.

-Luci accese in casa- disse l'uomo con il cannocchiale

L'altro uomo annotò puntualmente "Diciannove e trenta luci accese in casa" Quello che era stato un pallido sole durante il giorno appena trascorso, era già scomparso da parecchio tra due alti palazzi. Passò qualche minuto prima che l'uomo con il cannocchiale parlò di nuovo interrompendo il silenzio che si era creato.

-Le tende della stanza si stanno chiudendo- disse l'uomo con il cannocchiale. L'altro uomo annotò "diciannove e cinquanta tende stanza chiuse" Doveva stare attento e annotare tutto. Gli ordini erano precisi e non erano ammessi errori, ne andava della loro vita. Sentirono un rumore di acqua corrente, i microfoni che avevano istallato di nascosto nella casa stavano facendo il loro dovere.

-Luce del bagno accesa, ha aperto l'acqua, si prepara per la doccia-

-Si sta spogliando? - chiese l'uomo con il block notes con una punta di invidia verso quello che guardava

-Non si vede bene, le tende sono semi chiuse ma è entrata ora nella doccia ed è nuda- rispose l'uomo distogliendo un attimo gli occhi dalle lenti per guardare l'amico con un ghigno.

-Cazzo domani al cannocchiale ci sto io- disse stizzito prima di annotare "diciannove e cinquantacinque è entrata in doccia"

Trascorsero più di sette minuti. L'acqua si chiuse prima di sentire un rumore di tenda tirata.

-Sta uscendo dalla doccia-

-E' nuda? –chiese l'uomo con crescente eccitazione

-E' con l'accappatoio –rispose quello con il cannocchiale- sta tornando in camera per vestirsi-

"Venti e zero due ritorna in camera per vestirsi" scrisse con rabbia

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

L'uomo scese dalla sua berlina nera e si avviò a passo deciso verso la casa ad angolo. La strada era poco frequentata e l'ora serale rendeva più facile passare inosservati. Si avvicinò alla porta e estraendo dalla tasca del giaccone un passe-partout iniziò a forzare la serratura. Non ci mise troppo la porta era vecchia così come la serratura e per uno come lui fu un gioco da ragazzi aprire quella porta. Senza far rumore entrò in casa richiudendo la porta alle sue spalle. Un vociare, che attribuì al televisore acceso, proveniva dalla stanza in fondo. Era un tono di volume leggermente più alto del normale a conferma che la casa era abitata da persone anziane e quindi un po' sorde. Si avvicinò alla stanza con passo felpato mentre avvitava alla canna della pistola il silenziatore. Si fermò un attimo prima di entrare nella sala in ascolto di eventuali altri rumori, ma sembrava tutto tranquillo. Gli unici rumori che si sentivano in casa provenivano da quella sala. Si affacciò leggermente dalla soglia spiando l'interno del salotto. Due figure sedevano sul divano ad angolo intenti a seguire uno spettacolo dallo schermo. L'arredamento della casa ma soprattutto del salotto sembrava catapultarlo negli anni trenta, le due figure erano un uomo e una donna anziani. Ma non era un problema per lui, bambini donne o anziani non c'era differenza, era un lavoro che avrebbe fatto ed era pagato profumatamente per farlo. Entrò nel salotto senza che l'uomo o la donna si accorgessero di niente. Puntò la pistola verso la testa della donna. Due colpi uscirono con un sibilo, la donna si accasciò sul divano con due fori nella testa, il sangue che era schizzato sporcò il viso e gli abiti dell'uomo che era seduto accanto, che si voltò verso il killer con uno sguardo terrorizzato

-Chi sei? - chiese l'uomo urlando

-Sei Larry Ruocco? –rispose il killer

-Cosa vuoi? –chiese ancora il vecchio sempre più terrorizzato guardando la sorella morta al suo fianco

-Voglio il tuo dito indice- rispose l'uomo prima di sparare.

L'ex procuratore Larry Ruocco si accasciò inerme sul corpo della sorella mentre il sangue schizzando aveva macchiato anche lo schermo del televisore. L'uomo svitò il silenziatore e rimise la pistola in tasca, poi prese dall'interno della giacca una specie di pinza che somigliava ad una trinciapollo e avvicinandolo alla mano sinistra dell'uomo morto, gli tagliò di netto il dito indice.

Bloodline Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora