5 CAPITOLO

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Quando un vampiro, chiunque esso sia, ti darà il suo sangue allora tutto prenderà vita, un nuovo essere crescerà nel tuo ventre, un essere che verrà ripudiato da tutte le razze e che verrà isolato e minacciato al punto di desiderare di togliersi la vita.

Una parte della profezia di Valerie mi riporta alla realtà, mentre stringo ancora di più le coperte intorno al mio corpo.

Colui che ti darà il suo sangue deciderà il destino del figlio che porterai in grembo.

Stringo il braccio intorno alla mia pancia come se volessi tenerlo al sicuro, io e Klaus, no! Non può essere, non posso dire tutto a Klaus non posso dirgli tutto questo, devo riuscire a tradurre il grimorio di sua madre il prima possibile e poi andare via da qui, se avrò un figlio non lo farò mai crescere in una città in guerra, mai.

Con questa convinzione mi do la forza di alzarmi dal letto per lavarmi e vestirmi, prima inizio prima andrò via da qui e avrò maggiori possibilità di non restare incinta.

KLAUS

Non riesco ha capire il suo comportamento, é cosi strana, non sembra quasi più lei. Perché non voleva che la nutrissi con il mio sangue? Perché?

Mille domande mi affollano la mente e ad un tratto una chioma bionda entra nel mio campo visivo.

- Camille.

- Ciao ti disturbo.

- No dimmi.

È cosi carina ma non è lei. Eppure ci penso ogni volta che incrocio i suoi occhi, provo a dimenticare Caroline e a dedicarmi a lei. Di dargli quella possibilità che a me con Caroline non è stata data .

- Volevo parlarti di Caroline.

Il nominare il suo nome mi riporta alla realtà.

- Che succede con Caroline?

Gli chiedo sorpreso.

- Nulla, è solo che è appena arrivata ma già sento che ti stai allontanando da me.

La sua voce esprime dispiacere, ma è vero, prima passavamo molto tempo insieme ora da quando è arrivata Caroline non faccio che pensare a lei, al fatto di averla a pochi passi da me e non poterla avere.

- Mi dispiace, hai ragione. prometto che mi farò perdonare.

Mi avvicino e la bacio con un casto e tenero bacio sulle labbra, un bacio dolce ma che come le altre volte non mi fa provare nulla.

- Ora perdonami Camille, ma anche se può sembrare strano, sono stanco. Vorrei riposarmi un po', ti dispiace?

- Certo che no, ci vediamo domani per la colazione?

Mi chiede, dolcemente, non le rispondo, annuisco e la lascio uscire dalle mie stanze, nel frattempo i miei pensieri tornano alla vampira nella stanza accanto.

CAMILLE

Lei non me lo porterà via, lei non mi porterà via l'uomo che amo, per quanto lui possa essere visto come il mostro io provo qualcosa per lui.

CAROLINE.

La mattina arriva troppo velocemente costringendomi ad aprire gli occhi e iniziare un'altra giornata in una città che non mi appartiene ma che mi assomiglia nonostante tutto.

Molto velocemente mi alzo mi lavo e mi vesto, prendo la borsa con il portafoglio che per fortuna porto sempre con me.

- Buongiorno

Una voce mi arriva alle spalle non appena finisco di fare le scale che mi portano dell'atrio in cui mi ritrovo difronte una tavola imbandita di caffe, te e molte varietà di dolci.

L'oscurità' cercherà sempre la luce ||CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora