Adam
Aprii gli occhi e mi ritrovai ad osservare il candido soffitto della mia camera.
Rimasi a fissarlo a lungo, come se racchiudesse qualcosa d'interessante, di altamente prezioso. Era una calamita per il mio sguardo mentre di tanto in tanto sbadigliavo.
E poi, mi aiutava ad apprezzare quel leggero fruscìo prodotto dalle lenzuola...
Dopo chissà quanti minuti, mi riscossi dal mio stato di torpore e m'infilai le dita fra i capelli castani per portarmeli all'indietro.
Sbuffai sonoramente spingendo la mia schiena contro la testiera del letto e i raggi del sole, che filtravano dalla finestra, mi costrinsero a socchiudere le palpebre.
Mi stropicciai gli occhi per darmi una ulteriore svegliata e abituarmi del tutto alla luce, e finalmente mi alzai.
Nonostante qui, in Alaska, una nuova giornata fosse appena cominciata, io ero già stanco, stufo, frastornato e distrutto per affrontarla.
Non avevo alcuna voglia di andare in ospedale per i soliti controlli, di prendere le mie medicine, di passare in banca dai miei genitori per dar loro una mano e di accompagnare Zoe a provare il suo abito da sposa per la miliardesima volta, ma una voce dentro di me, in questi momenti - come sempre - mi sussurrava e mi ripeteva fino allo sfinimento che dovevo essere solo, semplicemente e infinitamente grato.
Grato.
Grato di poter ancora respirare.
Mi era stato fatto un dono, che non potevo sprecare così, alla leggera.
Mi era stato concesso di vivere, per davvero. Mi era stata data una seconda possibilità, una seconda nascita, e questo non potevo scordarlo.
Avevo un tetto sopra la testa, del cibo e dell'acqua in tavola, la possibilità di vestirmi, prendermi cura di me stesso nel più piccolo dettaglio.
Avevo ancora due braccia, due gambe per camminare, correre e saltare. Potevo vedere con i miei occhi tutto quel che mi circondava, persino toccarlo e apprezzarne la consistenza.
Potevo ancora ascoltare ogni minimo rumore, suono, melodia prodotto dalla natura e dall'uomo, e anche gustare al meglio ogni sapore.
Non potevo dare per scontato tutto questo, no. Non dopo quel che avevo passato.
Non dopo aver gettato nella spazzatura il mio vero cuore, con il quale ero nato e cresciuto, per sostituirlo con un altro!
Con questo cuore...
Sam aveva salvato molte vite, regalato emozioni, specialmente alla donna che amava. Aveva ceduto un pezzo di sé a me.
Non potevo starmene senza far nulla, con le mani in mano.
Dovevo agire.
Prima del trapianto la pigrizia precedeva la gratitudine.
Dopo il trapianto la gratitudine precedeva la pigrizia.
Mi vestii in fretta, raggiunsi di corsa il soggiorno, recuperai al volo le chiavi della mia auto e mi avviai verso i garage. Ero in ritardo, come al solito.
Avevo riposato soltanto per due, massimo tre ore, quindi non ero nel pieno delle mie forze e del buon umore, ma potevo ancora dare un certo ritmo alla giornata...
Angolo Autrice
Ciaoooo, questo mini capitolo per annunciare il ritorno di Virginia e Adam...
Siete contenti?
Io non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate ❤💓😍💓❤
A presto...
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All Of My Heart || Un cuore creato per amarla
ChickLitVirginia è una ragazza dal cuore spezzato. Ha perso Sam, l'amore della sua vita, in un terribile incidente sul lavoro, e non riesce a darsi pace. Costretta dalla sua migliore amica Zoe farà ritorno a Sitka, in Alaska, dopo due anni trascorsi a Londr...