Virginia è una ragazza dal cuore spezzato. Ha perso Sam, l'amore della sua vita, in un terribile incidente sul lavoro, e non riesce a darsi pace. Costretta dalla sua migliore amica Zoe farà ritorno a Sitka, in Alaska, dopo due anni trascorsi a Londr...
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Adam
" Allora? Sono buone quelle verdure sì o no? " insistette lei con le guance rosse rosse, come un pomodoro maturo, e quei suoi occhi color ambra così accesi, rari e brillanti, da sembrare la prigione ed al tempo stesso l'universo creato apposta per quelle due immortali comete.
Le mie immortali comete.
L'averla accanto m'infondeva qualcosa di assolutamente straordinario.
Era ritornare a respirare per davvero, dopo una vita passata in apnea.
" Sì, penso di sì. " risposi con voce roca e una scrollata di spalle, non aggiunsi altro perché non sapevo cos'altro dire per prolungare il nostro discorso, eppure avrei tanto voluto ascoltare ancora, ancora e ancora il suono melodioso e armonioso della sua voce angelica e serafica.
Lei continuò a fissarmi, in silenzio, come se cercasse qualche altra parola e sentimento nel mio sguardo, oltre alla cordialità e lo smarrimento già ben impressi nelle mie iridi, e il tutto anche e persino suggellato e nascosto fra le mie labbra esitanti e semi-aperte, fresche e morbide al tatto, che sapevano d'arancia a causa dell'aperitivo che avevo appena finito di bere. Labbra che desideravamo mostrarle quanto un bacio potesse raggiungere l'immortalità e durare in eterno.
Infine, Virginia distolse lo sguardo dal sottoscritto per indicarmi un tavolino con un cenno della mano: " Ti andrebbe di sederti? "
Deglutii a vuoto, senza darle alcuna risposta.
Posai il piatto colmo di cibo nuovamente sul tavolo del buffet, perché non m'importava più di mettere qualcosa sotto i denti, e trassi un profondo respiro nonostante qualche invitato alle nostre spalle iniziasse a sbuffare per la nostra "ingombrante " presenza davanti ai tavoli del buffet.
" Di cosa vuoi parlare, Virginia? " pronunciai in poco più di un bisbiglio, più a me stesso che a lei, la donna che amavo più di me stesso.
Voleva che mi strappassi il cuore dal petto per far rivivere il suo Sam?
A questo punto, forse...l'avrei fatto sul serio se fosse servito a qualcosa!
