Adam
" Perché le hai raccontato tutto? Che bisogno c'era di dirglielo? Che cavolo ti è preso, Adam! Posso saperlo? Tu ragioni sempre per fatti tuoi, non parli mai con nessuno! Se ti fossi confidato con me forse adesso saresti felice con quella ragazza. Stava andando tutto così bene! Virginia ci teneva realmente a te e tu a lei. L'ho visto con i miei occhi quanto era sconvolta dopo la notizia che hai scelto di spiattellarle in faccia! Era inconsolabile e Zoe non sapeva cosa fare per aiutarla. L'hai messa in una posizione davvero scomoda! "
Non osai guardare mio fratello Nicolas, perché se l'avessi fatto non sarei più riuscito a restarmene zitto e immobile sul divano disposto in soggiorno.
" Non ha senso che questa ragazza ti dia colpe che non hai commesso, però! " aggiustò mia madre con fare premuroso, era seduta sul bracciolo della poltrona dentro alla quale era sprofondato mio padre da più di mezz'ora. Il capo famiglia King era silenzioso e pensieroso, profonde rughe gli solcavano la fronte alta e stempiata e il contorno degli occhi.
" Dopo quanto hai fatto per lei per giunta! " rimbeccò colei che mi aveva dato alla luce. " Abbiamo accettato un prestito che non ha praticamente alcuna garanzia per fare del bene a questa ragazza. "
Chiusi gli occhi e mi massaggiai le tempie, nervoso. Loro non capivano, come potevano farlo? Ero stato sincero e onesto con loro rivelando ogni cosa in loro presenza, ma adesso dovevano capire che ero grande a sufficienza da prendere da solo le mie decisioni, fare le mie scelte ed essere indipendente a tutti gli effetti. Non ero più un bambino e non dovevano più preoccuparsi per la mia salute. Stavo bene, soprattutto grazie a Sam, al trapianto. Ero tornato a vivere per davvero, ora potevo condurre una vita dignitosa su tutti i fronti. Certo, non sapevo fino a quando avrei effettivamente vissuto, ma non m'importava. Così come non m'importava di quell'intenso dolore al petto che stavo provando.
Adesso la priorità era lo stato d'animo di Virginia...
" Lei è un'egoista! " esplose mio fratello schiumante di collera.
Aprii gli occhi e lo osservai con attenzione mentre camminava avanti e indietro davanti a me e ai nostri genitori, aveva un bicchiere di brandy in mano.
" Zoe deve dirglielo! " sbottò ancora.
Scossi la testa non riuscendo più a trattenermi: " Basta così, Nicolas! Virginia non è un'egoista, ma una ragazza che ha sofferto molto! " e rivolgendomi ai miei genitori aggiunsi: " E di certo, lei non mi deve proprio nulla. Mi ha già donato tutto quello che di più prezioso aveva. Un cuore che amava! Quel prestito era il minimo che io potessi fare per lei. "
Mi alzai e raggiunsi una finestra per scorgere il panorama che circondava la nostra bellissima villa immersa nel verde della natura: " Non avrei voluto dirglielo così, ma sono stato costretto." continuai con il sapore amarognolo della bile in bocca e un sorrisetto triste spuntato sulle labbra. " Le cose tra noi stavano diventando...intime, e non me la sono sentita di nasconderle qualcosa di così grande! Ogni bacio...si sarebbe trasformato in sofferenza e tortura! E non volevo! Io e Zoe ne abbiamo parlato tanto di questa cosa, sin dal primo istante che l'ho scoperto, e qualche volta abbiamo persino discusso. Anche lei era d'accordo sul fatto di raccontarle ogni cosa, anzi mi aveva imposto di farlo dandomi un Ultimatum. Non avremmo mai voluto nasconderle una verità del genere per tutta la vita, sarebbe stato come tradirla, pugnalarla alle spalle. E non sono riuscito a trovare momento migliore che...che quello. Io mi sono innamorato di lei, capite? "
Ed abbassai lo sguardo puntandolo sul parquet lucido fra i miei piedi: " E forse ho chiesto troppo al Cielo! Pretendo troppo! Ho ricevuto in dono una vita che credevo di non poter più avere indietro senza dare nulla in cambio, e ora...desidero persino la ragazza di chi mi ha donato questo nuovo cuore? Sono un cretino! "
Nicolas mi afferrò una spalla: " Sei troppo duro con te stesso, fratello. Tu meriti di essere felice proprio perché hai sofferto tanto quanto lei, se non di più. Tu hai dovuto lottare con la tua salute cagionevole da bambino, poi una volta superata quella ed esserti ripreso alla grande...invece d' iniziare a goderti finalmente la tua giovinezza sei stato quasi subito colto da una improvvisa malattia al cuore che ti stava uccidendo...e adesso? Ora sei libero, un vincitore e hai tutto il diritto di vivere la tua vita nel migliore dei modi. "
" Tuo fratello ha ragione " affermò mio padre accigliato, e notai mia madre che piangeva sommessamente con le mani davanti la bocca per soffocare i gemiti e i singhiozzi, i capelli grigi raccolti in una crocchia disordinata.
" Hai tutto il diritto di vivere per davvero, come un ragazzo della tua età. Ammetto di essere stato molto apprensivo, soffocante in passato, esattamente come tua madre, ma soltanto perché temevamo di perderti. Ora sei un uomo, hai avuto una seconda possibilità da non sottovalutare e devi assolutamente sfruttarla sino in fondo. Quindi...qualsiasi scelta tu faccia da oggi in poi noi saremo con te, ti appoggeremo. L'importante è che tu non soffra più, non lo meriti figlio mio. "
Commosso, ringraziai mio padre: " Non potevo e non posso desiderare genitori migliori di voi. "
" Ok...ok, quindi? Abbiamo avuto il nostro momento familiare intimo, commuovente, strappalacrime e zuccheroso...ma ora che si fa con questa ragazza? " chiese mio fratello con le mani sui fianchi. " Chiedo a Zoe di farle ritornare il senno oltre a sgridare proprio lei per non avermi mai parlato di questa faccenda? Gente, qui c'è un matrimonio da festeggiare fra due giorni e non voglio musi lunghi. "
" Sono sicuro che lei ci stia già provando. E non rimproverarle nulla, spettava a me parlartene. " commentai.
" Bah! " borbottò non ancora convinto.
Non risposi. Mi portai una mano sul petto, all'altezza del cuore, dopo essere stato colto da una leggera e quasi impercettibile fitta, che mi lasciò per un brevissimo attimo senza fiato.
" Tutto bene? " si allarmò mia madre con gli occhi castani sgranati.
La rassicurai con un mezzo sorriso: " Sì. Sono solo un po' stanco."
" E sicuramente queste forti emozioni non fanno tanto bene alla salute!" valutò mio fratello afferrandomi una spalla. " Hai contattato il dottor Braw? "
" A dire il vero, no. E il suo sostituto è Virginia, al momento. Quindi..." risposi un po' imbarazzato senza concludere la frase.
Mia madre alzò gli occhi al cielo, le mani congiunte in preghiera: " Oh Signore Benedetto, aiutaci."
" Mamma." La ripresi dolcemente. " Le cose si aggiusteranno, in un modo o nell'altro. Ne sono sicuro. "
" Pazzesco. Non solo ti sei innamorato della ragazza del tuo donatore, ma persino di una cardiologa! Qual è il colmo per una cardiologa? Innamorarsi di un ragazzo che ha subito un trapianto di cuore."
Roteai gli occhi e gli diedi una gomitata al fianco: " Finiscila di fare lo spaccone. E pensa che dopodomani ti sposerai, finalmente! "
Ridacchiò con occhi estasiati: " Certo, quindi su con il morale. Preparati ad una grande cerimonia mio caro testimone, fidanzato oppure no con la tua Virginia "...
Angolo Autrice
Ciaooooo <3 sì...capitolo dal punto di vista di Adam, nel prossimo torneremo dalla nostra Virginia che chissà come starà reagendo alla notizia, ihihi
Come si aggiusteranno le cose secondo voi? Questo capitolo dedicato alla famiglia King al completo come vi è sembrato? E' la prima volta che sono comparsi nella storia i genitori di Adam e Nicolas, cosa ne pensate?
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo lasciando una stellina e un commento...
....mi rendereste tanto contenta <3
Ringrazio tantissimo chi legge, vota e commenta <3 ;) ad ogni capitolo crescete sempre di più e non posso fare altro che ringraziarvi moltissimo!
A presto...
Un bacione grandissimo ;)
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All Of My Heart || Un cuore creato per amarla
ChickLitVirginia è una ragazza dal cuore spezzato. Ha perso Sam, l'amore della sua vita, in un terribile incidente sul lavoro, e non riesce a darsi pace. Costretta dalla sua migliore amica Zoe farà ritorno a Sitka, in Alaska, dopo due anni trascorsi a Londr...