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Virginia

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Virginia

" Devo andarmene da questa città! Subito! Lo capisci? Stare qui, in questo posto...non fa che distruggermi! Annientarmi! Non sarei dovuta tornare! " urlai fra le lacrime che copiose mi rigavano il volto, quasi non vedevo più. Era tutto offuscato, distorto dal pianto che non mi abbandonava da giorni. Rischiai d'inciampare diverse volte e sarei finita sicuramente faccia a terra, se non fosse stato per Zoe che mi aveva sempre prontamente afferrata per un braccio.

" Ginger, ti prego. Ragiona! " supplicò la mia migliore amica con voce rotta, mentre aprivo di scatto la mia valigia sul letto e iniziavo a gettare tutti gli indumenti che mi capitavano a tiro, che recuperavo dall'armadio e dai cassetti del comò e del comodino. La mia camera era un macello, un disastro, come se fosse appena passato un tornado. E non m'importava! Avevo così tanta voglia di distruggere tutto! Ogni cosa! 

" No, basta! " esplosi furente. " Ho pianto per giorni su questo benedetto letto, fra queste quattro mura sperando e cercando di capire cosa e come potessi fare, come potessi reagire, comportarmi davanti a questa assurda verità! E vuoi sapere cosa ne ho ricavato? Nulla! Per questo devo andarmene! Non posso dare quest'altro dolore ai miei genitori e a quelli di Sam! Non dopo quello che abbiamo passato in questi ultimi due anni! "

Zoe scosse la testa, gli occhi azzurri completamente lucidi e arrossati, le lentiggini messe a risalto dalle sue espressioni addolorate: " Tesoro, loro l'hanno presa bene. Hanno superato la perdita di Sam, anzi...ne sono rimasti commossi da tutta questa storia! Chi sta soffrendo... sei soltanto tu. Fermati un attimo, parliamone. "

" Non dovresti essere qui!" sbottai ingrata contro di lei. " Avevo chiesto a mia madre di non farti entrare! Vattene! " ordinai brusca, gettandomi i capelli biondi dietro le spalle, alcune ciocche non facevano che ricadermi sul viso ed appiccicarsi sulle guance bagnate dalle lacrime. 

Trasse un profondo respiro e mi afferrò il volto con prontezza guardandomi diritto negli occhi: " Io sono qui, ok? In questi giorni sono sempre rimasta nei pressi di casa tua, in attesa di vederti e di starti accanto perché ci tengo a te, sei la mia migliore amica. E adesso non me ne andrò per nessuna ragione al mondo! Puoi anche urlarmi contro, mettermi le mani addosso...resterò comunque! "

Posai la fronte contro la sua, sconfitta dalla sofferenza, il corpo scosso da fremiti incontrollabili.

" Perché non me l'hai detto? " chiesi in un sussurro, chiudendo gli occhi. 

" Perché non potevo, mi era stato proibito! Adam l'ha scoperto per caso il giorno del tuo arrivo!" rispose in un bisbiglio.

Crollai a terra sulle ginocchia, sfinita: " E' un incubo! "

Iniziai a dondolarmi avanti e indietro fissando il tappeto bianco che avevo sotto al naso. 

" Resta almeno per il mio matrimonio, ti prego." piagnucolò Zoe, e spezzò in mille pezzi quel che rimaneva del mio cuore, ma la rabbia che provavo accecava e soffocava ogni mio tentativo di abbracciarla e di trovare forza e rifugio fra le sue braccia, come sempre.

" Perché mi ha spinta a conoscerlo? Perché metterci in questa posizione, allora? Percepivo che lui avesse qualcosa di...unico e familiare, io non posso venire al tuo matrimonio! Come farò a guardarlo in faccia? Eh? Ogni volta che lo vedrò penserò a Sam! Cosa potrò mai dirgli se non accusarlo di essere vivo? Penserò sempre a quanto Sam ha dovuto sacrificare per dare ad Adam...oddio! Perché? " dissi con la testa fra le mani, confusa. 

Zoe s'inginocchio davanti a me e mi abbracciò esattamente come aveva fatto quella notte carica di rivelazioni. Spinsi il mio volto contro il suo petto.

" A prescindere dal suo cuore, tu hai scoperto di amare Adam...perché rifiutare questo amore? " chiese premurosa. " Perché soffrire così? "

" Perché adesso mi sembrerà di tradire Sam ogni qual volta starò con lui, ok? Come posso imporre al cuore di Sam di continuare a battere per me in lui? Cavolo! Non ci capisco più nulla! Sono stanca! " farfugliai triste, i miei occhi fissi su una fotografia fissata accanto al mio letto che ritraeva me e Sam felici, in quella che sarebbe dovuta diventare casa nostra!

" Sam voleva che tu t'innamorassi ancora, e Qualcuno ha voluto che fosse proprio il nuovo custode del suo cuore a farti riprovare quell'amore intenso, che credevi di non poter provare più. Tu provi qualcosa di vero nei riguardi di Adam, ti senti come a casa quando stai con lui ed arrossisci non perché ha il cuore di Sam dentro di sé, come pensi adesso, ma perché è semplicemente lui...un ragazzo dolce, premuroso, disponibile e gentile di quelli che piacciono a te, non confondere i tuoi sentimenti. Adam è Adam, e anche lui si sentiva un verme all'inizio, come l'unico e solo responsabile della fine del tuo primo amore, ma la verità è un'altra amica mia...qui nessuno di noi ha colpe per quanto accaduto a Sam! "

" Io amo Sam. E ora amo anche Adam... " confessai arrendendomi all'evidenza. " In lui ho rivisto Sam, e adesso...capisci che non posso mandare più avanti ciò che provo? Perché sarebbe come renderlo la persona che non è! "

Scosse la testa con un mezzo sorriso: " No, Ginger. Tu non hai visto Sam in lui, ma Adam in Sam, e non è la stessa cosa. Tu non sei più la Virginia di un tempo. Ti prego, dai ad Adam la possibilità di spiegarsi, lui non voleva darti subito questo gran peso, questo dolore, l'ho costretto io, e quando siete arrivati ad un punto cruciale.... lui non ha resistito e per ciò che ha scoperto di provare per te non se l'è sentita di nasconderti questa storia, ha sbagliato? Avrebbe dovuto aspettare ancora? "

Mi asciugai le lacrime con le dita tremanti e tirai su col naso: " N...no. Io...lui come sta? Sta bene adesso? Sta facendo visite di controllo? "

Abbassò lo sguardo e mi afferrò le spalle per aiutarmi ad alzarmi: " Sappiamo entrambe che non ha fatto nessun'altra ed ulteriore visita,  proprio perché non voleva vederti soffrire. "

La guardai stranita: " Quel giorno...in ospedale, ha rinunciato alla visita per proteggermi? "

Annuì: " Non solo! Quel prestito in banca fatto ai tuoi non sarebbe neanche mai stato accolto se non fosse stato per lui... "

Mi strinsi nelle spalle, e la rabbia scivolò via dalle mie membra lasciando il posto ad una calma mista a leggerezza difficile da comprendere e descrivere sino in fono. Non sapevo bene da dove provenisse: " Perché? "

" Perché ti ama anche lui, Ginger. Adam ti ama davvero. Si strapperebbe il cuore a mani nude pur di non farti piangere e vederti contenta! Una volta, mi ha detto di essere rimasto folgorato dal tuo sorriso, e che da quel giorno avrebbe fatto l'impossibile per vederti sorridere. "

Sorrisi fra le lacrime: " Non so cosa dire...io, ha il suo cuore..." 

Zoe sospirò: " Vieni al mio matrimonio, affronta quel che c'è da affrontare e vivi...vivi davvero, perché la vita è una sola e devi viverla al meglio. "

La guardai attentamente e presi la mia decisione...


Angolo Autrice 

Ciaooooo, sì...questo è il capitolo dal punto di vista di Virginia, non vi ho fatto attendere molto...ve l'aspettavate? Come minimo merito una pioggia di stelline e commenti :D ;)

Cosa succederà a questo tanto e atteso matrimonio di Zoe e Nicolas? Ihihihi, vedremo...

Ringrazio tantissimo chi legge, vota e commenta <3 siete una gioia, dei tesori <3 questa storia non sarebbe la stessa senza di voi, e scrivo questo con gratitudine...

A presto....

Un bacione ;) 


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