FORSE ACCADRÀ...

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Mi sveglio e mi rendo conto di essere in una stanza del tutto maschile "Ma questa è la stanza di....di Nastu" penso dentro di me, in poco tempo sento le mie guance così calde che di sicuro saranno più o meno rosse quanto i capelli di Erza in estate. Sposto lo sguardo e vedo il suo viso poco vicino al mio, mi accorgo che si sta svegliando e chiudo gli occhi sperando che non si accorga che sono sveglia. Sento il letto muoversi e una mano che mi accarezza la guancia, ho il respiro calmo "Spero non capisca che sono sveglia" penso dentro di me calmandomi. All'improvviso sento qualcosa di caldo sul mio labbro e poi qualcosa che si posa su di esso, è una questione di secondi la pressione sparisce e sembra che qualcosa si alzi dal letto. Non so che fare, resto ferma e poi sento la porta che si apre e si richiude. Apro piano gli occhi e vedo che Nastu non c'è, mi alzo dal letto e mi siedo su di esso per poi portarmi le dita sulle labbra. Al solo pensiero divento rossa, decido di scendere anche se mi gira la testa e sbando un po, finalmente arrivo alla fine della scale e vedo Nastu che sta per salire. Vederlo mi fa venire alla mente che è accaduto pochi secondi fa che metto male il piede e cado in di alto sulla ringhiera <<Dovresti stare a letto....ti stavo portando le medicine>> mi dice lui aiutandomi a scendere e andare in salone.
Passano due giorni altri e da quella mia caduta non è accaduto nulla di nuovo, ora stiamo in cucina a fare colazione che tra poco ritorno a scuola; <<Ma oggi come andate voi due a scuola?>> mi chiede Wendy mentre mangia i suoi biscotti, mi giro a guardare Nastu e glielo chiedo, però lui invece di rispondermi si alza e sparisce nel corridoio e riappare con i nostri zaini. Preparati andiamo in garage <<Lucy mi accompagni all'angolo?>> mi chiede Wendy col suo zaino blu sulle spalle, la prendo per mano e l'accompagno; arrivate vediamo la sua amica Chelia che le viene incontro e insieme vanno dal padre del rosa e poi a scuola.
Anche io e Nastu andiamo a scuola e io sono nervosa, mi stringo forte a lui che ferma la moto un'incrocio prima e mi dice <<Non ti preoccupare ci sono io>> e poi guarda i miei occhi nello specchio e io i suoi, meno male che ho il casco o mi avrebbe vista rossa. A scuola scendo dalla moto e per poco non cado a terra a causa della mia amica Levy che mi arriva sopra e mi abbraccia gridando il mio nome ai quattro venti, fortuna che arriva Gajeel e le tappa la bocca con una mano e Gray e Nastu mi aiutano ad alzarmi, ridiamo tutti e ci dirigiamo dentro la scuola per andare nell'aula. Mentre cammino ho sempre l'impressione di essere osservata, sto vicino a Levy che si accorge che sono nervosa e mi abbraccia <<Andrà tutto bene.... hai Nastu vicino>> mi dice all'orecchio e io divento rossa in viso, se ne accorge e con una scusa mi trascina in bagno. <<Cosa succede?>> mi chiede lei, mi accarezzo i capelli e dico <<Qualche giorno fa....Nastu pensava dormissi e mi ha baciato, ma non ho mai preso l'argomento>> mi copro il viso e lei batte le mani e mi dice che forse qualcosa potrebbe accadere in questi giorni.
Le lezioni passano veloci e stare accanto a Nastu dopo quello che è successo non è semplice; <<Bhe che si fa questo pomeriggio?>> chiede Gray mangiando la sua solita granita, solo che oggi ha quella al lampone, tutti ci pensano e Jeral chiede <<Andiamo a giocare al parco?>> tutti si guardano e poi Levy chiede <<Io non ci sono devo andare in biblioteca e anche Gajeel deve ripetere per il compito>> e tutti ridono. Si decide alla fine che nel pomeriggio saremo andati al parco e poi scelto che fare. <<Che palle altre due ore, Lucy che dici di mangiare fuori? Mia sorella sta con mio padre a un pranzo coi suoi colleghi e a casa siamo solo noi>> mi chiede Nastu all'ultimo cambio dell'ora, mi giro e annuisco. "Oggi fuori...forse potrei chiedergli di quello" penso mentre sistemo lo zaino e lo seguo alla moto per andare poi a mangiare non so dove. Chissà dove vuole andare Nastu, siamo andati a casa per lasciare gli zaini e ora stiamo per strada, a un certo punto mi accorgo che siamo fuori paese e lui accelera, mi stringo di più a lui e poggio il viso sulla sua schiena e guardo il paesaggio passare veloce acanto a noi. Ho paura e chiudo gli occhi e poi si ferma, vedo che siamo a un locale piccolo ma carino, entriamo e ci sediamo in fondo. Mi guardo attorno e vedo che è un locale molto accogliente, prendo il menù e non ho idea di cosa prendere, dato che non ho mai assaggiato nulla di tutto questo; arriva il cameriere e chiede cosa vogliamo ordinare, sono nel panico perché non ho nessuna idea, quando Nastu ordina per tutti e due <<Vorrei qualcosa di leggero per tutti e due.....quello che prendo di solito, però per tutti e due. Grazie>> e con questo da i menù e il cameriere se ne va. <<Il solito? Vuol dire che sei venuto allora volte qua?>> chiedo mentre bevo la mia coca, annuisce e guardando fuori dalla finestra afferma <<Quando non c'è mio padre o Wendy vengo a mangiare qua. Stare soli aiuta a pensare, sono sicuro che ti piacerà questo posto......com'è stato tornare a scuola?>> mi chiede alla fine; abbasso lo sguardo e inizio a giocare con la maglietta e dico <<Non ho incontrato lui.....allora posso dire tutto bene>> sorrido come faccio quando sono felice e ricambia. Mangiamo e devo dire che ho fatto bene a fidarmi di Nastu, il pranzo era ottimo, "Forse dovrei chiedergli quella cosa" penso mentre andiamo a pagare. Sto sulla soglia del locale e l'ho aspetto, quando sento la mia mano che viene stretta da una presa gentile, mi giro spaventata e mi accorgo che è Nastu; <<Nastu....vorrei chiederti una cosa.....>> gli chiedo fermandolo prima di salire sulla moto, si gira e mi chiede <<Dimmi Lucy..>> annuisco e mi faccio forza per poi parlare <<Quel giorno che stavo malata....quando ho dormito con te....la mattina, ti sei alzato prima te, però prima......di andartene via......>> non riesco a dirlo, ho paura che sia solo frutta della mia immaginazione e che poi si metta a ridere, ma mi riprendo quando lui mi incita a continuare <<Volevo dire.....quel giorno....quando pensavi stessi dormendo.....tu.....mi hai baciata?>> mi giro tutta rossa. "L'ho detto.....mo' si metterà a ridere...o altro" penso dentro di me, per poi scuotere la testa e infilarmi il casco. Saliamo sulla moto e con un filo di voce gli chiedo <<Torneremo a quella grotta nascosta?>>, non ricevo risposta da lui, ma sento solo il rumore che romba nelle mie orecchie e partiamo. Sta volta non mi tengo a lui, ma une manici che stanno alla fine del sedile, sento così il vento che mi colpisce e mi accoglie tra le due braccia, solo che tutto finisce, perché quanto ci fermiamo ed è una questione di secondi.  Nastu mi tira per il braccio e mi fa stringere a lui, per poi mettersi a correre più veloce di prima. Non mi rendo conto che ho chiuso gli occhi, ma li riapro che sento qualcuno che mi tiene, guardo bene e mi accorgo di essere in braccio a Nastu, per lo spavento caccio un urlo e cado dalle sue braccia. Rotolo sulla sabbia e lui mi segue ridendo, mi fermo e inizio anche io a ridere "La spiaggia della caverna....allora è qui che stavamo andando...." penso alzandomi e iniziando a correre verso la caverna. <<Aspettami caso mai cadi.....Lucy aspetta>> mi grida Nastu, ma mi fermo solo per osservarlo e prendendo a camminare decisa, so che ho i suoi puntati su di me, mi accorgo di essere dove mi disse che sono stata la prima ragazza che ha portato qua. Mi avvicino al laghetto e immergo la mano, l'acqua limpida mi accarezza la pelle, il suo fresco mi aiuta a raffreddare il mio spirito caldo di qualcosa che non ho mai creduto di poter provare: amore. Amore. Quella parola che dice tutto, ma allo stesso tempo non dice nulla. Quella parola in cui non ho più creduto per me, dopo l'accaduto con Hibiki. Penso alla storia del ragazzo e della sirena, che il loro amore forse è ancora incastonato nell'aria di questa grotta così antica e misteriosa. Piano piano immergo il braccio sempre di più nell'acqua, come a volerne toccarne il fondo. <<Potresti ammalarti di nuovo>>  dice Nastu allontanandomi dall'acqua, io mi allontano, ma non dall'acqua dato che vorrei restare li, ma da lui. Mi poggio al muro, lo vedo avviarsi per poi dirmi <<Quello che mi hai chiesto al locale.....quando andiamo a casa, che ne dici di parlarne meglio! Non ho capito bene>> annuisco e poi lui sorride per poi girarsi e allontanarsi.
Non voglio che vada via. Lo prendo per un polso e lui si gira puntato i suoi occhi nei miei.
Inizio a sentire il cuore che batte forte, come quella volta, il mio respiro che sembra voglia unirsi al suo, la mia mano che non lo vuole lasciare. "Che questo sia amore? Ma io e lui non siamo mai andati d'accordo....come può essere. E sarà vero quando mi ha detto che la ragazza che vorrebbe far ingelosire potrei essere io? Che questo sia amore puro?" penso dentro di me quando accade. Una cosa che non mi sarei mai aspettata da lui. "Forse accadrà. Forse é accaduto. Che io mi stia innamorando di Nastu"

Prima odio e poi amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora