Un amico ci accetta per come siamo e ci aiuta ad essere quello che dovremmo.
Io e Paige siamo riuscite a contattarci e abbiamo deciso di uscire insieme.
Sono così felice di poter stare di nuovo con qualcuno!Abbiamo fatto un po' di shopping questo pomeriggio e adesso siamo in un bel locale a parlare ancora del tempo che abbiamo perso. «Pensavo non volessi più parlarmi dall'ultima volta». Dice mangiando un assaggino che offre il locale.
Non ci siamo salutate nel migliore dei modi e mi è dispiaciuto tanto. «Eravamo entrambe scioccate, non volevamo separarci e poi sai che ero da sola e avevo bisogno di te». Dico bevendo l'acqua.
Avevamo litigato.
Le avevo anche alzato le mani e lei ovviamente aveva reagito facendomi tanto male visto che faceva judo a quei tempi.
Chi sa se lo fa ancora.
Era davvero brava. «Quando sono andata a stare in Germania ero ancora arrabbiata con te, dopo un po' mi sono resa conto che forse era normale reagire in quel modo, ma non ho più avuto il coraggio di rintracciarti». Risponde un po' triste.
Posso capirla, anche per me è stato difficile.
Per mesi aspettai con ansia un suo messaggio, ma non arrivò mai. «E adesso?». Le chiedo curiosa.
Fa un enorme sorriso e prende la mia mano entusiasta. «Adesso ho un ragazzo e ho anche te». Dice felice.
Ah, anche lei ha qualcuno...
Tutti che sono felicemente fidanzati a quanto pare. «Da quanto tempo state insieme?». Le chiedo mostrandomi interessata.
Ieri con l'idiota ho parlato fino troppo di "relazioni", ma non posso di certo far finta di nulla, devo rimanere entusiasta e godermi almeno questa gioia che ho ritrovato.
Ci pensa un po' su. «Qualche mese... Ma comunque non è proprio il mio ragazzo, ci frequentiamo, ma niente di più». Risponde.
Ha già rimangiato tutto?
È rimasta la solita Paige con le idee mai germe nella propria testa. «Niente sesso?». Le chiedo sorridendo.
Scuote la testa un po' imbarazzata. «No, ancora no», dice. «E tu invece? Stai con quel bel tipo in palestra?». Mi chiede sorridendo maliziosa.
Quel tipo chi?
Troy?Mi metto a ridere per l'assurdità che ho appena sentito. «No, no», dico disgustata. «Bel tipo? Non è che piace a te?».
Annuisce con la testa senza scomporsi. «È carino, perché no? E poi ricorda che mi sto frequentando con qualcuno, quindi perché non ci provi?». Mi chiede.
Continuo a ridere. «È fidanzato, e poi è insopportabile». Rispondo sincera.
Fa un'espressione come se avessi detto una stronzata. «Dico sul serio...».
Anch'io dico sul serio. «Fidati, potrà anche essere bello, ma di certo non ha un bel carattere».
Sorride ancora, mi piacerebbe sapere che cosa starà pensando in questo momento. «Come fai a dirlo? Ti fa solo da personal trainer, no? O lo conosci anche al di fuori della palestra?».
Beccata in pieno!
Continuo comunque a fare finta di niente. «Per quel poco che lo conosco», mento. «Allora, non hai finito la scuola?». Le chiedo cambiando discorso.
In realtà questa domanda avrei dovuto già fargliela visto che abbiamo entrambe la stessa età ma lei al momento si trova qui. «L'ho terminata prima, andavo in una scuola privata e ho avuto la fortuna di uscirmene subito».
Quindi da quando sta in Germania ha anche avuto la fortuna che i suoi genitori si riprendessero economicamente, ciò mi fa davvero tanto piacere.
Le ho raccontato tutto quello che è successo al bar, dove sono andata a finire e come ho passato la mia adolescenza.
Era scossa e scioccata, ma posso capirlo...
Ho evitato la parte in cui mi ritrovo il poliziotto sempre tra i piedi. «Questa è casa tua?». Dico stupita.
È veramente bellissima. «Si, piccola ma confortevole», dice sedendosi sul divano. «Fammi un po' di compagnia».
Mi siedo sul divano e la guardo.
È così bella.
Sono felice di averla conosciuta quando ero piccola, forse se ci fosse stata ancora lei nella mia vita tutto sarebbe stato diverso. «L'hai pagata tutta tu?». Chiedo curiosa guardandomi bene attorno.
È stata sempre una ragazza volenterosa quindi posso aspettarmi tutto da lei, anche che risparmiava da quando si era trasferita. «Si... la Germania non mi piaceva molto e mi sono trovata il lavoro presto». Mi spiega.
Quanto la invidio.
Mi è sempre piaciuta la sua personalità. «Da quanto tempo stai qua?». Le chiedo interessata.
Cioè, quattro anni sono moltissimi!
Ogni tanto qualcosa di positivo. «Circa tre settimane, non ho ancora finito di sistemare le mie cose», risponde indicandomi uno scatolone accanto ad un mobile bianco. «Ma oggi è stato il più bello». Mi abbraccia felice.L'abbraccio anch'io. «Promettimi che la prossima volta che andrai via ti farai sentire in qualche modo». Dico stringendola a me.
La sento annuire con la testa sulla mia spalla. «Mi dispiace così tanto».
Sento il telefono squillare e nello schermo compare il numero di mia madre. «Che fine hai fatto?». Mi chiede preoccupata.
È l'ansia in persona. «Sono con Paige, ti ricordi di lei? La mia vecchia amica». Sorrido felice di poterlo dire.
Non sento per niente il suo entusiasmo. «A che ora credi di venire?».
Guardo l'orologio...
È tardi, il mio coprifuoco è finito già da un pezzo, ecco perché rompe. «Sto tornando». Mi alzo infastidita dal divano.Stacco il cellulare e guardo la mia amica che sembra esserci rimasta male. «Tua madre ha paura di perderti Jade». Dice con tanta sicurezza che quasi mi fa paura.
Forse anche lei è in pena per quello che mi è successo. «Ma non sto facendo ciò che facevo prima, dovrebbe fidarsi di me». Dico abbattuta.
Lei sospira, si alza e mette una mano sulla mia spalla guardandomi dritta negli occhi. «Le passerà, dalle modo di essere certa di poter fidarsi di nuovo di te». Mi sorride.
L'abbraccio un'altra volta e le do un bacio sulla guancia, esco fuori e vado a casa.
Mia madre sta cucinando la carne, mi guarda dalla testa ai piedi assicurandosi che io stia bene. «Quindi Paige è tornata?». Mi chiede.Annuisco con la testa e mi siedo sopra la sedia. «Già, è stata una sorpresa per me». Rispondo sorridendo.
Lei lo sa quanto ci tengo a Paige, quando eravamo piccole non ci separavano mai.
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Missing #WATTYS2017
Romance[COMPLETA] Jade è un'adolescente che per una serie di motivi è diventata una figlia che dei genitori non vorrebbero mai avere. Viene portata in un centro per tossicodipendenti durante il suo ultimo anno di liceo e affronta cinque mesi lì dentro da s...