Capitolo 17. "Si ricomincia"

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Tre settimane dopo

In questi ultimi giorni non ho fatto altro che fare avanti e indietro dal tribunale. Nonostante i miei genitori facciano gli avvocati, non possono aiutarmi, ho dovuto assumere un'altra persona, ma sono riuscita lo stesso a sbatterlo dietro le sbarre. Ci starà per dieci anni. La stessa cosa però non sono riuscita a farla con il suo amico Evan. A lui gli hanno dato solo due anni di carcere, spero però che gli saranno da lezione. Con me è venuta a testimoniare Paige, ero rimasta di stucco non appena l'avevo vista. Era stato abbastanza inaspettato.

Non sono andata più in palestra, dopo quello che era successo l'ultima volta ho deciso di darci un taglio, la mia amica mi sta aiutando a dimenticarlo e io sto aiutando lei a ricostruirai una vita. Mi ha confessato che in realtà qualche volta l'aveva picchiata e molestata ma non voleva dirlo perché non lo accettava, mi ero messa a piangere e lei con me, abbiamo passato davvero moltissimo tempo insieme e credo che ci abbia fatto bene.

Bisogna sempre dire ciò che succede, non si deve tenere mai niente dentro di se, qualcuno potrebbe darti una mano e tu potresti stare meglio con un aiuto.

Questo l'ho imparato al centro di riabilitazione, non è vero che non era servito a niente, mi è stato di aiuto, grazie a quello che ho passato la dentro sto costatando come va veramente il mondo. È inutile cercare di dimenticare sempre, tanto alla fine tutto ritorna nella mente, almeno che tu non voglia ucciderti.

Io però non volevo uccidermi, lo facevo solo per divertirmi, perché pensavo che stavo veramente male.

Adesso sto male, ho perso una persona che stava per me diventando importante. Lo vedo ogni tanto ma preferisco evitarlo soprattutto perché è sempre con la sua fidanzata che appena si accorge della mia presenza lo attira a se. Non mi ha nemmeno chiesto un piccolo "scusa", anche da parte della sua ragazza.

Bisogna però andare avanti e non rimarginare il passato, dimenticare ciò che mi è successo e voltare pagina conoscendo nuove persone.

In realtà una nuova persona l'ho conosciuta qualche giorno fa in discoteca, ero con la mia amica e due ragazzi hanno approcciato con noi. Il nome del ragazzo in questione è Cole, ha venticinque anni e fa il bagnino nel tempo libero mentre da poco ha cominciato a fare anche l'avvocato, grazie al college.

Quando ha saputo che anche i miei genitori di mestiere facessero anche gli avvocati mi era apparso ancora più preso da me. «Ferma dai!». Dice bloccandomi il viso.

Mi dimeno cercando di non farmi baciare. Perora sto pensando un po' ai fatti miei e non voglio essere disturbata. «Abbiamo appena finito». Dico sorridendo.

Finito di fare sesso...

Ci ho messo un po' prima di farmi toccare da lui, inizialmente avevo paura, ma poi mi sono abbandonata ai suoi baci quella stessa notte che l'avevo conosciuto. Era una di quelle sere in cui si cercano delle attenzioni, ma non ero andata a ballare con l'intenzione di fare qualcosa, poi però ho conosciuto lui ed era stato abbastanza gentile con me. «Voglio solo darti un piccolo bacio». Dice sorridendo anche lui.

Gli faccio baciare le mie labbra.

Ogni volta che qualcuno sfiora le mie labbra penso a Troy; a quel bacio che non avevamo intensificato, a come era bello poterlo guardare e provare tante emozioni diverse insieme. Ora, l'unica cosa che mi rimane di lui sono le foto sul cellulare che non voglio cancellare. Paige mi ha detto di cancellarle, solo che io mi sono rifiutata. «Sono quasi le nove, e tu devi andare a sbrigare delle faccende». Dico guardano l'orologio.

Siamo svegli dalle sette di mattina e ancora non ci siamo decisi ad alzarci. «Questa sera non ci sarò comunque, devo andare a cena dai miei genitori». Dice sollevandosi.

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