Capitolo 10

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Trevis
Lo sapevo non avevo dubbi io lo uccido quel bastardo! Quando la toccava o solo sfiorava davanti a me non capivo più niente figuriamoci ora. Sapevo che non avrebbe dovuto fidarsi, non che io la voglia solo per me assolutamente ma non posso neanche negare che da quando l'ho incontrata non sono più così indifferente come prima. Le altre ragazze non mi hanno mai fatto effetto non me ne è mai importato un cazzo ma lei... lei ... con quei capelli neri e quegli occhioni verdi mi fa impazzire. Rimango a guardarla mentre dorme ed è bellissima. Solitamente la notte mi porta pensieri e ultimamente il mio unico è lei. detesto dirlo ma mi sto innamorando di questo angelo malefico. Sono geloso di lei di qualsiasi ragazzo gli si avvicini o la tocchi.
-tranquilla piccola da oggi non ti lascio più andare- la stringo dalla vita la avvicino a me e mi addormento con il profumo di vaniglia dei suoi capelli.

Al mattino mi sveglio constatando dove mi trovo e poi ricordo. La sento muoversi sotto di me apro gli occhi
-hey piccola buongiorno dove vai?- mi guarda e poi mi sorride. Speravo vivamente che non fosse arrabbiata voglio starli accanto voglio conquistarla so che posso sembrare stronzo approfittando del suo momento di debolezza ma non posso fale in altro modo, lei deve essere mia.
-Buongiorno trevis posso dirti che sei insopportabile quando dormi non fai altro che muoverti- ride dolce risata -scusami piccola la prossima volta abbracciami e starò fermo, prometto- sorrido sono contento che si sia svegliata felice per la mia presenza. Mi alzo dal letto e mi dirigo verso di lei che è indaffarata a sistemare i vestiti. Mi avvicino alle sue spalle silenziosamente e... -BHU!!!- salta dallo spavento per poi gridare
-ma che cazzo fai sei pazzo- la predo per i polsi e la blocco alla porta mi avvicino a lei come una calamita lei è nervosa lo noto da come sul suo volto compare un rossore familiare.
-si piccola sono pazzo ma di te- mi sorride inizio ad avvicinarmi lentamente alle sue labbra quando sento un fitto dolore li dove non batte il sole. Mi ha dato una fottuta ginocchiata e adesso ride anche
-cosa pensavi che siccome abbiamo dormito insieme ora fossi autorizzato a baciarmi?- ride e anche io.
-Bhe io ci ho provato- dico. Mi alzo dopo che il dolore si è placato e mi dirigo verso il giubbotto sulla sedia cerco nella tasca ed estraggo un pacchetto di sigarette non c'è niente di meglio di una sigaretta prima e dopo della colazione.
-dove si fuma qui?- chiedo educatamente. -qui si fuma fuori quel piccolo balcone, vengo con te- lei fuma con quella faccia da angelo?
-tu fumi?- sono meravigliato
-si perché non posso?- dice ridacchiando --no ma fumare fa male- parla colui che fuma non solo sigarette.
-Non sei mica mio padre- ha ragione -puoi fare quello che vuoi la vita è la tua-. Usciamo dal balcone e accendiamo le sigarette il fumo esce lentamente ed è denso giro la testa e noto che lei sta giocando con il fumo disegnando dei cerchi perfetti, facile ma questo indica che fuma già da molto.
-Sei brava con i cerchi, ma vediamo se riesci a fare questo.- dico sfidandola, riesco fortunatamente a fare la cascata di fumo denso.
-mi credi incapace?- ci prova e effettivamente ci riesce, questa ragazza è la cosa più bella che mi sia mai capitata è fottutamente perfetta.

Finito di fumare andiamo in cucina a preparare la colazione per tutti e tre, pero poi andare a svegliare Tyler quando abbiamo finito. Prepariamo i pancake con il miele e una tazza calda di caffè. Ashely sale le scale per poi tornare poco dopo caricata come un sacco di patate sulle spalle di Tyler. Si ferma e mi dice
-mi ha svegliato con un bicchiere d'acqua in faccia ora deve pagare- ho già capito cosa vuole fare
-no ragazzi vi prego- Tyler si dirige verso il divano la butta sopra e inizia a fargli il solletico io lo imito
-okok basta Tyer scusami non lo farò mai più promette- la lasciamo andare e poi dice
-andiamo o si fredderà tutto- dice ancora sorridente e ansimante per il solletico. Ci sediamo a tavola e in meno di 5 minuti abbiamo già finito i pancake.
-ragazzi io salgo a prepararmi-annuncia lei. Avrei una voglia matta di seguirla ma mi prendere solo un altro calcio lì.

-hey Trevis ma sei sicuro che tra te e mia sorella non ci sia niente?- mi chiede lui, questa domanda mi lascia spiazzato.
-No Tyler, ma non nego che tua sorella mi piace molto- gli dico sinceramente.   - Trevis sai che io mi fido di te ma se solo una volta la fai soffrire come per quel coglione di Cameron ti ammazzo- so che non scherza ma non posso promettergli che sua sorella non soffrirà mai.
-Tyler non posso prometterti che non la farò mai soffrire ma sicuramente non si ucciderà per me- ad interrompere la nostra conversazione è lei che scende dalle scale sistemata e truccata.
-ora potete andare a sistemarvi usciamo oggi- dice a tutti e due. Quindi ci alziamo e ci andiamo a sistemare, chissà dove vuole portarci.

Anche questo capitolo volge al termine spero vi piaccia oggi ho aggiornato 2 volte perché ero ispirata e non vedevo l'ora di raccontare il punto di vista di trevis. Dove li porterà Ashley? scopritelo solo leggendo un bacione a tutti ;)

L'oceano nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora