Capitolo XIII

297 12 16
                                    

PERLA

Faccio un respiro profondo, sono viva.

Non mi muovo di un millimetro, non voglio risvegliarmi in un incubo. La violenza subita dal vampiro mi fa tremare ancora, sento il freddo impadronirsi di me ogni volta che i miei pensieri tornano a lui.

Le sue parole sussurrate come se fossero un comando supremo, le sue mani che violavano il mio corpo, la carne morta che lo compone, strofinarsi contro di me, dentro di me.

Trattengo il respiro, ma immancabilmente il corpo reagisce. Lo spirito di sopravvivenza prende il sopravvento e ad un respiro ne sussegue subito un altro.

Ma non posso arrendermi. Clary, devo salvarla come lei ha salvato me.

Sono stesa su un letto morbido, sento la stoffa calda e le coperte che mi avvolgono. Odo dei leggeri passi, sembra che una persona cammini avanti ed indietro accanto a me.

Muovo leggermente le dita e sento la magia fluire, finalmente è tornata, finalmente posso fare qualcosa per aiutare la mia parabatai.

Sono padrona di me stessa finalmente.

Apro gli occhi e capisco subito d'essere nella stanza che mi è stata data al mio arrivo qui. Muovo la testa verso la fonte del rumore e vedo il Capo del Consiglio che si muove nervosamente avanti ed indietro.

Mi metto seduta e porto le gambe al petto circondandole con le braccia.

Sto bene, le ferite al collo sono magicamente guarite.

L'uomo nella stanza sente il fruscio delle lenzuola e si volta verso di me.

"Sono felice che tu stia bene. Se te lo stai chiedendo, Jonathan sta avendo una riunione con i Fratelli Silenti e altri membri del consiglio. Stanno parlando di Clarissa. Mi ha chiesto di stare qui con te, nel caso ti svegliassi." mi rivolge un sorriso familiare e si siede sulla poltrona in pelle scura accanto al letto.

Le sopracciglia mi si alzano senza volerlo. Se Jhon gli ha chiesto di stare qui con me, significa che si fida di quest'uomo. "Grazie." sussurro.

Il cacciatore percepisce i miei pensieri e sorride ancora. Si sposta in avanti sulla sedia e si passa le mani sugli occhi.

I suoi occhi mi ricordano qualcuno.

Sospira profondamente "Vorrei parlarti un po' di me, ancora non me ne capacito..." si liscia una piega dei pantaloni e alza gli occhi nei miei "Avevo un fratello minore. Uno di quei fratelli testardi e determinati, che non danno mai ascolto a nessuno. Una persona meravigliosa, ma con un carattere difficile. Quello che voleva, doveva averlo. Un giorno si unì ad un gruppo di cacciatori con idee rivoluzionarie ed estremiste" sbuffa e scuote leggermente la testa guardando in alto. "Erano determinati a far valere la propria superiorità nei confronti di tutti gli altri. Lui era un oratore come pochi, in un minuto riusciva a convincere chiunque che le sue idee erano giuste. Che l'Angelo in persona aveva scelto quella strada per tutti i nephilim, che il Consiglio era debole e loro avrebbero estirpato il male dal mondo." Porzio sorride tristemente e continua "Un giorno venne da me chiedendomi aiuto. La donna che amava era incinta e temeva per il destino di sua figlia. Doveva andarsene. Valentine era il capo di questo Clan."

La voce mi trema "Cosa?!" mugolo incredula.

"Temeva per la tua vita. Ti amava più dei sui ideali, più di qualsiasi altra cosa al mondo, Perla." continua sorridendo ancora.

Mi porto entrambe le mani sulla bocca, sento il cuore battere talmente veloce da sfondarmi il torace "Per l'Angelo."

Porzio si accarezza la cicatrice che ha sul collo "Ho provato a salvarlo, ma sono stato colpito. Valentine..." prende fiato e scuote la testa "Valentine ci ha mandato la prova della morte di mio fratello e di Claudia, tua madre, dicendo che anche la sua stirpe di traditore era stata annientata."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 22, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Shadowhunters - New DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora