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(Foto media: Delta)

Guardai Eris da capo a piedi; il suo pelo era completamente nero come la notte e l'unica cosa che si faceva distinguere da tutto quel nero erano i suoi occhi azzurro acceso, profondi e quasi ipnotici. 

Entrambe iniziammo a scodinzolare e sorridere; era la prima volta che vedevo un Omega da così vicino. Mooner mi aveva spiegato che un tempo anche lui era stato un Omega, prima di unirsi al branco dei miei genitori dopo tanto tempo passato da lupo solitario. 

"Io mi chiamo Aria." Risposi, "Faccio parte dei Elder Eyes." 

Eris mi annusò e poi mi guardò confusa. 

"Hai odore di Alpha addosso, ma anche di... Omega, come me." Disse lei. 

"Mia madre era una Domekan. Ho ereditato parte del suo sangue, mentre mio padre è un Alpha." Risposi, "Lo so, è un po' strano da capire, ma ormai ci ho fatto l'abitudine." 

"Aspetta, ma quindi tu sei figlia di Omund e Allison, i due eroi dei Confini..." Osservò Eris e i suoi occhi sembrarono brillare per l'emozione. Mi chiedevo da quale branco avesse fatto parte prima di diventare un'Omega, ma orma il nome dei miei genitori era noto anche oltre i Confini quindi non c'era da stupirsi se sapeva il loro nome.

Guardai di nuovo i suoi occhi azzurro oceano e mi sembrò di perdermici dentro per qualche secondo; qualcosa di Eris mi stava spiazzando e il suo sguardo mi calmava e ispirava fiducia senza che nemmeno la conoscessi. 

"Com'è essere un Omega?" Domandai cercando di non essere offensiva. 

"Un po' difficile quando non hai un branco con la quale stare. Ma credo che la vita da solitaria mi si addica di più; non mi è mai piaciuto stare alle regole degli altri." Rispose lei e in quel momento non potei fare a meno di provare le stesse cose che aveva detto. 

"Anche io." Risposi, "Da quando mia madre se n'è andata, mio padre mi tiene al guinzaglio come un cucciolo. Alcune volte vorrei solo scappare."

"Non sottovalutare l'amore dei tuoi cari..." mormorò Eris ad un certo punto, guardando altrove, "Alla fine sono l'ultima cosa che ci rimarrà nella vita."

Detto ciò, la lupa nera cambiò discorso tutto d'un tratto, tornando a sorridere come prima. 

"Quanti anni hai?" Mi chiese lei, "Presumo siamo della stessa età, più o meno." 

"Dieci mesi." Risposi. 

"Come pensavo!" Disse lei, ridacchiando. 

"Per Uma che coincidenze!" Esclamai entusiasta, "Ti va di giocare?" 

"Giocare? Era da tanto che non giocavo con qualcuno." Rispose lei, sorpresa. Sorrisi comprensiva, mi avvicinai lentamente e le toccai la spalla per poi scattare indietro e urlare "Ce l'hai!" Eris iniziò a ridere e mi inseguì per la foresta, lasciandomi sorpresa per quando fosse agile e veloce come un puma. 

Tentai di fare una curva stretta per seminarla, ma Eris con i suoi riflessi pronti capì al volo cosa stessi per fare e mi tagliò la strada, atterrandomi. I nostri sguardi erano vicini ed entrambe ansimavamo e sentavamo i nostri cuori battere forte per la corsa sfrenata tra gli alberi e i cespugli. 

"Per Uma se sei veloce!" Esclamai per poi riprendere fiato. Eris si levò per lasciarmi alzare ed entrambe ci sedemmo, ritornando a parlare per conoscerci meglio. 

Fenris' P.O.V

"Hey! Non vale usare i tuoi poteri da Assassino, Regon!" Esclamai mentre ci stavamo battendo per addestrarmi come al solito. Regon che era appena diventato invisibile ai miei occhi riapparve alle mie spalle e mi atterrò con violenta, tenendo la mia testa schiacciata contro il suolo con una zampa. 

BLOOD BROTHERSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora