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Aria's P.O.V

Passò qualche giorno e ogni sera prima di andare a dormire facevo un salto al lago di nascosto per vedere Eris che mi aspettava sempre lì e certe volte mi parlava attraverso la mente durante le giornate quando mi annoiavo. Io non rispondevo mai: non sapevo come rispondere, non avevo mai imparato l'incantesimo per comunicare telepaticamente, ma lei sapeva che ascoltavo e mi dava consigli.

"Chissà come stanno Farras, Eyolf e Fenris..." Disse Onai, mentre sfogliava un libro accanto a me e Alfy. 

"Chissà come stanno Mira e i suoi fratelli." Aggiunsi, ricordandomi che non l'avevo vista da quando i Delta erano più numerosi. I Red Ears erano sempre stati un branco che preferiva non immischiarsi negli affari altrui e nonostante fossero sempre stati loro ad essere colpiti dalle disgrazie, non erano mai caduti. 

Quel giorno io e i miei fratelli eravamo rimasti con le mani in mano mentre  Omund era partito con un gruppo di lupi per visitare il branco di Sheila. 

Non venire al lago oggi... non uscire dal tuo territorio e non stare sola, disse la voce di Eris ad un tratto. Sobbalzai sorpresa, guardandomi intorno per capire se Eris fosse nei d'intorni, ma di lei non vi era traccia. Volevo risponderle e chiederle perché, ma non sapevo come fare. Era successo qualcosa? Era colpa mia? Avevo detto qualcosa che le aveva dato fastidio? Sentii subito i sensi di colpa stringermi lo stomaco e un'insistente voglia di cercarla per domandarle cosa diamine fosse successo tra noi due. Forse non era nemmeno colpa mia, ma la mia mente era già partita a farsi paranoie e a saltare a conclusioni affrettate. 

"Aria stai bene?" Domandò Alfy, preoccupato per la mia reazione ansiosa e pensierosa. 

"Sì.. sì..." Mormorai disattenta, la mia mente era ormai altrove. 

Era in pericolo? Se fossi andata comunque al lago si sarebbe arrabbiata con me? Come potevo aiutarla? 

"Chi stai vedendo di nascosto?" Domandò ad un tratto Onai. Mi voltai di scatto verso di lui e vidi il suo sguardo pungente osservarmi mentre spuntava dal libro.

"Nessuno." Risposi difensiva. 

Onai annuì e tornò a leggere, ma io conoscevo troppo bene mio fratello. Sapevo quanto fosse intelligente e sapevo  che se sospettava di qualcosa, avrebbe investigato fino alla fine... dovevo fare più attenzione d'ora in avanti. 


Omund's P.O.V

Quando raggiunsi i Mighty Claws con il mio gruppo di Beta, ci accolsero i Gamma del branco, riconoscendomi e facendomi passare senza fare domande o dilungarsi troppo. Per la prima volta nella storia vedevo i Mighty Claws deboli e disperati; sicuramente Sheila si era lasciata andare con la morte di Light e il branco non aveva una guida da seguire se non Zahira che molto probabilmente era impegnata a curare e offrire sacrifici ad Uma. 

Trovai uno dei Gamma del branco e gli domandai dove fossero la sciamana e l'Alpha del branco e lui mi condusse da loro con il resto del mio esercito. Entrai nella tana di Sheila che in quel momento piangeva in silenzio...

"Sheila..." la chiamai piano, allora lei si voltò di scatto con gli occhi più tristi che avessi mai visto in vita mia; non disse nulla e corse verso di me, nascondendo il muso tra il mio pelo. Quei occhi erano più spenti che mai, non vedevo più quel fuoco che era sempre arso in Sheila e per la prima volta dopo la morte di suo fratello, la vidi distrutta.
L'abbracciai senza dire nulla, lasciando che si sfogasse e versasse tutte le lacrime che doveva versare e una volta che si calmò, si scostò leggermente per guardarmi di nuovo negli occhi, lasciandomi confuso: i suoi occhi da alpha non brillavano quasi più... il suo branco stava perdendo le speranze anche su di lei. 

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