Delle piccole mani afferrarono lo spesso tessuto del suo giubbotto, tirando le maniche verso le sue spalle, mettendole lungo il lato della sua vita. Lei canticchiò approvando, guardando verso la sua opera con le sopracciglia alzate, in modo compiaciuto.
"È bello, non è così?" Gli sorrise, la sua lingua fuoriusciva per la sua ricompensa. Le braccia di Stephan erano avvolte intorno alla sua vita liberamente, toccando la soffice seta della sua vestaglia, aggrappata alle sue curve nel più sensuale dei modi.
Si chinò, la differenza di altezza era un ostacolo anche quando lei saliva sulle sue dita dei piedi, e poi portò le sue labbra sulle sue, sorridendo su di esse."Sei una stilista, amore mio." Mormorò lui, allontanandosi dalla sua bocca prima di perdercisi dentro, "Sono fiero." La sua grande mano le strinse la vita delicatamente.
Carmen sentì il suo sguardo su di lei mentre ammirava il vestito stretto avvolto sul suo petto formoso, con una cinta attorno i fianchi, per accentuarli. L'accenno del sorrisetto apparse sulle sue labbra, poi appoggiò la sua mano sul suo petto coperto, sentendo il battito del suo cuore correre. I sotto strati di quel muscolo e pelle spessa, ogni organo vitale, i soldi nel loro portafoglio e la lussuria nei loro occhi – appartenevano a lei.
"Non bere troppo stanotte." Parlò dolcemente, avvolgendo la cravatta nera attorno al suo collo. Entrambe le sue mani si poggiarono contro il suo petto quando si poggiò su di lui; le sue scure orbite scattarono verso di lui. "Voglio guardare un film o fare qualcosa quando torni."
Lui annuì semplicemente, beccando sulla sua testa dolcemente. "Vorrei che venissi con me, piccola. Sai quanto sono terribili i miei genitori." Disse, roteando i suoi occhi. Lei ridacchiò, agitando la sua mano e allontanandolo da lei, la sua mano persistette sul petto di Stephan per un momento prima di farla crollare sul suo fianco.
"Non voglio conoscere la famiglia di nessuno, Stephan. Non lo faccio, mai." Il naso di Stephan si arricciò, "Specialmente le famiglie come le tue."
"Si, lo so. Ma solo per questa volta." Lui provò a nascondere la disperazione nella sua voce. La sua lingua bagnò le sue labbra mentre aspettava una riposta.
Stava diventando appiccicoso. Disse a se stessa, leggermente dispiaciuta alla vista. Stephan era sempre stato uno dei suoi preferiti, ecco perché era ancora con lui anche dopo un anno – molto di più di quanto fosse mai stata con qualcuno. Lui pian piano era diventato un suo amico, 'amico' per la mancanza di un termine migliore. A lei piaceva la sua compagnia, e il suo amore. E certamente, i regali che riceveva di solito.
"Non conosco la famiglia di nessuno." Ripeté lei, "Mai."
E c'era una ragione per questo. Incontrare la famiglia di qualcuno implicava una certa importanza per una relazione. Ma non c'era nessuna importanza nelle sue relazioni – non più importanti comunque del contenuto del loro portafoglio.
"Va bene." Sussurrò in difesa, portando la sua mano nei suoi capelli pettinati all'indietro. Non era niente di nuovo, ricordò a se stesso. Sembrava che partecipare ai party da solo era una delle sue capacità migliori. Carmen gli aveva sempre detto di trovare qualcun altro con cui andare, ma lui aveva rifiutato testardamente. Lei vuole che io ci rinunci. Vuole che io vada avanti. Portare un'altra ragazza con lui significava mostrare sottomissione verso di lei, e lui non voleva cedere. Non ancora.
"Fai qualcosa stasera? O tornerai-"
"Ti aspetterò semplicemente qui." Lo interruppe con la sua voce dolce, sorridendo dolcemente. Si spostò fino a che non toccò il letto con le gambe, poi si sedette sul bordo. "Forse farò un pisolino."
Lui le sorrise affettuosamente. La vestaglia di seta le era scivolata giù per la spalla, rivelando la sua pelle liscia al di sotto, che da sola era sufficiente per farlo rimanere e saltare il party.
Lui voleva affondare i suoi denti nella sua pelle morbida fino a che non lo implorasse di smettere, voleva le sue gambe avvolte intorno alla sua vita e voleva poggiarla delicatamente sul letto con il suo corpo pressato su quello di lei-
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Ace [h.s.] Italian translation
Fanfic«Mi piace una donna che riesce a battermi al mio stesso gioco.» * Ci tengo a precisare che questa storia non è mia. Ho avuto il permesso dalla scrittrice di tradurla. All Right Reserved to @highstylin, 2015.