- Gwen! - aprì gli occhi e mi ritrovai la faccia di Michelle davanti a me che sorrideva - Ti sei addormentata. Non sei abituata alle feste eh? - mi alzai e mi sedetti sul letto - sopratutto quando scopri che una tua amica è un'angelo - lei rise - Già - si alzò ed aprì l'armadio - Vieni, ti volgio far vedere una cosa - le andai vicino e prese un libro. Lo appoggiò sulla scrivania. Quando lo aprì nelle pagine c'erano degli strani simboli - Questa è la lingua degli angeli - sfogliai le pagine - Me lo diede mia madre prima di muorire. Io non lo so parlare ma certe parole le riconosco - io non capivo come fosse possibile. Quella era una lingua che non avevo mai visto - Michelle... io capisco tutto - lei si girò a guardarmi - Come? - io continuavo a sfogliare le pagine - Non lo so forse.. forse è perchè sono stata creata con il sangue di angelo - vidi che sorrise - Mi puoi spiegare tutto? - io feci un sospiro - Certe parole non esistono nella nostra lingua ma si, posso fare degli esempi - mi abbracciò forte. Stava urlando - Sono così fortunata ad averti incontrato! - io risi - Non è nulla di che - quando si staccò prese il libro e si andò a sedere sul letto - Questo simbolo vuol dire "luce" lo so perchè era il nome di mia madre - mi sedetti vicino a lei - Cosa le è successo? - lei non mosse la testa. Restò ferma a guardare in basso - Gli angeli hanno combattuto contro i demoni per millenni e stavamo perdendo, quando una guarra più grande e pericolosa cominciò. Si allearono ma le divergenze rimasero. Mi madre morì per colpa di un demone - le presi la mano - Mi dispiace - lei annuì - L'altra guerra. Cosa riguardava? -
- Credo che te l'abbiano già raccontata. Un demone iniziò a fare esperimenti su creature da tutti i mondi per prendere il controllo degli universi. Questa guarra è ancora in atto -
- Mio padre? - lei annuì. Sospirai - Quando dici mondi e universi cosa intendi dire? - lei sorrise - Che ci sono migliaia di mondi in ciascun universo. Gli universi sono tre. I creatori di tutto però avevano idee diverse su come gestirli e si scontrarono. I pochi rimasti vivono nel quarto universo dove esiste solo il loro mondo. Dicono che sia gigantesco-
- Però, come facevo a non sapere che esistono tre universi e uno personale per i creatori di ogni cosa? - lei rise - È un pò strano per chi non sa niente ma per uno che è stato cresciuto con questi racconti è totalmente normale -
- Non ne dubito - la porta si aprì ed Ellen entrò - Gwen tua sorella ti vuole parlare - vidi Michelle abbassare la testa - Dille che rimango un pò qui con lei, può parlarmi dopo - Ellen si avvicinò - Avete fatto pace? - annuì - Si era arrabbiata per una cosa che non era vera quindi è tutto risolto -
- Gwen, ti dispiace se Ellen mi accompagna a prendere qualcosa da mangiare? Non ho fatto colazione ma ti prometto che arrivo subito -
- Si, certo, vai pure - si alzò ed insieme all'amica uscì dalla stanza. Presi il libro ed iniziai a leggerlo. Parlava del potere delgi alngeli. Avevano una forza potentissima e potevano volare fino al sole. Le ali erano fatte di luce e se qualcuno le toccava che non fosse un angleo o una persona amata bruciava. Potevano volare velocissimi e non soffrivano ne il caldo ne il freddo - Pochi sanno la lingua degli angeli - alzai lo sguardo. Scott era davanti alla porta. Si avvicinò - Come fai a leggerla? - scossi la testa - Non ne ho idea, so solo che questi simboli mi danno un significato - lui sorrise - Tu sei piena di sorprese -
- Bhe io direi che voi siete quelli pieni di sorprese - lui si sedette vicino a me. Mi girai a guardarlo. La cicatrice sul collo era ancora più visibile - Come te la sei fatta quella? -
- Se te lo dicessi dovrei dirti anche che cosa sono - chiusi il libro - Perchè hai così paura? - lui scosse la testa - Non ho paura -
- E allora cos'hai? -
- Vergogna - sgranai gli occhi - Vergogna? Per quello che sei? Se c'è una cosa che ho capito è che non ti devi vergognare ad essere te stesso - lui si girò a guardarmi - Se te lo dico mi prometti di non dirlo a nessuno? - annuì - Ok, ma tu mi devi dire un tuo segreto. Un segreto che solo poche persone sanno e che ti vergogni di dire. Così saremo pari - gli diedi la mano - Affare fatto - lui la strinse con un sorriso - Sono un demone - sussultai - Questa cicatrice me l'ha fatta un angelo. Ero in battaglia e sono stato ferito -
- Scott? - lui si girò a guardarmi - Ma quanti anni hai? - lui si mise a ridere - Noi demoni invecchiato più lentamente degli essere umani. Anche gli angeli e anche tutta la tua famiglia - annuì - Sai Scott ho deciso di rivelarti due miei segreti -
- Sentiamo-
- Il primo è che non sono una Johannesburg e il secondo è che sono innamorata di Kalea. Cosa che è super strana visto che fino ad ieri pensavo fosse mia sorella - sentì che si irrigidì- E perchè ti vergogni? -
- Perchè mi piacciono anche le ragazze - lui mi prese la mano - Gwen, sei una persona e tutte le persone hanno caratteristiche uniche. Non pui vergognarti di quello che provi e di quello che sei -
- Allora perchè tu ti vergogni? - si girò di scatto. Scosse la testa sorridendo - Tu sei fenomenale. Ogni cosa che dici colpisce le persone. Le fai ragionare, pochi hanno questo dono -
- Allora sono felice di averlo - lui rise. Quando si fermò sentì che mi stava accarezzando la mano. Stavo per dirgli qualcosa quando Michelle entrò nella stanza - Gwen dovresti andare da Kalea si sta arrabbiando - annuì. Mi alzai e la abbracciai - Sei l'amica più speciale che possa avere - ricambiò l'abbraccio. Uscì dalla stanza e camminai fino all'entrata. Quando mi vide allargò le braccia - Ma dov'eri finita? È un'ora che ti cerco -
- Forse non volevo parlarti- lei piegò la testa di lato - Lo sai che non volevo feriti. Non volgio che ti faccia male -
- Bhe lo hai già fatto tu - cercò di prendermi la mano ma io la scansai- Ascolta, mi dispiace ok? Non dovevo ricambiare il bacio -
- Mi hai chiamata per questo? - scosse la testa - No, c'è una cosa che... - si fermò. Mi stava fissando - Kalea? Va tutto bene?- aveva la faccia seria - Dove hai preso questi vestiti? - agrottai la fronte - Erano in camera mia perchè? - lei si avvicinò a me agitata - Chi te li ha dati?! -
- Non lo so! Erano nel mio bagno! Pensavo che me li avessi portati tu! - scosse la testa - Dobbiamo avvertire subito Ivan -
- Cosa?! Ma perchè?! -
- Quei vestiti sono miei. Erano a casa mia e c'è solo una persona che saprebbe trovarla. Ed è riuscita ad entrare qua dentro -
- Chi?! - lei mi guardò. Aveva uno sguardo spaventato. Non l'avevo mai vista così - Charles -
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Angel Of The Dark
ParanormalGwen è una ragazza molto popolare a scuola ed è molto legata ai suoi amici. È all'ultimo anno di scuola e vuole che tutto sia perfetto. La sua vita è stata normale fino a quando una ragazza si trasferisce nella sua stessa scuola e sembra sapere cose...