MICHAEL MYERS

Capitolo 12

"Andata,faccia di cuoio" salimmo al piano di sopra.
Ci dividemmo come stabilito, le stanze erano bellissime, molto montane,calde e accoglienti.
"Io prendo questo letto"
"Allora, io questo aha"
Appoggiai il coltello sul comodino mentre Jason lo mise appoggiato al muro per farlo stare in piedi.
"Ti cambi?"
"Tu?" rimandai la domanda.
"Non so, mi sa di si"
Tolsi le scarpe,piene di fango e terra secca.
Lentamente mi slacciai il solito completo blu da operaio lasciando i pantaloni. Mi diressi in bagno per specchiarmi e tutti gli addominali sono ancora bagnati dal sangue che mi ha procurato Jas.
La medicai per velocizzare la cura.
"Ah cazzo,brucia"
"Fa cosi male?"
"Tu che dici? Comunque è solo un po di dolore"
"Giusto da non dimenticare fatta da un coltello con lama di 50 cm."
"Confortante Jason"
Mi tolsi la maschera, e i pantaloni poi mi misi sotto le coperte al caldo.
"Che fai non ti cambi?" chiesi.
"Porto ancora le cicatrici Michael" mi alzai e mi diressi verso di lui.
"Ah ma non ti preoccupare, non mi da fastidio"
"Sono ripugnante"
Gli slacciai la maschera e la posai sul suo comodino.
"Dai forza amico" gli strinsi la mano.
Si tolse il giubbotto marrone e poi si sfilò la maglia, lasciando scoperto il torso e la schiena ricoperti di cicatrici, ferite, tagli segni indelebili del passato.
Poi si mise sotto il suo letto anche lui.
E tra una chiacchiera e l'altra ci addormentammo.

FREDDY KRUEGER.
"Niente male" dissi
"Ti piace?"
"Chi?"
"La stanza" rispose confuso.
"Si si molto bella"
"Bene allora io mi cambio e vado a dormire sono stanco."
"Si farò lo stesso,pure io"
Mi tolsi la maglia a strisce verde e rossa,lentamente da evitare strappi con la mano metallica.
"Ti fa senso?" chiesi
"Ah no,no sono abituato a cose ripugnanti"
"Non deve essere facile vivere,volendo cambiare la propria faccia con quelle delle altre persone"
"No al contrario è bellissimo ma per farlo mi devo bucare"
"Mh si" dissi
Tolsi il cappello e dopo poco tempo che ho toccato il cuscino mi addormentai.