Capitolo 22

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Passammo la notte a togliere la vita a gente, innocenti e non.
Amo uccidere è il mio passatempo preferito, in quattro serial killer poi è fantastico. Ricordo di aver ucciso con violenza fino a sfracassargli le ossa un ragazzo con cui sono stato nemico fin dalla nascita, lo odiavo e lui andrà all'inferno perché? Perché lo dico io. Io detto le leggi dell'aldilà mentre quelle dei sogni Kruger, quelle terrene Leatherface e quelle del mondo Jason.
In me c'è Satana e mai MAI sfidare il male.
"Voorhees passato un bel Venerdì 13?"
"Grazie Myers,il migliore dovremmo farlo ogni giorno!"
"Ogni giorno esagerato, io lavoro da solo ma posso fare eccezione per giorni e persone speciali"
"Lo apprezziamo Freddy"
Ci stavamo incamminando nel bosco per riaccompagnare a casa faccia di cuoio e Jas così che ogni uno riprenda la propria strada.
Alle due del mattino arrivammo a destinazione intrighi, zuppi di sangue e pezzi di pelle squarciati.
"Siamo arrivati ragazzi"
"Volete lavarvi nel mio lago?"
"Possiamo?"
"Certo!"
Ci pulimmo e ci togliemmo di dosso tutto quello che avevamo.
Poi salutammo Jason tra abbracci e strette di mano.
"Ci rivedremo?"
"Certo Myers quando vuoi!"
"Mi devi la rivincita Kruger!"
"Si ovviamente.... Stammi bene amico!"
"Anche tu"
Lo vedemmo sparire tra le acque del lago nero con maschera e coltello.
Poi l'arrivederci venne anche per Leatherface e il buon rumore della sua motosega.
"Ciao ragazzi"
"Arrivederci faccia di cuoio"
"Ciao Michael"
Sorrisi e annuii con la testa. Poi si allontanò nel bosco.
Mi girai verso Kruger.
"Mi verrai a trovare nei miei sogni?"
"Come posso mancare!"
"Ahah già, è stata una bell'avventura"
"Si lo penso pure io"
L'alba stava nascendo e un nuovo giorno avremmo vissuto. Diedi una stretta di mano a Freddy e gli augurai il peggio.
Rimasi un po lì a guardare il bosco poi mi addormentai e al mio risveglio Kruger era sparito, ogni uno era tornato a casa, ogni uno aveva ripreso la propria strada e il male seppur distante continua ad esistere.
Mi diressi verso casa Myers e ricominciai la mia solita vita.

DUE ANNI DOPO
La porta di casa si spalancò e allarmato presi il coltello,che tengo sempre vicino a me.
La luce mi impediva di vedere, poi una figura entrò e mi si avvicinò.
"Ciao Myers, ti sono mancato?" disse l'uomo con voce al quanto ironica e conosciuta. Ghignai cattivo.
"È un vero piacere rivederti JASON e in dolce compagnia!"
"Ahahaha" "ahaha"

"È un vero piacere rivederti JASON e in dolce compagnia!" "Ahahaha" "ahaha"

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Fine.

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