Uno strano sorriso si fa largo sul mio volto. Probabilmente domani, quando saranno passati tutti gli effetti dell'alcool, mi pentirò di quello che sta accadendo. Davanti agli occhi di Cameron e sempre con il corpo vicino al suo inizio a tenere il tempo della musica ondeggiando mentre cerco di sbloccare il ragazzo dalla sua improvvisa immobilità. Noto che con molta lentezza Cameron inizia a riprendersi, forse ancora sconvolto da quello che sta succedendo. In fondo fino a cinque minuti fa ero pronta ad insultarlo e ora mi ritrovo per mia volontà (dettata dall'alcool) a ballare contro il suo corpo. Il ragazzo appoggia delicatamente le mani sui miei fianchi e continuiamo a ballare molto vicini. Quando Cameron, ormai sicuro di non venire sbranato dalla sottoscritta, muove una mano verso il mio fondo schiena, io mi stacco facendogli una linguaccia, per poi avvicinarmi ai miei due amici circondandogli le spalle con le mie braccia e iniziando a cantare il ritornello della canzone che esplode dalle casse. La serata non fa altro che migliorare tra risate e cazzate.
Mi sveglio per colpa di un martellante mal di testa. Mentre mi porto una mano alla testa, inizio a ricordare la serata di ieri e tutto ciò che ho combinato. Con molta lentezza cerco di mettermi seduta senza peggiorare il mal di testa o svegliare una possibile nausea post-sbornia. Una volta seduta mi accorgo di essere su un divano, probabilmente a casa di Eve. Cerco di distendere le gambe ma vengo bloccata da qualcosa, non ricordavo fosse così piccolo il divano di Eve. Qualcosa dall'altro lato del divano emette un mugolio e mi blocco credendo di avere pure le allucinazioni. Probabilmente non sto sognando visto che quel qualcosa in fondo al divano inizia a muoversi e spunta fuori dalla coperta una ciocca di capelli marroni. Inizio a domandarmi come mai Nash ha dormito qui con me e non con Eve visto che ha due letti in camera. "Buongiorno dormigliona!" esclama un felice Nash mentre esce dalla cucina. Certo che lui è felice, non è lui ad avere i sintomi del post sbornia. Ad un tratto però spalanco gli occhi. Se Nash è in piedi di fronte a me sicuramente non può anche trovarsi dall'altra parte del divano. E non può nemmeno essere Eve visto che ha i capelli più chiari, simili al miele. Non è possibile! Tiro un calcio al ragazzo in fondo al divano con l'intenzione di allontanarlo e inizio a chiedere a Nash come mai 'quell'altro' si trova qui. "Ieri sera, anzi questa mattina, quando siamo usciti dal locale Cameron era ancora euforico, un po' come te. Abbiamo quindi pensato che fosse meglio portarlo qui invece che a casa dove sicuramente avrebbe svegliato tutti" mi risponde Nash e una volta finito si dirige al piano superiore, probabilmente per avvisare Eve. Intanto pure Cameron si è messo seduto e continua a guardarmi male, come se mi volesse uccidere, io che non mi tiro indietro, lo guardo con aria minacciosa. Se vuole la guerra io sono pronta. "Buongiorno ragazzi! Dormito bene sul mio divano?" urla raggiante Eve che sta ancora scendendo le scale ma ne io ne Cameron abbiamo intenzione di interrompere la nostra guerra di sguardi. "Beh per me è un si, quel divano è comodissimo" si auto-risponde la mia amica. "Comunque cosa vogliamo fare? L'ora di pranzo è passata da un po' ma io avrei fame" annuncia Nash e noto come Cameron si preoccupa appena sente le parole del suo amico. "Che ore sono di preciso?" domanda un quasi arrabbiato Cameron verso Nash. "Non lo so amico, saranno le due.." e dopo questa risposta Cameron scatta in piedi e inizia ad infilarsi le scarpe di tutta fretta. "Ehi dove vai così di fretta?" cerca di domandare Eve. "Devo andare a casa, ci vediamo" afferma Cameron afferrando la giacca. "Aspetta! Siamo dall'altra parte della città rispetto a casa tua! Ci metterai ore a piedi, e non mi sembra che tu abbia tutto questo tempo. Arial perché non lo accompagni a casa visto che hai la macchina?" mi domanda Nash supplicandomi con lo sguardo. Obbligata ad accettare inizio ad infilarmi le scarpe mentre nella mia testa continuo a chiedermi che impegno importante abbia Cameron che deve andare così di fretta. Cameron quasi mi trascina fuori casa impaziente di salire in auto. "Ehi calmati un attimo, arrivo!" esclamo salutando frettolosamente i miei amici. Metto in moto la macchina e sfreccio per le strade. Stranamente questa volta Cameron non si lamenta per la mia guida o per la velocità, sembra quasi perso nel suo mondo mentre continua a controllare l'ora sul suo cellulare. Una volta arrivata a destinazione mi avvicino al vialetto di casa sua ma subito Cameron mi blocca: "No va bene qui!" "Ma.." provo a ribattere. "E ora vai via" afferma sempre molto duramente chiudendo la portiera della macchina. Lo guardo sbalordita, ma senza aggiungere altro inizio a far retro. Prima di ripartire però riesco a vedere, grazie allo specchietto retrovisore, un uomo abbastanza possente uscire dalla porta principale con in mano una mazza da baseball e afferrare subito Cameron per poi tirarlo dentro casa.
FINE FLASHBACK
"E poi cos'è successo?" Mi domanda l'intervistatrice appena interrompo il racconto. "Dopo tutto è andato a rotoli. La situazione generale è peggiorata, non che le nostre vite non lo fossero già.." non riesco neanche a finire la frase che l'intervistatrice ormai curiosa aggiunge: "Da delle voci si può notare che effettivamente le cose sono peggiorate. É stato registrato un continuo via vai dall'ospedale e dei trasferimenti.." Un sorriso amaro si dipinge sul mio viso al ricordo di quel periodo.
INIZIO FLASHBACK
Il lunedì successivo Cameron si presenta a scuola con un bel po' di lividi in faccia e da come si muove presumo che abbia preso delle botte anche su tutto il corpo. Probabilmente ha fatto nuovamente arrabbiare i suoi cari amichetti. Ma il suo problema passa in secondo piano appena mi si avvicina Matt. "Ehi Arial come procede?" Mi saluta lui con la solita stretta da amici. "Diciamo che procede... qualche novità?" "Certo ti ho cercata per tutta la scuola per dirti che mercoledì si riprende. Purtroppo essendo passato molto tempo dall'ultima volta, non ci saranno gli stessi concorrenti". "Ah poi ti avviserà Nash sul luogo e l'ora.." aggiunge. "Certo, allora ci vediamo mercoledì".
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Eccomi tornata! Cosa avrà mai combinato Cameron per ritrovarsi pieno di lividi? E soprattutto cosa succederà alla gara di mercoledì? ho già buttato giù qualche idea per il prossimo capitolo, nel frattempo fatemi sapere cosa ne pensate di questo! :)
-Arial
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What We Started [Cameron Dallas]
FanfictionQuando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare. Quando perdi qualcuno dal quale pensavi che non ti saresti mai separato. Quando i demoni nella tua mente continuano ad assillarti, l'unica cosa che ti rimane da fare è cercare di sopravvivere alla dura...