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Saluto velocemente Nash battendogli il cinque e poi mi fiondo in macchina. Bevo la mia lattina di Redbul, infilo i guanti di pelle e inizio i miei rituali. "Ci siamo" affermo accarezzando il volante. "Io e te ora facciamo vedere a tutti chi siamo ok? -domando retoricamente alla mia macchina- ce la faremo e vinceremo per loro!" concludo alzando gli occhi al cielo, pensando che in un certo senso loro mi possano sentire. "Ehi" mi risveglia dai miei pensieri un ragazzo che batte contro il finestrino. Abbasso il finestrino per sapere cosa c'è di così importante da interrompere i miei rituali. "Scusami volevo informarti che la gara è composta da due giri. Partite da qua e andate fino al ponte Schulz poi percorrete la statale 22 e ritornate fino a qui e ripetete il giro" mi informa il ragazzo. "Perfetto, grazie.." "Matthew" mi anticipa il ragazzo. "E se posso darti un consiglio -continua Matthew- cerca fin da subito di star attaccata al culo di quello con la Nissan nera. Rimani dietro la sua scia e appena puoi superalo" mi suggerisce il ragazzo e mi saluta con un occhiolino. Già mi piace questo Matthew. Il ragazzo si sistema poi al centro della strada poco più avanti delle macchine. Tutti i piloti accendono le macchine e iniziano a sgasare per scaldare i motori. Ed ecco il momento decisivo in cui metto alla prova me stessa, in cui do il meglio di me e in cui mi sento veramente viva. Matthew alza un braccio in aria e io inizio a stringere nervosamente il volante. Per molti sembra strano ma il mio problema di questi eventi non è tanto la gara in sé quanto l'attesa perché mi provoca ansia. Tutti i piloti con un cenno del capo danno il consenso a Matthew che aspetta ancora un paio di minuti per creare molta più suspense di quella che non ci sia già. In una frazione di secondo il braccio di Matthew si abbassa e tutte le macchine sfrecciano in avanti. Frizione. Seconda. Acceleratore. Frizione. Terza. Acceleratore. E così via per le successive marce. La città sfreccia fuori dai finestrini e l'aggressività e la competitività crescono in me. Ci stiamo già avvicinando al ponte Schulz e sono ancora in quinta posizione. Purtroppo non riesco a concentrarmi sui piloti che mi precedono in quanto le due macchine dietro di me continuano a tamponarmi. Domani dovrò sistemare tutti questi danni alla carrozzeria. Spero solo di migliorare la mia posizione sul rettilineo della statale. Appena entriamo nella statale 22 tutti i piloti attaccano il turbo e si allontanano da me. La nitro degli altri concorrenti dura pochissimo, forse un minuto scarso, ma io ho modificato, grazie ai consigli di un grande pilota, la mia macchina. Quindi mentre gli altri piloti si sono illusi di avermi già stracciata, io preparo la mia Aston per la riconquista. Schiaccio la leva dietro al volante e subito la mia macchina sfreccia in avanti appiattendomi contro il sedile. Cerco di mantenere la calma e senza esaltarmi troppo mi concentro sulla strada. Sembrerà superfigo usare il turbo ma se si è alla guida non si riesce a vedere molto a causa della velocità. In lontananza vedo le altre macchine che procedono ad andatura "normale" mentre il mio serbatoio di nitro è ancora pieno per ¾. Mi avvicino sempre di più e inizio a superare gli altri concorrenti continuando a sfrecciare sulla strada. Riesco anche a superare il primo pilota e continuo ad usare la nitro fino all'uscita della statale. Con un po' di derapate per rallentare la macchina riesco a rimettermi a velocità "normale" e percorro i pochi km mancanti per finire il primo giro. Sono riuscita a seminare gli altri piloti e ora non mi rimane altro che cercare di guidare al meglio senza fare cazzate. Sono talmente concentrata sulla strada che non noto neanche le luci lampeggianti vicino alla vecchia casa dalla quale è iniziata la gara. Sono praticamente arrivata al traguardo del primo giro quando mi accorgo che le luci non sono quelle da discoteca bensì quelle delle volanti della polizia. Purtroppo sono passata in mezzo ai casini e ora una pattuglia è partita al mio inseguimento. Inizio ad accelerare e a svoltare in piccole stradine solo all'ultimo momento ma il poliziotto dietro di me riesce a stare al mio passo. Se non volesse prendermi per buttarmi in cella potrei pure fermarmi per fargli i complimenti. Non sapevo che al giorno d'oggi per diventare poliziotto si dovesse saper guidare una macchina in questo modo. Fortunatamente ho imparato molto in fretta la mappa della città e per questo riesco a districarmi tra le varie stradine. Destra, sinistra, dritta, nuovamente destra e così via fino a seminare la polizia che è andata dritta alla mia ultima svolta. Non devo neanche dire che per seminarli sono passata con il rosso, imboccato strade contromano e rischiato più di un incidente per aver svoltato all'ultimo davanti a macchine che provenivano dal senso opposto. Siccome gli inseguimenti mi hanno fatto aumentare l'adrenalina e anche per essere sicura di non essere seguita mi dirigo in periferia. Una volta arrivata in aperta campagna con la pila in bocca e il cacciavite in mano cambio la targa alla macchina, dando fuoco a quella vecchia, ormai conosciuta dalla polizia. Dopo essermi calmata ritorno a casa, nascondo la macchina nel vecchio fienile e risalgo in camera mia arrampicandomi sull'albero. Una volta arrivata in camera mi butto sul letto controllando il telefono che non segnala nessun nuovo messaggio. Sbuffo pensando che non avrò notizie dei miei due migliori amici fin all'indomani mattina, quando li incontrerò a scuola. Ricordo ancora quando prima della mia prima gara Nash mi ha informato di alcune regole del Speedflyers. Tra queste c'era l'usanza di non mandare messaggi a tutti quelli che partecipano all'evento se fosse sopraggiunta la polizia. Nash mi ha infatti spiegato che se uno di noi viene preso è rischioso mandarli un messaggio in quanto la polizia potrebbe controllare il telefono e risalire a noi. Effettivamente non è così stupida questa regola visto che tutt'ora l'attuiamo ma non sapere se Nash e Eve stanno bene mi mette sempre in ansia. Purtroppo mi rimangono solamente due ore per dormire prima di dovermi alzare per andare a scuola. Io odio la scuola.

La sveglia suona troppo presto, mi sembra di aver dormito pochissimo. Come uno zombie mi trascino giù dal letto e mi dirigo al piano inferiore cercando di non cadere. Entro in cucina sbadigliando e pensando che questa notte ho sprecato ore importantissime di sonno per niente visto che ovviamente, con l'arrivo della polizia, la gara è stata annullata. Un'altra regola del Speedflyers: se arriva la polizia si scappa e si annulla la gara. Ovviamente è implicito che nessuno, neanche sotto interrogatorio, deve mettere al corrente la gente di quello che avviene durante la notte. "Buongiorno tesoro" mi saluta mio nonno sorridendo per la mia bellissima entrata molto femminile con la bocca spalancata nel bel mezzo di uno sbadiglio. "Giorno" bisbiglio. "Qualcuno qui ha dormito male -no al contrario ho dormito benissimo ma solo per due ore- tieni una bella tazza di latte e vedrai che ti rimetterai in sesto" afferma mia nonna fin troppo allegra e sveglia a quest'ora della mattina. Siccome il mio cervello è ancora addormentato, impiego secoli anche solo per lavarmi i denti e così sono costretta a correre per casa mentre cerco di finire di vestirmi. Ogni mattina è sempre la stessa storia. Afferro al volo le chiavi ed esco di casa mentre mi sto ancora mettendo le scarpe. Salgo in macchina e butto lo zaino sul sedile affianco a me e poi parto a tutta velocità. Ovviamente da ragazza fortunata quale sono mi ritrovo ferma incolonnata al semaforo rosso proprio a pochi metri di distanza dalla casa di Nash. Siccome le macchine non sembrano procedere estraggo il telefono dalla tasca per mandare un messaggio al mio amico in modo da non doverlo aspettare poi fuori casa perché non è pronto. Appena sblocco lo schermo del telefono noto subito un messaggio da parte di Nash. Incuriosita perché il mio amico solitamente la mattina non ha la forza per rispondermi, apro il messaggio e il cuore inizia a battermi forte nel petto, l'aria inizia a mancarmi e la vista sparisce per quelli che sono secondi ma che sembrano minuti.

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Ed ecco il secondo capitolo! Spero che via sia piaciuto e che abbia suscitato un po' di interesse nella storia. Cosa avrà scritto nel messaggio Nash? Lo scoprirete solo leggende il prossimo capitolo, ma intanto potete ipotizzare.. ;)


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