Pov. Lydia
Non riesco a smettere di piangere, il cuscino a cui sono abbracciata si sta bagnando. Sono in camera mia, è buia, in disordine e terribilmente fredda. Mi sento molto sola. Siamo stati altre tre ore in ospedale aspettando che Stiles si risvegliasse, poi Melissa ci ha mandati tutti a casa. Abbiamo avvertito anche Liam...a lui non è importato granché. Malia è venuta a casa con me, ci siamo consolate a vicenda, sono felice che non ce l'abbia con me per essermi messa con Stiles e sono altrettante felice che non se la sia presa con lui, anche se è impossibile odiare o arrabbiarsi con Stiles. Malia è tornata a casa sua poco fa, appena è tramontato il sole. Per tenere occupata la mente ho deciso di mettermi a studiare...ma lui è il mio pensiero fisso. Ci rinuncio, mi metto a letto anche se probabilmente sarà una notte insonne. L' ultima volta che l'ho visto, il mio Stiles era attaccato ad una macchina, i dottori ci hanno detto che è in stato vegetativo...praticamente in coma. Sono le macchine a tenerlo in vita, se le staccano...lui muore. Io ho parlato con un altro medico, sentivo che Melissa non ce la raccontava buona...infatti il dottore mi ha detto che le speranze sono davvero poche. Lo sceriffo è disperato...ha già perso sua moglie...non so se riuscirebbe a superare la morte del figlio...non so se IO riuscirò a superarla. La stanchezza ha la meglio e, sempre con le lacrime agli occhi, mi addormento.
Una luce bianca mi acceca, appena i miei occhi riescono a mettere a fuoco un lungo corridoio si materializza davanti a me. Corro, corro velocemente. L' istinto mi dice che devo arrivare alla fine del corridoio. Quest' ultimo è costeggiato da tante stanze...sembra proseguire all'infinito. Poi la vedo...la fine. La luce si fa intensa, ma riesco a scorgere una porta. Le arrivo davanti. Si apre lentamente. All' interno la luce si offusca, l' intero spazio è in penombra. Dentro fa freddissimo e il mio respiro si condensa in una nuvoletta bianca. Ci sono molte barelle. Sopra di esse dei teli bianchi coprono qualcosa. Ad ogni barella c'è una targhetta con un nome e un cognome...oh no! Sono in un obitorio. Ho paura. Ci sono tantissimi corpi, ma ce n'è uno che mi attrae. La banshee che è in me mi fa muovere verso quel corpo. Gli arrivo davanti. Il telo lo copre, ma è palese che sotto ci sia un cadavere. La mia mano si avvicina al volto e tremante alza il telo...NO! Non può essere....è lui...è Stiles...
AAAAAAAAAAAAAH!!!
Mi sveglio gridando da banshee. Sono matida di sudore e il respiro mi si spezza in gola...aspettate...non sono a casa mia, ma davanti casa di Scott, che avendomi sentita è uscito ad aprirmi.Pov. Scott
Non riesco a dormire per Stiles...non riesco a togliermi dalla mente il suo corpo attaccato a tutte quelle macchine. Mia madre è ancora in ospedale. Stavo per andare a farmi una doccia, quando sento il suo urlo. Mi precipito alla porta, la apro e fuori c'è Lydia in pigiama che urla. Oh no...quando una banshee urla significa che qualcuno sta per morire...vorrei essere io...ti prego Lydia dimmi che sono io...ma so la verità. Improvvisamente arrivano anche Derek, Kate, Peter e Malia. Lo hanno sentito tutti. Lydia si sta ancora riprendendo e con le lacrime agli occhi ci dice di andare subito in ospedale. Stiamo decisamente correndo troppo con l'auto, ma finalmente arriviamo. Nel corridoio centrale vediamo passare un lettino e tanti medici attorno. C'è anche mia madre. C'è lo sceriffo in lacrime. C'è Stiles sul lettino.
Blocco mia madre che con un gesto dice agli altri di proseguire. Le chiedo cosa accade. In realtà la risposta non la voglio sentire.
" Scott, lo stiamo perdendo, stiamo andando in sala rianimazione, ma molto probabilmente finirà in obit..."
Non riesce a finire la frase. Prendo una decisione drastica. Corro velocemente verso la sala rianimazione spingendo chiunque intralci il mio cammino. Gli altri mi guardano sbalorditi e mia madre mi dice di fermarmi che lì non ci posso entrare. Spalanco la porta facendola sbattere. I medici all'interno sono confusi e mi intimano di andarmene. Cerco di opporre resistenza ma mi bloccano. Altri due intanto usano il defibrillatore sul mio migliore amico che non da segni di vita.
"Ragazzo, non puoi stare qui, fuori o chiamo la scurezz.."
Il tizio che stava parlando sviene improvvisamente. Dietro di me Derek gli ha dato una leggera scossa elettrica che gli ha fatto perdere i sensi. Sta facendo lo stesso con gli altri medici presenti. Lui ha capito e mi sta aiutando.
" Grazie Derek "
" Mi ringrazierai dopo, ora sbrigati"
Detto questo va verso l'uscita e la chiude.
Io corro verso Stiles, i miei occhi diventano rossi e le zanne fuoriescono...
Lo mordo su un braccio con le lacrime agli occhi.
Ora sono in ginocchio davanti al suo lettino. Kate entra e ci avverte :" Melissa sta tenendo lontani gli altri dottori...presto dobbiamo portare fuori Stiles."
Derek le annuisce e con un lenzuolo copre il suo corpo. Sotto lo sguardo sospetto di tutti lo portiamo fuori dall' ospedale. Lo sceriffo tiene lontano i curiosi. Mettiamo Stiles in macchina, dove Peter ci stava aspettando al volante, e lo portiamo da Deaton. Spero di essere arrivato in tempo. Se non fosse stato per Lydia, Stiles sarebbe morto. Con il morso ha una possibilità in più in quanto o ti uccide o ti trasforma. Ho ancora gli occhi umidi. Spero funzioni...non posso perdere mio fratello.
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Ritorno al passato - L ' altra faccia del Triskele ( Teen Wolf )
FanfictionE se un essere inaspettato tornasse per vendicarsi ma si fosse fatto più subdolo e riuscisse a non farsi notare? Come se la caverebbe il branco di Beacon Hills guidato dal vero alpha Scott Mcall? Oltre a questo problema, il gruppo di amici ormai al...