secondo intermezzo:il potere di sophi

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ATTENZIONE: QUESTA PARTE È IL SEGUITO DI " PRIMO INTERMEZZO: L'ARRIVO DI SOPHI", E SI SVOLGE CIRCA 100 ANNI PRIMA DEI FATTI NARRATI NEI NORMALI CAPITOLI

La casa guardò inorridita ma allo stesso tempo incuriosita Sophi e la sua creazione.Cercò di distogliere lo sguardo, ma non poteva sottrarsi al peso della verità. La ragazza non poté che accorgersene.
"Perché mi fissi?" Domando lei.
La Casa finse di non capire, Sophi non insistette e il dialogo tra le due non ebbe mai luogo.
Giunse la notte.Arrivò preannunciata dalla luce opaca del tramonto, ma nessuno fece caso a questa fase intermedia; i cuori degli abitanti della Via erano oscuri,attendevano il ricongiungimento con la loro madre, Notte, con bramosia.Il desiderio era tale da rendere il resto del giorno quasi nullo.Ed era proprio nella notte che venivano svelati i misteri.I misteri che circondavano la Casa ed i suoi enigmatici abitanti.Ma quando la Notte spariva, tutto ciò che era stato scoperto in essa sembrava svanire, per poi tornare nella notte successiva.
Perciò Sophi, giunto il tramonto, si diresse nel giardino della villa e,  iniziò a contare le foglie.
Intanto la Casa si preparò per coricarsi.Chiuse i suoi ampi occhi, distese le sue membra e si lasciò andare tra le braccia di immensità notturne, abbandonandosi al mondo dei sogni.
Camminava.Non era diretta in alcun luogo, ma sembrava procedere sicura e determinata.il terreno che la circondava era la personificazione della desolazione, eppure alla Casa sembrava molto familiare.La vegetazione era completamente bruciata.l'acqua aveva abbandonato quelle terre secoli prima.Il terreno si stava lentamente sbriciolando, e le fondamenta della casa venivano  divorate dalle cimici.Il Cielo si confondeva con il suolo; essi si  attraevano vicendevolmente, senza mai tuttavia riuscire propriamente a riconciliarsi.Il risultato era che lo spazio che divideva il firmamento dalla superficie era opprimente.L'aria era ormai irrespirabile.Le abitazioni sparse per il globo inghiottite dal nulla.Gli esseri viventi vertebrati persi nel vento; le loro urla sembravano esprimere i loro sogni perduti.Ogni anima era sola e si perdeva nell'immensitá della fine eterna.Poi le grida si tramutarono in lamenti. Lamenti che si sovrapponevano creando melodie laceranti e struggenti."Questa è davvero la fine.Non c'è più nulla" pensò la Casa, mentre sentiva gli insetti divorarle anche le travi del soffitto.Poi, un boato scosse la terra, frantumando la materia interna al nucleo stesso della vita.Ma al di sotto della spaccatura, protetto dalla nebbia, non c'era niente... tranne il Male.
La Casa lo scrutò con attenzione, ma nei suoi occhi non riusciva a leggere nessun sentimento, nessuna emozione.La Casa provò ad avvicinarsi.Ma una voce, distintasi dai lamenti eterni, la bloccò istantaneamente."Non farlo " le disse" non tentare di avvicinarti al Male".Ma la Casa lo ignorò e continuò a procedere per la sua strada.Chiunque fosse il Male, era così bello e lei avrebbe tanto voluto baciarlo....
Il sogno della Casa si interruppe improvvisamente.Malgrado non lo volesse, doveva scoprire quale era il  potere di Sophi.Perchè sapeva che qualcosa di oscuro dimorava all'interno della ragazza.Qualcosa che avrebbe portato presto al nulla, ma che le avrebbe potuto dare anche la felicità.La Casa voleva trovare il Male, e stare insieme a Lui.
"Quale è il tuo potere ?" domandò l'edificio alla bambina.
" davvero vuoi saperlo ?" rispose Sophi.
"Sì " ammise l'edificio, desiderosa di scoprire l'identità del Male al centro della sua visione.
"Io posso ignorare le persone fino a farle consumare dall'attesa. Io posso assecondare tutti coloro che desiderano qualcosa da me solo per condurli alla follia.Io posso dare a coloro che desiderano un lieto fine.Io sono una creatrice di storie e di trame.E posso creare un finale felice anche per la tua storia, Casa."
" E cosa desideri in cambio ?"
" Non esigo nessuna ricompensa.Io dono Lieti fine solo alle anime che se lo meritano... e tu sei una di quelle, Casa. Tu vuoi trovare l'uomo della visione, il Male, per avere una storia con lui."
" E tu puoi farlo ? Puoi condurre da me l'uomo della mia visione, il Male, e fare in modo che egli mi ami ?"
"Sì, posso creare una storia che inserirò nella linea temporale.Essa si svilupperà, crescerà e infine ti raggiungerà.E così potrete stare insieme."
A questo punto Sophi prese una foglia tra le sue delicate mani e, dopo averla sbriciolata, sparse i suoi resti per la proprietà.
" Ora il Male è stato creato e tra qualche anno potrà arrivare fino a qui.Ma...  aspetta.C'è qualcosa che non va.Il Male... non è innamorato di te."
"Ma questo come è possibile?" Riuscì a sussurrare la Casa tra i singhiozzi che la assalivano.
"Sono stato io." Ammise il signor H, raggiungendo le due.

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