-2-Cose strane.

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Guardo stranita il cellulare e lo sblocco, noto che è una notifica di Facebook.
"Devo averlo lasciato aperto" penso.
Apro la notifica e rimango a fissare il messaggio come se fosse la cosa più strana del mondo.
È un messaggio di una ragazza.
"Che diamine vorrà mai ?"
Mentre realizzo il tutto, lei mi invia un altro messaggio.
Lei: <cos'ho che non va ? Non mi rispondi..>
Io: <ciao>
Lei: <oh finalmente!!diamine come sei bella.>
Io: <ehm, grazie (?)>
Lei: <che c'è ?>
Io: <eh? Ma che vuoi ?>
Lei: <ti fa strano ricevere un complimento da una ragazza come te ?>
Rimango interdetta su quale risposta darle perché non so proprio cosa dire.
Io: <no..è solo che non ti sei nemmeno presentata>
Lei: <c'è scritto nome e cognome sopra sai? Ciò significa che non hai guardato il mio profilo>
Io: <perché dovrei guardalo scusa ?>
Lei <nulla, volevo solo dirti che sei bellissima e hai due occhi, mamma mia>
Io: <ehm grazie, Suami>
Lei: <ho visto che viviamo nella stessa città>
Io: <già, non ti ho mai vista>
Lei: <idem ma se ti avessi vista eheh, non ti dico va>
Io: < cosa ?non capisco..va beh, che scuola frequenti?>
Lei <fidati meglio che non capisci ahahah alberghiero, è molto vicino alla tua scuola>
Io: <ehm va bene. Se dovessi vedermi..non esitare a salutare allora>
Lei: <mhmh certo, beh allora è stato un piacere conoscerti Abele>
Io: <piacere mio Suami>
Blocco il cellulare e mi butto a pancia in giù sul letto, rimango così finché non mi addormento con un aria perplessa in viso.

Un rumore assordante mi penetra le orecchie e mi incita a svegliarmi, è la sveglia del cellulare.
Apro leggermente gli occhi e prendo il cellulare per guardare che ore sono.
"Cazzo" sono già le 7.50 ed io devo essere a scuola esattamente tra 30 minuti.
"Incominciamo bene" penso mentre mi alzo e corro subito in bagno per potermi fare una doccia veloce e lavarmi i denti.
Esco dal bagno, mi trucco e mi dirigo verso l'armadio e decido di indossare uno dei miei abbinamenti preferiti: skinny jeans nero con strappi sulle ginocchia che mette in risalto le mie curve e il mio sedere, una maglia nera corta che lascia intravedere un po' di pancia, la mia giacca di jeans larga, i miei gioielli ed infine le dr.Martens.
"Perfetto" penso mentre mi guardo allo specchio con un espressione compiaciuta.
Decido di legare i capelli in una crocchia carina, simpatica e disordinata.
Mi spruzzo un po' del mio profumo preferito ovvero Burberry black ed esco dalla mia stanza, mi incammino verso la cucina e noto che i miei genitori stanno facendo colazione.
"Ehi, non vi ho sentito arrivare ieri sera.. ero stanca e mi sono addormentata" rivolgo ad entrambi un sorriso.
"Non preoccuparti. se hai fame..qui c'è un cornetto alla crema, il tuo preferito" replica mia madre guardandomi e sorridendomi.
"Uhm sai che non direi mai di no al cibo, maaa devo andare, sono in ritardo" dico sospirando e subito dopo saluto entrambi.

Sto correndo come una pazza perché mancano 2 minuti al suono della campanella, devo sbrigarmi.
Dopo un'interminabile corsa, sono quasi arrivata all'entrata di scuola e noto che non c'è più nessuno, guardo il cellulare e sono le 8.40.
"Cazzo, cazzo" dico ad alta voce.
Mi fermo e ormai non ha più senso entrare, la prof. mi metterà una nota come l'altra volta e sinceramente non mi va.
Mi giro e sto per svoltare l'angolo di un palazzo, quando vado a sbattere contro qualcosa anzi, contro qualcuno.
"Oh ma cavolo !! Stai più attento no?!"

L'orgoglio è più forte di noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora