ABELE'S POV
Suami mi alza da terra e le circondo il bacino con le mie gambe, arriviamo alla penisola della cucina e mi ci fa sedere sopra, tutto questo mentre continuiamo a baciarmi.
Non ho mai provate così tante sensazioni tutte insieme, lei è anche la prima ragazza che bacio sul serio, togliendo i baci a stampo alle mie amiche.
Le sue mani si infiltrano all'interno della mia maglia e si posano sui miei fianchi, la sua bocca si sposta sul mio collo e dalla mia bocca esce un mugolio.
Prende la mia pelle tra i suoi denti e tira forte "Cazzo Suami..." dico mordendomi il labbro e la vedo sorridere prima di continuare a baciarmi.Una delle sue mani si poggia sul mio sedere e lo stringe possessivamente, poi inizia a prendere con un dito l'elastico dei miei slip, vedo la sua bocca avvicinarsi al mio orecchio
"È un peccato che io debba fermarmi, altrimenti ti farei mia proprio su questo tavolo" dice prima di leccarmi il lobo e allontanarsi, lasciandomi completamente eccitata.
"Sappi che mi vendicherò, però hai ragione, non mi sento totalmente pronta" ammetto un po' imbarazzata e mi sistemo la maglia.
Lei mi guarda con un sorriso "beh è normale, non hai mai fatto sesso con una ragazza, ovviamente non ti darò fretta, anche se sarà molto difficile non toccarti" dice e mi lascia un bacio a stampo sulle labbra.
"Voglio che sia chiaro, non sono la ragazza che sogna il momento perfetto o cazzate del genere, il sesso è importante, voglio solo essere più cauta, questo lato saffico è nuovo per me"
"Proprio per questo mi sono fermata" dice ed io nel frattempo scendo dal ripiano.
"Già, altrimenti cosa avresti fatto?" la guardo di sbieco sorridendo.
Lei si avvicina, mi bacia le labbra lentamente e dice "Mi sarei inginocchiata, ti avrei tolto le mutandine e ti avrei fatta urlare di piacere".
Semplici parole che hanno attraversato tutto il mio basso ventre, questa ragazza vuole farmi morire dentro.
"Credo proprio di aver bisogno di una doccia fredda" dico e ridiamo insieme, la allontano e ci incamminiamo verso il salone."Ti va di fare qualcosa ? Oltre a quello.." dico e mi butto, letteralmente, sul divano.
"Potremmo conoscerci meglio" propone e mi sembra un'ottima idea.
"Com'è stata la tua prima volta con una ragazza?" le chiedo un po' imbarazzata e anche molto incuriosita.
"Beh diciamo che la mia prima volta è stata un disastro, ma un disastro molto bello.
Ero con questa ragazza, a casa sua, i suoi erano partiti e quindi abbiamo deciso di stare assieme. Mangiammo una pizza, guardammo un film e, mentre stavamo per consumare la nostra passione, col piede prendo il bicchiere d'acqua poggiato sul tavolino e bagno tutto il tappeto. Non è finita, ogni cinque minuti la mamma la chiamava al cellulare, però alla fine facemmo l'amore e fu carino, perché ero con una persona che mi piaceva tantissimo" disse col sorriso e con gli occhi persi nel vuoto, nell'intento di ricordare l'accaduto.
"Credo sia una cosa bellissima farlo con la persona che credi sia quella giusta, la mia prima volta è stata con un ragazzo, è stato normale, mi piaceva e basta" cerco di sembrare entusiasta, ma purtroppo non sono brava a fingere, non lo sarò mai.
"Ne parli come se non ti fosse piaciuto, per caso ti ha trattata male ?" mi chiede dubbiosa.
"No assolutamente, è solo che...mi sentivo vuota, il ché è un paradosso vista la situazione" mi affretto a dire e guardo altrove. Mi sento un po' stupida nell'affrontare questo argomento.
"Semplicemente non era la persona giusta, anche se forse pensavi il contrario, magari quella persona un giorno piomberà nella tua vita, magari è già piombata, o magari ce l'ha proprio qui difronte." mi guarda negli occhi e mi sposta i capelli dietro l'orecchio.
"Non si perché, ma in ogni caso...voglio che quella persona sia tu" dico e la bacio, non me ne rendo neanche conto.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Quindi mi stai dicendo che, quando eri piccola, sei andata via di casa per tre giorni, solo perché tua madre non voleva comprarti delle scarpe da calcio ?" rido e appoggio la testa sullo schienale del divano.
"Se la metti così, fa veramente ridere e poi...in quei tre giorni sono stata da mia nonna, non avevo mica intenzione di dormire sotto i ponti" dice lei e ridiamo insieme.Mi ha raccontato parecchie cose della sua infanzia, di sua nonna e la fissazione per il gioco d'azzardo, dei suoi genitori, di suo nonno che morì qualche anno fa in un incidente, del gatto che, per sbaglio, bevve il bicchiere di vodka lasciato sul tavolo.
Con lei si riesce a parlare di tutto, sembra di conoscerla da sempre, invece la conosco da così poco tempo.
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L'orgoglio è più forte di noi.
RomanceL'amore è l'unica cosa che ci salva. Può farci sentire grandi e potenti E nello stesso momento può farci sentire non abbastanza. L'amore è per tutti, ma ognuno decide come viverlo e con chi condividerlo. Non esiste luogo in cui esso non possa arri...