-9-Tu non sei scontata.

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Dopo averle detto dove mi trovo, mi siedo sul marciapiede e aspetto Suami.
Circa 10 minuti più tardi, una macchina accosta proprio davanti a me e senza pensarci due volte, ci entro.

Suami guarda dinanzi a se, non mi degna di uno sguardo da quando sono entrata in macchina, mi decido che sono io quella che deve iniziare la conversazione "Non fa tanto freddo oggi eh.." dico schiaffeggiandomi mentalmente per la cosa più stupida che io abbia mai potuto dire.
"Già.." si limita a dire mentre continua a guidare.
"Da quanto tempo hai la patente ?" le chiedo incuriosita, sembra davvero brava.
"Da circa un anno, appena ho compiuto 18 anni" dice lei.
"Vorrei che tu mi insegnassi" abbozzo un sorriso.
"Se mi prometti di non investire qualcuno allora si" mi risponde abbozzando anche lei un sorriso.
"Come se una promessa impedisse l'inevitabile" scoppiamo a ridere entrambe e poco dopo ritorno seria, credo proprio di doverle parlare.
"Suami...mi dispiace per come sono scappata da casa tua, per come ho reagito a seguire, per prima..non so proprio cosa mi sia preso, questa è una situazione nuova per me" mi interrompe all'instante "Purtroppo non posso contraddirti, non sono nelle qualità di poterlo fare, direi di dimenticare ciò che è successo e soprattutto, ciò che ti ho detto quel giorno" dice lei, nei suoi occhi posso notare dello sconforto e della rabbia repressa.
"Se è questo ciò che vuoi allora va bene" non mi risponde, accosta l'auto davanti a casa sua e mi invita a scendere.

Entriamo in casa e si sente lo stesso profumo della prima volta che sono stata qui, è così buono ed inebriante, mi siedo su una sedia e vedo Suami fare il giro del tavolo e aprire il frigorifero.
"Vuoi qualcosa ?" Mi chiede senza voltarsi e continuando a rovistare.
"Mh no, grazie, ho già mangiato in quella specie di pub, magari qualcosa da bere" le rispondo.
Lei mette due birre stappate sul tavolo e me ne porge una, la prendo ed inizio a bere seguita poi da lei.
"Allora..che ti va di fare ?" dice mentre beve.
"Non so..potremmo guardare un film oppure fare un gioco" propongo.
"Direi di guardare un film e poi potremmo giocare ad obbligo e verità come delle 13enni, però ci giocheremo a modo mio" dice e ci rechiamo sul divano.

Dopo 30 minuti di polemiche sulla scelta del film, decidiamo di guardare "Io sono leggenda" di Will Smith.
Durante la visione del film, abbiamo bevuto altre due birre a testa, io non reggo l'alcol ed infatti inizia a girarmi la testa.
"Tra quanto finisce il film ?" Le chiedo biasciando le parole.
"Tra 10 minuti" dice voltandosi verso di me.
I nostri visi sono davvero molto vicini, posso sentire il calore del suo respiro sulle mie guance, le sue pupille sono leggermente dilatate e i suoi occhi si sono fatti più scuri.
"Hai delle belle guance" gliele palpo e rido come un'idiota.
"Tra tutti i complimenti che avresti potuto farmi, hai scelto proprio questo, sei strana" ride e si lascia toccare le guance.
"Si ma tutti gli altri complimenti sarebbero scontati, non mi piacciono le cose scontate" mi fermo e la guardo negli occhi.
"Tu non sei scontata, perciò mi piaci" dice fermando le sue risate e guardandomi a sua volta negli occhi.

Veniamo interrotte dal finale del film e lei si alza per poter spegnere la tv.
"Vuoi ancora giocare ad obbligo e verità a modo mio ?" Mi chiede andando ad aprire un'anta del sotto mobile.
"Sono davvero curiosa di questa tua nuova modalità di gioco" affermo mettendomi seduta a gambe incrociate sul tappeto.

Suami riempie dei bicchieri di tequila e subito dopo si siede anche lei sul tappeto mettendosi difronte a me, in mezzo c'è l'alcol.
"Sai che non reggo tutto questo, vero?" Le dico indicando i bicchieri.
"Questo rende solo più veritiero il gioco, così se scegli verità, non potrai dirmi delle bugie e se scegli obbligo, sarà più facile eseguirlo" dice con nonchalance.
"Ad ogni turno si beve prima un cicchetto e poi si fa ciò che si sceglie, tutto chiaro ?" Annuisco ed iniziamo da me che bevo un cicchetto.
"Obbligo o verità ?" Mi chiede.
"Verità" rispondo e sento la gola bruciare per via della tequila.
"Che fifona, vediamo...quanti anni avevi quando lo hai fatto per la prima volta ? Sempre se lo hai fatto eh.." mi chiede.
"Si, l'ho fatto, avevo quasi 16 anni" dico e Suami si affretta a bere il suo cicchetto.
"Obbligo o verità?" Le chiedo.
"Obbligo" dice lei con aria di sfida.
"Togliti la maglietta e rimani così per il resto del gioco" dico sogghignando.
"Dillo che è solo una scusa per guardarmi le tette" risponde togliendosi la maglietta.

Rimango a fissarle un po' troppo il seno, è così grande e sodo, ha indosso un reggiseno semplice di colore nero che ai miei occhi è semplicemente perfetto.
Ritorno in me e non le rispondo, bevo il mio cicchetto e basta.
"Obbligo o verità ?" Mi chiede.
"Obbligo" rispondo ridacchiando, ormai non riesco più a tenermi sotto controllo, l'alcol sta avendo il suo effetto.
"Baciami" afferma con aria seria.

L'orgoglio è più forte di noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora