-10-Insoddisfazione

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"Cosa?" le chiedo con l'aria da cretina. Potevo anche essere brilla, o forse ubriaca, ma non riuscivo a credere alle mie orecchie.
"Baciami" si fa più vicina, riesco a sentire l'odore delle cose che abbiamo bevuto.
Mi sporgo e le do un bacio sulla guancia, mi soffermo qualche secondo in più e mentre sto per allontanarmi,
lei prende le mie labbra tra le sue.
Sto ferma e notando ciò, si stacca un po'
"Forse non avrem-" prendo il suo viso e la bacio, non riesco a controllare me stessa, è sicuramente colpa dell'alcol.
Entrambe non vogliamo staccarci, è tutt'altro che un bacio casto e dolce, vogliamo sempre di più e le nostre lingue giocano l'una con l'altra.
"Fermami" mi dice mordendomi il labbro.
Non le rispondo, mi metto direttamente a cavalcioni su di lei che prontamente afferra il mio sedere tra le sue mani.
"Dio, Abele è così..." lo palpa e prende a baciarmi il collo con foga.
Dalla mia bocca esce un mugolio pesante, una mia mano le tiene il collo, mentre l'altra è poggiata sul tappeto per sorreggermi un po'.
"Se non sei tu a fermarmi, io non so cos-" dice lei, ma la interrompo mordendole la lingua.
"Questo è troppo" mi fa stendere di colpo sul tappeto e si stende sopra di me.
Le prendo il viso e lo porto verso il mio collo, la sua lingua è così calda e soffice, mentre mi sta per alzare la maglia, il mio cellulare squilla.
"Non ti azzardare a rispondere" mi dice continuando a baciarmi.
"Io devo...magari è importante" biascico un po' prima di staccarmi e prendere il cellulare.
A chiamarmi è Maria e decido di risponderle
"Ehi, non dirmi che hai di nuovo dimenticato la nostra maratona Harry Potter" dice lei.
"Cazzo, ehm no, cioè..certo che hai proprio un tempismo perfetto" dico mentre guardo
Suami che nel frattempo si morde il labbro spazientita.
"Okay, ho capito, lo hai dimenticato.
Hai bevuto per caso ? oppure hai proprio la voce di ubriacona di tuo." dice Maria.
"Ehm no, forse, senti ti richiamo più tardi, ti voglio bene, ciao." chiudo la chiamata senza aspettare una sua risposta.
Mi avvicino a Suami e cerco di baciarla,
ma lei si scansa.
"Credo che dovremmo smetterla, sei brilla e non voglio continuare qualcosa per cui forse potresti pentirti" dice lei guardando
un punto a caso del pavimento.
La guardo male, ma poi mi trovo d'accordo con lei, sicuramente me ne sarei pentita, non ho nemmeno mai fatto sesso con una ragazza.
"Ti accompagno a casa" mi dice prendendo le chiavi e uscendo.

Dopo un po', ci ritroviamo sotto casa mia e ormai la mezza sbornia è passata,
nella macchina ci sono solo i nostri respiri
e tanto imbarazzo.
"Io non so cosa mi succede, non ho mai provato niente per una ragazza, credo che sia meglio rimanere amiche" dico cautamente.
Lei guarda avanti e fa cenno con la testa
"Le aspettative fottono la gente, è proprio vero, vai prima...insomma, vai" dice infastidita.
"Suami, cerca di capirmi, ero brilla, non so cosa mi sia preso" mi interrompe bruscamente
"Abele, vai, non voglio sentire altro, evitare di baciare le persone e basta" dice.
Non so cosa risponderle, così decido di uscire dalla macchina direttamente e lei va via lasciandomi sola con i miei dubbi.

Due giorni dopo, mi trovo al bar per prendere un caffè e mentre sto pagando, spunta il mio ex ragazzo alla mie spalle.
Lui mi vede e subito mi saluta, io faccio altrettanto, ma cerco di non prolungare la cosa.
Ovviamente lui è imperterrito e si avvicina
"Abele, non pensavo di trovarti qui" dice lui.
"Ah...e invece, eccomi, che coincidenza" ridacchio e lui, come al solito, fraintende tutto.
"Potremmo berlo insieme quel caffè, no?" mi chiede lui e, per un attimo, ho la soluzione a tutti i miei dubbi.

Dopo aver bevuto il caffè, ci facciamo un giro in macchina, ora siamo seduti davanti casa mia ed ormai il sole non c'è più.
"Ti va di entrare ?" gli chiedo.
Lui sgrana gli occhi e subito accetta.
Entriamo, neanche il tempo di chiudere la porta che lo bacio.
Potrà sembrare stupido, ma questo è l'unico modo per poter dare delle risposte alle mie domande.
Mi prende in braccio e ci dirigiamo
in camera mia, dove mi butta sul letto e finiamo a far sesso ben due volte.
Una volta perché non ero sicura,
alla seconda avevo già capito tutto.
Quei baci, quel toccarmi, quello stare dentro di me, non mi hanno trasmesso niente, mi hanno dato solamente una sensazione di vuoto, di insoddisfazione.
In quel momento ho capito tutto.

L'orgoglio è più forte di noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora