Capitolo 4

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"Per niente." sbuffa appoggiandosi allo schienale del divano. "Tu invece?"

"Nemmeno io, comunque piacere Jennifer." le porgo la mano e lei ricambia, "Eva, piacere mio."

"Sei qui da sola?" mi chiede.

"No, sono con mio fratello."

Non appena lo nomino lo vedo arrivare verso di me con la bottiglia d'acqua e un bicchiere di una bevanda alcolica.

"Tieni signorina." mi porge la bottiglietta e si mette a sedere accanto a me.

"Tu sei?" dice rivolgendosi ad Eva.

La ragazza accanto a me sembra non essere presente tra noi, ha la bocca spalancata e non riesce a parlare.

"Io, ecco sono, mi chiamo Eva. Ero nel corso di storia insieme a te l'anno scorso. Non so se ricordi, ma sai non importa." ride dolcemente.

"Accidenti perchè non stai mai zitta." bisbiglia tra sé e sé Eva.

La prendo delicatamente dal braccio e la trascino poco lontana da mio fratello.

"È lui tuo fratello?" i suoi occhi sono illuminati di felicità.

"Purtroppo." alzo le spalle.

"Purtroppo? Scherzi vero? È uno dei ragazzi più popolari e più belli della scuola. Prima di oggi non mi aveva mai calcolata." sgrano gli occhi.

Mio fratello bello e popolare? Siamo sicuri che stiamo parlando di mio fratello? Quel fannullone che non fa niente dalla mattina alla sera?

"Hai di sicuro sbagliato persona. Non può essere lui, nah."

"È lui invece! È anche il migliore amico di mio fratello." quasi urla.

Tra noi cala il silenzio, solo poco dopo mi ricordo il motivo per cui l'ho trascinata fino a qui.

"Allora...ti piace?" dico con un sorriso malizioso stampato in faccia.

Da come si è comportata poco prima in presenza di mio fratello, si direbbe proprio di sì.

"Si vede tanto?" si morde il labbro disperata.

"Giusto un pochino." si mette le mani in faccia.

"Tranquilla, succede." la tranquillizzo.

Ritorniamo a sedere nel divano dove ci aspetta mio fratello, non sembra da solo.

Insieme a lui ci sono due ragazze, una mora con occhi verdi, il vestito lungo con una spaccatura evidente al lato. L'altra invece bionda con occhi castani, vestito corto, troppo corto e tacchi alti minimo otto centimetri.

"E queste chi sono? Cosa vogliono da te?" chiede una delle due ad Adrian.

"Lei è Jennifer, mia sorella, mentre l'altra è Eva, la mia ragazza." sorrido ma smetto subito. C'è qualcosa che non torna, io sono Jennfier e sono sua sorella, lei è Eva ed è... la ragazza di mio fratello?

Guardo confusa Eva e la vedo arrossire. Diventa sempre più rossa come il suo vestitino.

Le ragazze si alzano dal divano squadrandoci male dalla testa ai piedi.

Appena quelle se ne vanno, mio fratello tira un respiro di sollievo.

"Grazie Eva, mi hai salvato da quelle vipere." gli fa l'occhiolino e se ne va anche lui, raggiungendo un gruppo di suoi amici.

Mi giro verso Eva e vedo tanta felicità nei suoi occhi.

Ci sediamo nel divanetto e iniziamo a chiacchierare: mi racconta della sua cotta per mio fratello, dei suoi genitori che si sono separati.

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