La settimana passa in fretta, in quesi ultimi giorni Caleb non si è fatto vedere, meglio così.
È già sabato pomeriggio, alle nove dovrebbe passare Caleb a prendermi, sempre se si fa vivo.
Scendo da letto e vado al piano di sotto, in salotto per vedere un po' di televisione.
Appena esco dalla stanza sento Adrian e Andrew bisticciare in salotto. Mi sporgo sulle scale per poter sentire meglio.
"Non me la sento di venire." dice mio fratello Adrian buttandosi sul divano.
"Amico scherzi? Sei tra i più forti, ho pure scommesso su di te, non puoi mancare!"
Scommesse?
"Davvero Andrew, non me la sento. C'è pure mia sorella che non sa nulla di tutto ciò, se lo venisse a sapere mi ucciderebbe."
"Inventeremo una scusa, non lo scoprirà mai."
"E cosa possiamo inventarci? Lei è molto astuta, non ci cascherà mai!"
"Perchè non la portiamo da Nathan? Le diremo che abbiamo una runione di classe, Nathan la terrà d'occhio. Fidati di lui, lo conosci da un sacco di anni e sai che non le farà mai del male."
"Va bene. Muoviamoci che siamo in ritardo."
Vedo i due prendere le scale per venire su, corro e mi richiudo in camera prima che mi vedano.
Non vorrei che pensassero che io li ho spiati, anche se l'ho fatto.
Chissà cosa mi staranno nascondendo, e poi perchè portarmi da questo Nathan? Non so nemmeno chi sia e poi posso tranquillamente starmene a casa da sola, non ho mica tre anni!
Inizio ad annoiarmi, decido così di mettermi di giocare ai giochini online stupidi sul computer.
È molto vecchio, mi ricordo quando ci giocavo da bambina, nonostante siano passati anni rimane tra i miei giochini preferiti.
Non mi accorgo del tempo che passa, e anche molto in fretta.
Adrian apre la porta della mia camera ed entra, avvicinandosi ai piedi del letto.
"Jen, io e Andrew dobbiamo andare ora. Ci hanno chiamati poco fa dei compagni della classe e dobbiamo urgentemente fare una runione." dice tutto ad un fiato.
"Tranquillo, posso rimanere pure da sola stasera, per cena mi farò un panino probabilmente." dico io, sapendo già della situazione, ma preferisco non dirglielo.
"Non ti preoccupare, ti porteremo da un nostro amico, è un ottimo chef. Ti cucinerà tutto quello che vuoi." dice Andrew che è appena entrato pure lui.
"Non voglio disturbarlo, davvero, sto bene così." dico raddrizzandomi sul letto.
Sto cercando di convincerli, voglio scoprire cosa hanno da nascondermi questi due.
"So che non sei più piccola, ma ti prego Jen, per questa volta ascoltami." dice incrociando le mani.
Non posso continuare ad insistere, altrimenti potrei creare sospetti. Mi arrendo e faccio quello che vogliono loro.
Mi farò portare dal loro amico, magari lui sa qualcosa in più.
"E va bene. Solo perchè sei mio fratello."
Salto giù dal letto e seguo i due ragazzi fino in auto. Non ci vogliono nemmeno dieci minuti che arriviamo a casa di Nathan.
È una vera e propria villa, la casa è enorme con tanto di giardino e piscina.
Scendiamo dall'auto e ci incamminiamo verso la porta d'ingresso, saliamo i piccoli gradini illuminati dalle piccole luci led.
Arriviamo al portone dove Andrew ci bussa sopra. Non attendiamo molto che la porta si apre e mi ritrovo un ragazzo di altissima statura, probabilmente di due metri come minimo.
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Only You
RomanceJennifer Wilson, diciassette anni, lunghi capelli color fragola e occhi verdi. Una ragazza introversa, insicura e curiosa, che preferisce rifugiarsi nei libri invece che affrontare il mondo intorno a lei. Decide di trasferirsi a San Diego da suo fra...