Capitolo 2

5.8K 177 5
                                    

Ethan's Pov

Drinn. Drinn. Drinn.
Oddio, la sveglia, tendo la mano ma non trovo il cellulare, così mi alzo di poco, fino a quando non mi accorgo che ho il cellulare nella tasca dei jeans che ho lasciato ieri sera nel mezzo della stanza. Non ricordo nulla di ieri sera. So che sono andato insieme ai ragazzi in un pub, mi ricordo della bionda che mi stava attaccata, so che ha provato a baciarmi, ma non era paragonabile a lei.. Oh cazzo.
Mi alzo di fretta e mi vado a fare una doccia fredda per lavare via questo odore strano. Scendo e prendo una pastiglia per il mal di testa, saluto mia nonna, prendo le chiavi ed esco di casa, trovandomi tutti i ragazzi e mio fratello che stanno parlando mentre si preparano per andare a scuola.
"Tu brutto stronzo!" Dico puntando il dito contro quest'ultimo "Perché non mi hai svegliato?" Sento tutte le risate dei ragazzi, poi Matt che dice "Dovresti ringraziarmi, perché ti ho riportato a casa ieri sera. Pensavo non fossi in grado di venire a scuola oggi, per quello ti ho lasciato lì."
Non rispondo più e mentre mi sto mettendo il casco sento Josh dire: "Dobbiamo fare sempre quella strada?"  Lo guardo per un po', non riesco a collegare ciò che dice, ma poi arriva in mio soccorso Frank che dice: "Dai ragazzi ormai è un mese che ci costringe a passare per di là, non so perché chiedete ancora."
"Il signorino qui presente pensa che una ragazza come Agatha possa rimanere impressionata da lui solo perché passa davanti casa sua in impennata." Questa volta fu Ryan a parlare. Gli rivolgo uno sguardo omicida per poi aggiungere: "Lei sarà mia e non me ne frega di quello che pensate." Detto questo mi metto il casco ed accendo la moto, seguito da tutti gli altri, non prima di sentire un sospiro da Josh seguito da un: "Con tutte quelle ragazze che gli vanno dietro a scuola, lui sceglie l'impossibile. È un caso perso!" I ragazzi scoppiano in una fragorosa risata per poi concludere con un: "Tipo Amanda!"
Non rispondo alle loro provocazioni e ringrazio mentalmente Aaron per essersene stato zitto, sa benissimo che per me lei non ha paragoni.
Avete presente le solite ragazze? Quelle vestite da Barbie, con il trucco e l'acconciatura sempre perfetta? Quelle con gli occhi azzurri, magre, brave in tutto e dolci? Beh, lei no, lei era l'opposto di tutto questo, ma lei era perfetta nella sua imperfezione.
Finita la nostra discussione mattutina, partiamo e percorriamo la strada che ci porta a scuola.
Mentre passiamo davanti a casa sua, la vedo lì. Mi incanto, ma devo stare attento alla strada, però non c'è cosa più bella, ve lo posso giurare.
Arrivati a scuola, salutiamo Aaron, che purtroppo non è nella nostra stessa scuola, è già all'università, mentre noi tutti siamo nella stessa classe, all'ultimo anno.
Dopo poco vedo lei entrare nel giardino della scuola, bella come sempre. Vedo una ragazza correre verso di lei ed abbracciarla, un attimo dopo è circondata da due delle sue migliore amiche. Giro di poco lo sguardo e vedo il mio migliore amico steso a terra sotto il piccolo corpo di un'altra delle sue poche amiche. Successivamente Josh viene da me, mentre quella che penso si chiami Emily, si dirige dalle altre.
"Hai visto quanto è bella?"
"Certo che ho visto, ha un sorriso che fa invidia al mondo, ma quegli occhi nascondono tanto." Dico io.
"Stavo parlando di Emily, idiota. E poi, da quando sei così profondo?" Mi chiede lui. " Ah scusa, ero distratto. In ogni caso la tua reputazione non la farà avvicinare a te." Lo avviso io, ignorando di proposito la domanda. 
"Perché secondo te, la tua lei si avvicinerà a te? Non per fare lo stronzo, ma ti ricordo che abbiamo la stessa reputazione, solo che io sono più bello!" Si vanta lui, facendo lo sbruffone. Lo ignoro e vado in classe.
La giornata oggi sta passando con una lentezza esasperante.
All'inizio dell'ultima ora, vedo passare per i corridoi davanti la mia aula, la sua classe, così chiedo il permesso al professore di ingegneria ed esco. Noto che stanno andando in palestra così, mi avvicino al professore: devo inventarmi subito una scusa. Ah! Ci sono!
"Scusi prof, volevo chiederle se ha bisogno di un assistente durante le ore del venerdì. Ovviamente non oggi, però dalla settimana prossima dobbiamo trovare un professore da affiancare, per il progetto dello scambio ruoli, perciò vorrei sapere se le farebbe piacere aiutarmi." Non mi sono capito nemmeno io, però spero che lui accetti. Il problema è che dopo poco dice: "Ma guarda! Proprio Walker che viene a chiedere aiuto al prof di ginnastica! Pensavo odiasse la mia materia, anzi che la trovasse inutile." Dice questo con estremo odio, forse ha ragione, ma non odio la materia, odio lui, solo che ho un immenso bisogno che lui accetti, quindi devo dirlo: "Non è vero prof, io adoro la sua materia il problema è che mi ritrovo sempre con infortuni, per quello cerco di evitarla. Però mi permetta di assisterla! La prego!"
Con mio grande stupore, alla fine accetta e appena lo dice sento i gridolini delle ragazze. Mi giro, ma lei è rimasta impassibile.
Bene mia cara, preparati, perché ti conquisterò.
Le sue amiche mi guardano e lanciano a lei uno sguardo complice, però resta sempre inalterata. Vedrà, vedrà. Si sta avvicinando il momento e la scusa giusta per avvicinarmi a lei, me lo sento.
Per fortuna anche la giornata di oggi è finita, è stata molto noiosa.

La sera è arrivata abbastanza velocemente, e sto per uscire con i ragazzi. Mentre mi sto mettendo un paio di pantaloni neri, Matt entra in camera mia dicendo: "È passata poco fa una moto davanti casa nostra."
Non capisco. "E quindi?"
"Era un ktm six days!" Mi sta facendo perdere la pazienza. " E con questo?"
Lo sento sbuffare, ma dopo poco aggiunge "Era guidato da una ragazza!"  Non riesco a crederci, non se ne vedono di ragazze con i Motard in giro per Miami, dobbiamo scoprire chi è. Solo che questo non mi può distrarre dal mio obiettivo principale: conquistare lei.
Parliamo ancora un po' di questo poi usciamo con i ragazzi. Ci aspetta una bella serata.

Brividi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora