Brividi.

Capitolo 17

Agatha's Pov.

Veramente non so cosa fare: me lo sono promessa, quest'anno ero decisa ad andarci, però più passano i giorni e si avvicina il 23, più sono indecisa.
Non posso andarci da sola, non ce la farei.
Proverò a chiedere ad Aaron, infondo è pur sempre anche la sua città natale.
Mentre ci penso, controllo le ruote di tutte le moto che gareggeranno questa sera.
In teoria tra qualche settimana ci sarà anche una delle corse clandestine più aspettate dall'inizio della stagione.
So che stasera alla corsa legale parteciperà Alan con Niko e Zack con Leon.

Sento dei passi dietro di me e poi una voce che dice: "Smetterai mai di pensare? Forse ha ragione Evans: se smetti di pensare tu, smette di girare il mondo." E conclude con una leggera risata.
Mi giro e mi trovo con Scott davanti. Gli sorrido e lo abbraccio. Mi unisco alla sua risata e poi gli chiedo: "Non ti si vede più per di qua. Che fine hai fatto? Come stai?" Mi guarda e ricominciando a ridere risponde: "Parli più velocemente di mia sorella -ci vuole poco, ho imparato da Farah.- comunque tutto bene, sono venuto a salutarvi, tra poco torno in ospedale, Elena sta per partorire."
I suoi occhi luccicano di fierezza, mentre mi guarda e sorride.
Forse non è il discorso che affronto con più leggerezza, ma mi fa piacere, così mi congratulo con lui.

Finito di sistemare le ultime cose, guardo l'ora: 17:42.
Sono già in ritardo e non ho mangiato niente oggi.
Mangerò stasera.
Prendo la moto, saluto i ragazzi e mi dirigo alla pista di atterraggio.

Scendo dalla moto e guardo le prove dei ragazzi. In pista ci sono Ethan, Frank e Josh, mentre Matt, Aaron e Ryan sono appoggiati alle moto e stanno guardando gli esercizi degli altri.

Rallentano e si fermano, poi scendono anche loro. Si avvicinano e Josh mi chiede: "Pronta ad insegnare come si guida una moto a questo essere?" Scoppiano tutti a ridere e mi unisco anche io.
Prendo il casco dalle mani di Matt e lo metto ad Ethan, gli faccio l'occhiolino e poi mi giro per prendere il mio casco, accendo la moto, salgo e dico: "Vediamo cosa si riesce a fare." Poi mi metto il casco accompagnata dalle risate dei ragazzi.
Ethan mi imita ed in poco tempo le moto sono pronte.
Gli chiedo di fare qualche esercizio che lui esegue quasi alla perfezione, perciò mi fermo vicino ai ragazzi, mi tolgo il casco e chiedo loro: "Ma l'Ethan imbranato di cui mi avete parlato dov'è?" I ragazzi ridono e Ryan dice: "Ce lo stavamo chiedendo anche noi."
"Io direi che è pronto per sabato." Neanche il tempo di dirlo, che dietro di noi si sente un colpo. Ci giriamo tutti e guardiamo la moto di Ethan pattinare sull'asfalto, mentre lui si toglie il casco e si passa la mano tra i capelli, disperato.
Si gira verso di noi, si gratta la nuca e dice, quasi urlando per farsi sentire: "Volevo provare ad andare in piedi come leii!!!"
Ci contagia una risata fragorosa e poi Matt aggiunge: "Peccato che volere non è potere per uno imbranato."
Le risate aumentano quando Ethan alza il dito medio verso Matthew e questo urla: "Anche io ti adoro così tanto fratello mio!"

Sento squillare il telefono, lo prendo e rispondo alla chiamata di Evans.
"Niko si è fatto male alla mano e stasera non riesce a guidare; indovina chi lo sostituisce?"
Rispondo con un semplice "arrivo." e metto giù.
Saluto i ragazzi e mi dirigo al garage.

Arrivo, scendo dalla moto, mi cambio, metto le protezioni, saluto i ragazzi della squadra, che intravedo nella folla e mi avvicino alla moto che dovrò guidare.
Ma mentre mi metto il casco.. il buio più assoluto.

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