Damaged [ Traduzione Italiana]

Capitolo 03 - Harry

03.

●•Harry•●

Divertente. Certamente quella era la parola che descriveva l'inizio di quel duello. Il ragazzo dai capelli neri non era coordinato come quello scontroso di fronte a lui. Per essere abbastanza onesti, non stavo prestando alcuna attenzione finchè entrambi non finirono a terra a picchiarsi a vicenda; io ero troppo occupato a parlare con Mark e Davie sulla cena della sera prima con la mia famiglia alla quale, tra l'altro, non "poterono" venire a causa di qualche impegno che avevano con la loro Xbox a casa.

Sapevo che stavo solo cercando di evitare le domande imbarazzanti dei miei genitori che facevano riguardo le loro fidanzate (non esattamente fidanzate, si frequentavano solamente, una delle ragione per cui loro non avevano mai voluto parlare di questo con gli adulti), le lamentele che facevano riguardo al loro comportamento infantile e tutte quelle domande sul perché non stessero studiando ancora nulla all'università.

La mia famiglia non era molto piacevole, e io ne ero molto consapevole, ma almeno pensai che mi avrebbero aiutato quando mia mamma avesse iniziato a lamentarsi su come io stessi diventando pigroe come avessi avuto bisogno di qualche incentivo per dare una svolta alla mia noiosa vita. Il suo "incentivo" era anche conosciuto come una ragazza, Charlotte Husher, per essere più specifici. Charlie era una ragazza forte; le piaceva studiare, era dannatamente carina e dolce e aveva sempre aiutato le persone. Lei era inoltre la figlia della migliore amica di mia mamma dal liceo, ed è per questo che mia mamma vuole che io stia con lei così tanto. Ma io non ero ancora pronto per una relazione e lei non poteva capirlo; ecco perché avevo bisogno dei ragazzi ma loro avevano preferito evitare tutto l'imbarazzo e stare a casa a ridere al pensiero di me solo con la mia famiglia.

Avevo appena finito di lamentarmi con loro riguardo a quanto fosse stato noioso la scorsa sera quando udimmo borbottare su quei due ragazzi sul pavimento e non potei fermare me stesso dal prenderne parte. In effetti era abbastanza divertente come il piccolo ragazzo cercasse di reagire ai pugni dell'altro.

'Dieci dollari che il ragazzo grande finirà a terra sul pavimento' , sfidò Davie e non potei rifiutare la scommessa. Gli era sempre piaciuto agire come quello diverso e andare contro ogni cosa logica e finiva sempre distrutto per quello.

'Dai guarda quel ragazzo, è simile ad un topo che lotta contro un elefante. Ci sto ' Mark rise e io ero d'accordo, guardando Davie come per dire 'amico, non imparerai mai, vero?'

I minuti successivi furono abbastanza dispersivi, e abbiamo continuato a guardare i ragazzi per un po', borbottandoci cose e cercando di scoprire quanto tempo ci volesse ancora perché il ragazzo minuscolo iniziasse ad implorare pietà; pochi secondi dopo una ragazza si avvicinò a loro e sembrava veramente preoccupata. Forse stava uscendo con il ragazzo sanguinante. Si, mi sarei preoccupato se fossi stato in lei; sarebbe stato fortunato se fosse uscito vivo da quel combattimento.

Ma lei ci sorprese quando andò vicino al ragazzo più grande, la paura che attraversava i suoi occhi; non paura per lei, neanche per il ragazzo che stava sanguinando e sorridendo, ma paura per lui. Per qualche ragione era preoccupata per quel grosso elefante che era in procinto di uccidere qualcuno in pubblico, con un sacco di paura e divertita testimonianza.

La ragazza gli urlò qualcosa ma comunque non riuscimmo a sentire nulla ma i bisbigli di tutti che si fondevano l'uno con l'altro creavano un ronzio fastidioso alle nostre orecchie. Guardai un istante, cercando di capire cosa la ragazza stesse finchè il ragazzo fu veramente incazzato esi voltò verso di lei, spingendo il suo fragile corpo contro i tavoli.

Il sangue cominciò a ribollirmi nelle vene e sentii le mie guance andare a fuoco dalla rabbia mentre cercai di camminare verso la ragazza per aiutarla; tuttavia la folla non aiutò. Erano dappertutto, a bisbigliare, a guardare con disagio la ragazza sul pavimento, cercando di proteggere se stessi dal ragazzo aggressivo che ora era trattenuto da un gruppo di ragazzi che iniziarono a fargli tutto quello che lui aveva fatto all'altro ragazzo.