Capitolo 05 - Harry

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05
●•Harry•●
La parte peggiore dell'avere amici stupidi è che non possono smettere di esserlo, anche quando questo diventa fastidioso come l'inferno. Ero stanco e assonnato, semplicemente non chiudevano quella dannata radio mentre cantavano veramente ad alta voce qualche canzone che sembrava essere stata creata proprio con lo scopo di annoiarti, e più tardi, entrarti in testa. Vedi? Questo è il problema per chi studia musica; improvvisamente inizi ad odiare le canzoni senza significato, e i tuoi amici iniziano a dire che hai i gusti musicali di un ottantenne.
Non che questo m'interessasse, ma loro mettevano queste canzoni solo per annoiarmi,e solitamente non m'interessava neanche del loro comportamento infantile, ma era notte tarda, le strade erano vuote e l'unica cosa che si poteva sentire rimbombare in ogni angolo era quella canzone e, si, mi sentivo imbarazzato, siccome in città tutti mi conoscevano.
Quando finalmente parcheggiai di fronte la casa di Mark, si sentì come se un enorme peso fosse stato tirato fuori dalla mia schiena. David era un ragazzo, si, ma Mark era anche peggio; lui era il motivo per cui ci trovammo tante volte nei guai. Ancora, si spaventava come un bambino di dieci anni, e non potei evitare di ridere per quello che mi chiese quando stava per scendere dalla mia auto.
"Hey, Haz, puoi venire con me fino alla porta? Scommetto che mia madre sia ancora sveglia ad aspettarmi e vorrà sapere il motivo per cui ho impiegato così tanto tempo a tornare"
Come ho detto prima , iniziai a ridere. Era serio?
"Cosa sono io? Lo zio buono che mente ai tuoi genitori per non metterti nei guai? Amico, hai vent'anni !"
"Dai, sei il migliore amico che ogni genitore vorrebbe per suo figlio. Ho bisogno di una scusa per essere rientrato a casa così tardi, e non penso che dire di essere stato alla polizia sia una buona idea." Rise ma vedevo nei suoi occhi la preoccupazione, il che mi faceva ridere ancora di più.
"Se tu fossi all'università o avessi un lavoro per avere un posto tuo, non sarebbe un problema, sai. Inoltre non è che devi usarmi per ogni tuo capriccio."
"Vedi? Questo è quello di cui sto parlando. Tu sei l'amico che fa tutta quella roba. Ecco perché i miei genitori ti amano. Ecco perché io ti amo."
"Oh bene grazie, lo apprezzo, ma lo sai bene, non sono disponibile per una relazione seria ora come ora." Strizzai l'occhio e Mark rise.
"Si, si, lo so. Sei già promesso a Charlie. Lo so già. Non c'è bisogno di spezzare il mio cuore." Il suo scherzo non fu molto divertente, e lui lo sapeva. Le mie nocche erano serrate al volante e divenni serio, mentre Mark cercó rapidamente di cambiare discorso; sapeva di aver passato il limite. Anche Davie divenne teso sul sedile posteriore, e qualche volta mi spaventava la facilità con cui potevo zittire i miei amici. "Quindi, mmh... Vieni con me?"
"Certo." Dissi prima di aprire la portiera e camminare attorno alla macchina, seguendo Mark fino alla porta. Aspettai fino a che giró la chiave nella serratura e appena aprì, sentimmo sua madre camminare dalla cucina. Fu presto di fronte a noi, mi sorrise calorosamente mentre tirava il figlio vicino a sè dalle spalle. Il suo primo commento fu quello tipico delle mamme.
"Fa freddo fuori , non dovresti indossare qualcosa di più caldo?"
Le sorrisi and annuii.
" Ho provato a far indossare a Mark qualcosa di decente, ma è testardo, lo sai." Lui mi guardó come se avessi detto la cosa più imbarazzante che avrei potuto probabilmente dire, e il mio sorriso si fece più ampio; così fece anche la signora Nichols'.
"Perché ci avete messo così tanto? Iniziavo a preoccuparmi." Fissó la veste che ricopriva il suo corpo e abbracció Mark stringendolo tra le sue braccia.
"Abbiamo dovuto vedere il film più tardi perché quello prima era sold out , scusa." Mark disse, guardandomi per supporto e annuii appena mentre la signora Nichols mi sorrideva.
"Va bene, ma avresti dovuto chiamarmi, lo sai . Comunque, ho capito, ti senti in imbarazzo con i tuoi amici presenti. Sono sicura però che ad Harry non importi, vero Harry?" 05 part2 Dovetti combattere la voglia di ridere a quella scena. La signora Nichols era adorabile, non aveva idea di tutte quelle cose che avevamo fatto o pensato.
"Certo che no! Nient'affatto. Mark avrebbe dovuto chiamare, glielo ricorderò la prossima volta." Lui mi guardó, stringendo la mascella e ridacchiai. "Comunque, è tardi, e sono sicuro che voi siate stanchi. Buonanotte Signora Nichols, buonanotte Mark. Ci vediamo domani."
"Buonanotte Harold, dì ai tuoi genitori che potrebbero fare una pausa ogni tanto, per un tè e una chiaccherata," disse, ed ero sicuro che sarebbe andata a parlare con i miei genitori chiedendogli se avessi riportato ciò che lei aveva detto.
"Lo farò. Ciao."
Mentre tornavo in auto, Davie sorrise e salutó con la mano la sinora Nichols prima che chiudesse la porta e la sua figura si dissolvesse dalla nostra visuale, e quando finalmente mi sedetti al posto guida, lui era accanto a me.
"Vai così d'accordo con i genitori delle persone. Sono quasi sicuro che tu abbia più di 20 anni Harry."
"Faccio del mio meglio per mantenere la mia apparenza di giovane-adulto. Ora andiamo, è il turno del piccolo Dave di ritornare a casa. Scommetto che il signor Samuels stará aspettando anche te e devo fare una buona impressione al vecchio uomo, lo sai. Ho un certo fascino con le persone più grandi."
Davie sorrise e abbassó il volume della radio, mimando solo i testi delle canzoni. A differenza di Mark, lui era un bravo ragazzo, a cui non piaceva infastidirmi come Mark-sono-un-tipo-tosto faceva. Erano entrambi stupidi, a proprio modo, ma grandi amici. Era per questo che passavo del tempo con loro.
Quando tornai indietro in ufficio, c'era solo una luce accesa e dentro era completamente silenzioso.
Appoggiai la fronte alla porta di vetro per vedere meglio, e non vidi nessuno oltre all'agente Lawson, sdraiato sulla poltrona con i piedi raggomitolati; credo che la sua fosse un'abitudine.
Bussai sulla porta prima di entrare dentro, e l'agente saltó dalla sedia, perdendo l'equilibrio e cadendo a terra. Scena divertente.
"Agente Lawson?" Sorrisi mentre si alzava, sbattendo qualche volta gli occhi prima di focalizzare su di me.
Le mie mani erano in tasca, e tirai rapidamente fuori una di esse per salutarlo correttamente.
"Hey ragazzo! Puoi chiamarmi Leroy quando non ci sono poliziotti nei dintorni. Cosa ci fai qui così tardi?"
"Bene, da quando noi ce ne siamo andati senza spiegazioni, ho pensato che sarebbe stato un bene fermarsi qui e vedere se aveva bisogno con il caso di quel ragazzo."
"Oh non preoccuparti, io già so perché siete andati via"
"Quindi presumo che la sua sorellina gli abbia detto di averci minacciati dicendo di tagliarci le palle, o qualcosa del genere, non sono sicuro."
La sua espressione sembrava divertita, ma nascondeva preoccupazione per qualcosa; qualcosa di cui non avrei potuto impicciarmi.

" Sì, lei mi ha parlato...dopo aver cancellato il video e inviato i testimoni a casa, ma non sono sicuro che lei vi tagliarebbe le palle. Comunque, sono contento che le hai dato ascolto, perchè non stava scherzando. E ' pericolosa," rise e così anche io, ma ben presto ci perdemmo in un silenzio davvero scomodo.

"Allora ... Lei non hai il video, ma ... io sono ancora un testimone , e anche i miei amici . Se vuole testimoniamo, siamo totalmente disposti a farlo. Voglio dire, finché si mette su un ordine restrittivo tra la sua pericolosa sorellina e noi".

"Grazie per l'aiuto...?"

"Harry".

" Grazie per l'aiuto , Harry , ma non ce n'è bisogno. Ho rinunciato a questo caso " si strinse nelle spalle e i miei occhi si spalancarono. Cosa? Sua sorella potrebbe essere gravemente ferita,potrebbe aver subito alcune ferite gravi sulla testa e ha rinunciato a questo caso ?

" Uhn ... Sono sicuro che il centro commerciale ha ancora il nastro di sicurezza ... "

"Sul serio, ragazzo, non c'è bisogno di aiuto. È stato un malinteso. Basta non pensarci più. E mi dispiace di averti fatto perdere tempo e quello dei tuoi amici qui . Vai a casa . "

Incomprensione? Non aveva visto dal video la sorella volare su quei tavoli e colpire la testa molto forte ? Forse lei lo aveva minacciato, forse era un poliziotto corrotto e lei lo sapeva. O forse era qualcosa di familiare, tra loro due. Qualsiasi cosa ha fatto per farlo rinunciare, doveva essere qualcosa di serio. Voglio dire, un buon fratello non avrebbe lasciato il fidanzato della sorellina a piede libero fuori dopo quello che aveva fatto, giusto ? Ma forse non era un buon fratello.

Qualunque sia stata la ragione, non era affar mio, quindi annuii solamente e goffamente rimanemmo lì per un po', cercando di pensare a qualcosa da dire .

" Vai a casa, ragazzino" sì , forse quella era una buona idea .

"Certo. Arrivederci , Uffi-"

" Leroy ".

"Ciao, Leroy. Abbi una bella serata. "

"Ciao, Harry . Grazie per il tuo tempo. "

Annuii ancora una volta prima di voltarmi e camminare fuori, spingendo la porta aperta con le spalle senza togliere le mie mani le tasche . Quando guardai dentro di nuovo, Leroy era già indietro sulla sedia, nella sua posizione precedente, con un giornale sul volto. Davvero quel ragazzo si prendeva cura della sorella? Non lo sapevo, ma ciò mi incuriosì per il resto della serata, anche più tardi quando stavo per addormentarmi nel mio letto.

●•Author's Note•●

Più di 160 letture. Volete tipo farci morire?
AAAAAH siamo felicissime , non potete capire quanto. GRAZIE GRAZIE GRAZIE A TUTTI.
Ci farebbe piacere anche se commentaste con i vostri pensieri sulla storia, ci teniamo molto.
Grazie ancora,
Ire&Mary

Damaged [ Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora