04.
●•Kirsten•●
Tutto era ancora un po' confuso e i miei sensi erano intorpiditi; la mia vista non riusciva a concentrarsi su una cosa; sapevo che mi sarei sentita così per un po' e sapevo anche perché: sedativi. Non era una grande sorpresa per me. Aspettai fino a quando non sentii di nuovo il mio corpo e sospirai prima di sedermi sul letto e cercando con lo sguardo qualcuno. Mentre ero completamente sola, passai la mia mano nella parte posteriore della testa e sentii i pochi punti che facevano ancora male; era sensibile.
Un gemito uscì dalla mia bocca silenziosamente, e strizzai gli occhi, cercando di non pensare troppo a questo male. Presto sentii una mano sulla mia spalla e sorrisi, sentendo quel tocco ben conosciuto sulla mia pelle.
'Allora Mrs. Kirsten è sveglia? Come ti senti?' disse mentre controllava la cartella clinica e scriveva qualcosa su un foglio di carta.
'Starò bene, grazie Lana.' Anche se non avevo risposto alla sua effettiva domanda; e lei non insistette a farmi sentire meglio per ora perché mi conosceva abbastanza bene per provare una cosa del genere.
Lana era una dolce e amichevole donna intorno ai cinquanta anni che lavorava all'ospedale locale da prima che io nascessi. È sempre stata un'infermiera e le persone erano solite ad amarla; anche io, che non ero proprio una persona amichevole. La prima volta che ci incontrammo avevo circa sei anni ed ebbe un periodo davvero duro nel cercare di aiutare una ragazzina cosi difficile. Da allora, ha imparato come mi deve trattare, pur non essendo il compito più semplice. Mi fidavo di lei e mi sono torvata molto bene anche con sua figlia, Evangeline - per lo più chiamata Angel - , una dolce bambina di nove anni che sembrava sempre felice e allegra tutti , non importa cosa.
Mentre era ancora concentrata sulle carte che aveva tra le mani mi alzai in piedi e cercai di rimanerci, con successo questa volta . Mi chinai e mi sedetti sul pavimento per prendere le mie scarpe. Armeggiando con i lacci, guardai con la coda degli occhi come Lana si avvicinò a me e mi accarezzò la schiena dolcemente . Dal suo tocco capii che era preoccupata, di nuovo. Ma lei non avrebbe il coraggio di dirlo ad alta voce, non l'ha mai fatto.
'Abbi cura di te', fu tutto quello che disse, e fu allora che alzai la testa per incontrare il suo sguardo. «E avrai bisogno di prendere uno di questi una volta al giorno, " mi mostrò il vasetto di compresse, sorridendomi calorosamente 'Per alleviare il dolore, lo sai.'
'Grazie.' Dissi afferrandolo e mettendolo nella tasca sulla mia giacca. 'Prometto che le prenderò.' Lei continuò a fissarmi per un po' , fino a quando annuì e sorrise lievemente .
"Ehi, Kirsten . La prossima domenica è il compleanno di Angel, mangeremo una torta a casa verso le sette. Vuoi venire?" i suoi occhi brillavano di speranza e sapevo che lei mi voleva lì, anche se non ero sicura se Tyler sarebbe stato d'accordo a venire con me. Amava i bambini, ma in realtà non gli piaceva avere troppa gente intorno a lui, intorno a noi.
"Farò del mio meglio per essere lì. Di' ad Angel di aspettarmi. Ora devo andare davvero, grazie Lana ."Lei annuì ancora una volta prima che lasciassi la stanza correndo fuori dalla porta. L'orologio sul muro indicava che erano già quindici minuti dopo la mezzanotte e il mio cuore sobbalzò, per quanto tempo ero stata lì? Secondo quello che mi ricordavo circa 3 ore o giù di lì. L'ultima volta che ho controllato l'ora sul mio telefono erano le 21:00 e Tyler ed io eravamo ancora al centro commerciale .
Mentre camminavo verso la porta che mi avrebbe condotto fuori, dei visi che ricordavo sorrisero e annuirono verso di me e sorrisi forzatamente verso di loro, cercando di essere il più veloce possibile. Presto la notte incombé su di me e sentivo l'aria fredda sulla mia pelle, facendomi rabbrividire .
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Damaged [ Traduzione Italiana]
FanfictionTraduzione italiana della famosissima FanFiction 'Damaged'. Spero che questa storia vi appassioni proprio come ha appassionato me. Enjoy it :) Mariarita!