Capitolo 08 - Kirsten

9K 241 4
                                    


08.

●•Kirsten•●

Non stavo pregando Tyler per andare ad una di quelle feste insopportabili, dove tutti ti fissavano e giudicavano in base all'aspetto, compagnia o quant'altro.

Era la festa di una bambina, per l'amor di Dio! Inoltre, Non avevo intenzione di stare molto; avevo solo bisogno di darle il piccolo regalo che le avevo comprato e cantarle 'buon compleanno', e dopo avrei finito.

Poteva fare questo per me? Dopotutto, a lui piacevano i bambini.

L'ultima settimana era stata una delle peggiori; Leo mi aveva chiamata una dozzina di volte per assicurarsi che stessi bene, e per più di una volta dovetti calmare l'inferno di Tyler prima di farlo ritornare in prigione, sicuramente questa volta.

Doveva prendersi una pausa se voleva che mio fratello si dimenticasse del suo carattere aggressivo.

Questo è il motivo per cui durante il giorno non avevamo molti problemi, di notte però succedeva l'inferno;

Tyler passava le intere giornate nei club e nei bar con i suoi amici, e quando tornava finalmente a casa era completamente ubriaco e insopportabile.

Continuava ad urlare contro me chiudendosi nella nostra stanza, ed anche se non capivo cosa gli succedeva, non potevo smetterla di essere arrabbiata con lui.

Eravamo a quel mese dell'anno dove lui era sempre depresso e incazzato perché non poteva dimenticare il suo passato; non poteva stare a casa perché probabilmente avrebbe iniziato a rompere le cose, o a picchiarmi, ecco perché era sempre fuori.

Dopo tutta la discussione e l'effetto dell'acool, quando ritornava in sè, si scusava solamente e cenavamo insieme, guardando qualche film prima di andare a letto e iniziare tutto di nuovo il giorno dopo.

Non l'avrebbe mica ucciso interrompere questa routine per un giorno, solo per andare con me alla festa di Angel.

Lui amava quella ragazzina, era una delle poche persone (l'unica oltre a me, attualmente) che gli parlava normalmente, senza reagire come se fosse spaventata o completamente disgustata e respinta dalla sua presenza.

Non l'avrebbe ucciso stare con qualcuno che fosse gentile con lui.

Eravamo ancora lì, nel salotto, con Tyler disteso sul divano mentre provavo a convincerlo di uscire da quella solitudine e venire con me, per una notte.

Continuò a roteare gli occhi alle mie parole concentrandosi alla partita di calcio in TV, completamente ignaro della mia presenza, come se non fossi lì a chiedergli un favore.

"Tyler, sto parlando con te!" Finalmente urlai, camminando verso lo schermo spegnendolo prima di affrontare nuovamente Ty.

"Non verrò cazzo, Kirsten! Te l'ho detto prima, e la risposta è ancora la stessa. Non sono in vena di compleanni per bambine." Puntò il telecomando alla TV e l'accese di nuovo, mentre con le mani mi faceva segno di spostarmi dalla sua visuale.

"Ma è il compleanno di Angel. Dai, quella ragazzina ti vuole bene." Mi inginocchiai accanto a lui, appoggiando il mento sul suo braccio e sorridendo.

"La sua famiglia no. E non ci verrò. Inoltre, esco già con i ragazzi, falle però gli auguri da parte mia." Sbadigliò concentrandosi di nuovo sullo schermo, urlando perché la squadra che non tifava aveva appena segnato.
O qualche altra cosa, non mi piaceva il calcio; il baseball era più carino, anche se non avevo preferenze per nessuna squadra.

"Bene. Vado a vestirmi, avrò bisogno di un passaggio. Puoi darmelo?" Ancora inginocchiata, feci correre le mie dita su e giù sull e sue braccia, giocando con i capelli sulla pelle.

Damaged [ Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora