Nothing But Thieves - Amsterdam.Capitolo 12 : Tanti auguri, Jane! Parte 2.
Il moro arriva con un'aria sbandalzosa e un sorriso disegnato in faccia, segno che è molto rilassato; diciamo che Simon non è una persona che sorride molto. Non posso evitare ridere quando mi salta addosso e mi abbraccia forte. All'istante un profumo femminile inonda le mie narici.
Ora ho capito il motivo della sua allegria.
«Hai scopato?»gli domando all'improvviso, non preoccupandomi del poco pudore che uso. Muovo la testa quando vedo comparire un ghigno malizioso sul suo volto.
Con la coda dell'occhio vedo il cielo, ormai diventato oscuro, con solo i luccicchii delle stelle brillanti nel suo infinito perimetro. Internamente, dentro la mia testa, riesco a sentire come il mio cuore diventi sempre più trepidante; deglutisco saliva quando sento la musica abbastanza alta da arrivare fino ai miei timpani. La festa di Jane sarà già cominciata e sicuramente mi odierà sé non ci vado.
Concentro la vista sul mio amico.
Lui apre la bocca e si tocca il petto,«Mio dio Alex, che finezza che hai!»dice beffardo, apportandomi un colpetto con le sue dita sulla mia fronte.
«Troppo tempo con Claudia ti ha trasmesso il suo linguaggio.»
informa e un secondo dopo ride in un modo per niente virile. Gli dò un pugno forte sul petto e la smette.Riempio i miei polmoni di ossigeno e finalmente usciamo da casa mia, diretti a quella di fronte. Il mio stomaco è in subbuglio e le mie dita necessitano di stringere con forza qualcosa, così che possano calmarsi. Non so cosa farò appena entrerò in quella casa, di fatto non ho nemmeno pensato a come potrò guardare in faccia Nicholas; ovviamente s'è presente. Ovvio che ci sarà!
Chi si perde la festa della propria sorella?
L'imbarazzo si manifesta in me, al ricordo di ieri. A che stavo pensando quando gli ho corrisposto della stessa maniera? Semplice, a niente; solo a lui e al sapore delle sue labbra umide e rosee.
Simon nota la mia agitazione e circonda le mie spalle con il suo braccio sinistro; lo guardo e le sue labbra si curvano in un piccolo sorriso. Il moro starà facendo uno sforzo per sorridere.
«Ehi Lyx, non preoccuparti, non sei da sola.»sentenzia il moro, usando quel appellativo che inventò apposta per me all'età di 14 anni.
La mia ansia si attenua con le sue parole rassicuranti e gentili. Merda, non avrei mai dovuto dire di sì a Jane, ma ormai non posso più ritrattarmi. Uno, perché deluderei ad una persona che conosco appena, e non mi piace deludere le persone; mi sentirei impotente e non vorrei il rancore di Jane nei miei confronti e due... Beh, la due forse supererà la prima.
Nick.
Tante interrogative e così poche risposte. Claudia non ha voluto dirmi niente su di lui, né perché lo conosce, né perché è qui. Lo ammetto, me la sono presa perché odio che lei abbia dei segreti con me. Come se non avesse abbastanza fiducia in me da confidarsi.
Distolgo i miei pensieri e realizzo che siamo davanti alla porta ormai da due minuti e io non ho ancora bussato. Indietreggio alcuni passi e la mia spalla fa contatto con il petto di Simon.
Giro di pochi centimetri la faccia, e vedo che ha le sopracciglia alzate e un divertimento evidente nel suo sguardo.
«Che stai aspettando? Suona il campanello, non stai andando in contro alla morte, Alex.»mi dice, segnalandomi con il mento la porta, e dandomi un sorriso sghembo.
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The Grey Eye
Teen FictionSi presuppone che all'età dei diciassette anni la tua vita deve girare intorno agli studi, agli amici e alla famiglia, giusto? Si presuppone che a questa età tu sia in cerca del tuo posto nel mondo, sperimentando cose nuove che non sempre finiscono...