Capitolo 20 : Ti dirò la verità.

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The Neighbourhood - Sadderdaze.

Capitolo 20 : Ti dirò la verità.

«...i suoi genitori sono morti, Alex.»

Morti.

Morti.

Morti.

Ogni parola si unisce al vortice che gira impetuoso su sé stesso, provocando una rapida reazione nel mio corpo, prigioniero di una potente calma indesiderata. La furia, dell' incessante ripetersi della frase, porta alla creazione di un sentimento oramai raro in me: comprensione.

Non sento la comune e odiosa compassione per Nick.

Moltissime domande circolano nella mia mente in un modo così vorticoso da provocare un piccolo giramento di testa.

Avrà dei fratelli o sorelle? In che modo sono morti i suoi genitori? Cos'è veramente Jane per Nicholas? Perché è qui? E perché non riesco a smettere di pensare ad una questione così personale?

Dopo che Brad me l'ha detto lui se n'è andato insieme ai suoi amici alle loro rispettive classi, lasciandomi da sola in mezzo al corridoio. Non nego che avrei voluto fare delle domande, ma mi rendo conto che sarebbe risultato un po' scomodo e mi avrebbero preso come una impicciona.

E poi, il lampante sguardo abbacchiato di Brad mi è bastato per capire che non mi avrebbe detto niente al riguardo. Allora perché spiattellare una cosa così personale del suo amico ad una completa sconosciuta come me?

Insomma, non so quasi nulla di Nick, aldilà del fatto che insiste a dire che lui mi conosce, e anche molto bene da quel che ho capito. Cominciando dal fatto che mi ha chiesto di Mairan in un modo così confidenziale, ed io non parlo mai della mia famiglia se non a persone strette.

E Claudia che disse quella volta, dopo essere uscite da quel edificio locale, che io lo conosco benissi...

«Signorina Kate!»

«Che c'è?!»esclamo di replica, ma subito mi pento della mia azione.

Merda, ho risposto male alla Milies. La mia cara insegnante di Chimica, nota a tutti per le sue lezioni tediose.

I suoi occhi si spalancano di colpo e assume un'espressione intimidante dietro i suoi enormi occhiali che già di per se le danno un aspetto da strega cattiva, e di certo aiuta il corpo smilzo che ha ad attribuirle tale appellativo.

«Signorina Kate, non so s'è al corrente, ma nella mia classe non accetto che mi venga dato questo tipo di risposta!»scandisce bene le parole con la sua voce stridula. È un brutto segnale.«Quando le chiedo una cosa lei mi deve rispondere così: "Sì, professoressa?"»

Certo, ed io ovviamente lo farò. Ci conti.

«Ora risponda alla domanda che le ho fatto prima. Spero mi abbia almeno ascoltata.»

Tutti di colpo sembrano farsi gli affari miei e si girano verso la mia direzione, causando che il mio polso acceleri per essere davanti a decine di sguardi curiosi.

«Potrebbe ripetere la domanda?»

La platea scoppia in risatine infantili dopo che ho parlato. Questo sembra irritare la Millies perché subito dopo sbatte il palmo della mano contro la cattedra ed uno scomodo silenzio si instaura nella classe.

«"Da cos'è costituito un atomo?". Era questa la domanda! E vadi bene che se non mi risponde in modo corretto le metterò una F!»grida arrabbiata, dedicandomi uno sguardo di riprovatoria.

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