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Ariana

Ero seriamente preoccupata.
Non facevo altro che pensare al peggio.
Douglas cercava di tirarmi su il morale, ma in quel momento niente ci riusciva se non trovare Cameron sano e salvo.
E se dovesse succedere gliene direi quattro. È tutto il giorno che cerchiamo, abbiamo girato per tutte le strade, ma niente. Sono quasi le 6 e tra poco inizierà a fare buio. Inizio a piangere, sto perdendo tutte le speranze

Douglas: dai Ariana torniamo al motel, probabilmente sarà lì

Ariana: no dobbiamo continuare a cercare! Ho questa sensazione orrenda e non vuole sparire dalla mia mente. So che gli è successo qualcosa. Non può semplicemente essere tornato al motel dopo una giornata che lo cerchiamo! Non può essere così!

Douglas: ti dico che invece secondo me è al motel, andiamo almeno a controllare

Mi dice con voce calma e rassicurante. Mi poggia una mano sulla spalla, ed io dopo aver guardato la sua mano e poi lui, appoggio la mia mano sulla sua e dico dopo un respiro profondo

Ariana: ... okay, andiamo. Ma ti dico che se non c'è, io sto fuori tutta la notte a cercarlo, nonostante tutto, cadesse il mondo, io lo devo trovare! Chiaro?

Douglas: okay, ma ora torniamo. È tutto il giorno che siamo fuori, andiamo a vedere se è lì

Ci incamminiamo, e io continuo a piangere, ricevendo diverse occhiate dai passanti. Camminiamo per un po' sul marciapiede, in una zona deserta, quando vediamo tre uomini uscire correndo da un vicolo. Vedo Douglas guardarli scioccato per poi dire

Douglas: cazzo quelli mi sembra di conoscer-

Si interrompe e poi sbarrando gli occhi dice

Douglas: porca merda! Ariana vai immediatamente nel vicolo, io devo inseguire quegli stronzi, vai, VAI!

Mi dice dandomi delle leggere spinte, mentre lui inizia a correre dietro quei te tipi. Mi dirigo immediatamente nel vicolo, e ...
Lo trovo li, accasciato a terra, con il sangue che gli cola dalla spalla, dalla gamba e dalla pancia. Mi salgono le lacrime, e piango ancora di più, portandomi le mani alla bocca. Mi butto su di lui, prendendogli le spalle con il braccio destro, e con la mano sinistra inizio ad accarezzargli la guancia sporca. Le mie lacrime gli colano addosso sulla maglietta. Continuo a piangere e a singhiozzare, e tra i singhiozzi urlo

Ariana: Cameron! Cameron, andiamo alzati! Ti prego, Cameron! Cameron!!

Vedo che i suoi occhi mi guardano, ma dopo un istante vedo il suo sguardo perdersi. Vedevo che gli occhi non guardavano più un punto fisso, ma guardavano il vuoto. Guardavano il nulla, come se fosse nel buio più totale.

Ariana: Cameron! Cameron non lasciarmi ti prego!! Aiuto!! Qualcuno mi aiuti!! C'è qualcuno qui? Vi prego ho bisogno di aiuto!!!

Lo prendo sotto braccio, ma ormai era quasi un peso morto. Lo trascino fuori dal vicolo, e mi scontro con una ragazza. Appena la vedo, una piccola fiamma di speranza si accende in me, e le dico in lacrime

Ariana: aiutami, ti prego ho bisogno di chiamare l'ambulanza!

Ragazza: perdone no hablo inglés.

Ariana: ¡Por favor aiudame! Tengo que llamar a la ambulancia, está en punto de morir, por favor aiudame

Ragazza: ¡coño! Oh señor, ahora la llamo inmediatamente

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