~ Complete me ~

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Fece un grande sbadiglio, nascosto elegantemente dalla pallida mano rosata.
Per quanto tempo aveva dormito? Settimane? Mesi? Anni?

Gli sembrava davvero che fosse passato un secolo da quando si era svegliato l'ultima volta eppure era consapevole che non poteva essere passato molto tempo. 
Forse la sua percezione era ancora poco chiara visto che era stato rinchiuso in un luogo dove il tempo non passava mai.

Si stropicciò gli occhi per poi guardarsi intorno.
Le finestre della sua camera erano tirate in modo da creare una atmosfera non troppo luminosa, perfetta per i suoi occhi appena strappati al buio.

Quella sicuramente non era la stanza del suo palazzo, né era una camera che conosceva. Non c'era freddo quindi, era escluso che la Regina Ghiaccio lo avesse rapito, anzi nella camera c'era un lieve tepore che lo faceva stare benissimo.

Si stiracchiò e uscì dalle coperte, andò alla finestra e scostò la tenda facendo un po' di luce.
Che era una camera da letto fosse ovvio e si chiedeva se fosse stato Marshall a portarlo lì. 
Era una stanza enorme, praticamente il doppio della sua....
Se era lì un motivo doveva esserci solo che dopo che aveva perso i sensi tra le braccia del corvino non ricordava nient' altro.
Sospirò mentre i suoi occhi scivolavano sul mobilio.

Il letto a baldacchino era di legno, di un colore scuro simile al nero. Le colonnine decorate si avvolgevano in lunghe spirali culminando in una testa mostruosa che teneva in bocca l'asta, che collegava le colonne l'une alle altre; asta che serviva soprattutto a sorreggere i leggeri drappi rossi e argentati, fermati da un nastro nero decorato con piccoli teschi argentati.
In ogni pilastrino era rappresentato un serpente la cui coda, arrotolata alla base, segnava l'inizio della colonna e su di esso la sinuosa creatura si attorcigliava verso l'alto, guardando da lassù lo spettatore a fauci spalancate.

Il principe passò una mano sugli intarsi. I quattro serpenti erano diversi, uno era contornato da fiamme, un' altro dall'acqua, l'altro ancora da candide nuvole.
Tra le spire di questi maestosi esseri si trovavano demoni di tutti i tipi, alcuni davvero spaventosi altri meno.
Quel letto doveva avere moltissimi anni. 
Anche se le tende erano leggere e vaporose, sostituite probabilmente a quelle più pesanti, anche un incompetente in materia si sarebbe reso conto che il letto era antico.

Affianco al letto vi era un comodino con una lampada e attaccato al muro, spostato di qualche decimetro uno specchio coperto da un velo nero. Una poltroncina dello stesso colore del velo era vicinissima all'altro lato del letto, con i cuscini sgualciti come se qualcuno si fosse appena alzato.

Di fronte a quel mobile, faceva capolinea una grande scrivania di mogano rosso piena di fogli e libri relegati in pelle, probabilmente mancanti dalla libreria alle spalle della scrivania ricolma dei più disparati volumi.

Una boccetta d'inchiostro rosso e una penna d'oca che non sembravano essere mai usati, stazionavano sul ripiano, accanto ad un cordless grigio chiaro.
Il lampadario, l'armadio, perfino il tappeto, vecchio e nuovo coesistevano creando una sorta di innaturale armonia.
Qua e là nella camera spiccavano tocchi di rosso, in tutte le sue gradazioni, argento e nero; forse era questo equilibrio cromatico che rendeva il tutto meno stridente.

Una donna entrò con eleganza, facendo cigolare la porta, trovandolo seduto sul letto in attesa.
I capelli lunghi erano raccolti in uno chignon e il tailleur nero la fasciava perfettamente, mettendo in evidenza il corpo magro e slanciato.

Gumball arrossì leggermente mentre la donna avanzava verso di lui e fu solo quando gli si avvicinò, che, con sorpresa , poté scorgere dietro a quello sguardo intelligente, gli stessi occhi sanguigni di Marshall.

Possession  [GumLee][Ita][Yaoi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora