~ Uncertainty ~

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01

Il principe rilesse ancora una volta la lettera che aveva trovato in mezzo ai documenti del regno con preoccupazione sempre crescente.
Aveva letto quelle righe così tante volte da sapere a memoria punto per punto le parole di cui erano composte, anzi era perfino riuscito a memorizzate ogni singola sbavatura d' inchiostro. Il contenuto di quella lettera lo terrorizzava e allo stesso tempo lo intrigava, non sapeva che la madre di Marshall fosse viva. E poi quella frase...

" Lui e' il mio unico figlio in vita ..."

Tuttavia non erano quelle le parole che continuavano a rimbalzargli in mente come palline impazzite di un flipper, ma una sequenza ben peggiore che trovava estremamente terrificante.

Pericolo. Morte. Eliminare.

Seduto sul letto strinse convulsamente quel pezzo di carta, ormai stropicciato. Più ci pensava, più sentiva l'urgenza di chiamare Marshall per verificare che stesse bene e anche per sentire la sua voce calda, rassicurarlo.
Se non lo aveva ancora fatto era perchè tenendo in mano quel foglio, aveva avuto un gran brutto presentimento.

Rabbrividì.
Forse ci stava semplicemente pensando troppo.

Guardò l'orologio, non si era accorto che nell'indecisione aveva già perso un paio d' ore. Il dilemma rimaneva, avvertire Marshall o nascondergli la lettera e tenerlo personalmente d'occhio?
Qualcuno aveva deciso di togliere di mezzo il vampiro, per poter accedere al trono dei demoni. A quanto pare infatti lui era l'unico erede legittimo ancora in vita.

Si agitò sul letto. Era sicuro che qualcosa non quadrasse in quella vicenda.

Però era anche certo che chiunque avesse provato anche solo a toccare Marshall, avrebbe incontrato morte certa.

Sospirò. La lettera non aveva data, la busta conteneva solo il suo indirizzo. Non c'erano francobolli, segno che era stata consegnata a mano.

Emise un altro breve sospiro. Continuare ad analizzarla non avrebbe portato a nulla.
Da quanto tempo era rimasta sepolta sotto strati e strati di carte?

Stava ancora riflettendo sul da farsi quando il telefono della sua camera squillò insistente.

-Pronto?- rispose sovrappensiero, massaggiandosi il collo dolorante per la posizione curva che aveva assunto lavorando.

Dall'altra parte si levò una risata leggera che il principe non fece fatica a riconoscere, perchè in tutta la terra di AAA c'era solo una persona che riusciva a mandarlo in confusione in quel modo, con una semplice risata.

-Come sta il mio succulentissimo principe rosa?- Chiese infatti Marshall ridendo.

Il principe sbuffò. - Bene. - rispose secco. -E non grazie a te- disse distendendo il volto in un sorriso. Come facesse il vampiro ad aver capito che aveva bisogno di lui, per il principe era un mistero e a dispetto di tutto, era davvero felice di sentire la sua voce.

Nel cordless il vampiro sospirò - Ti ho già chiesto scusa mi pare -

-Non me lo ricordo - rispose l'altro con l'intenzione di prenderlo in giro, giusto un po'.

-Questo perchè eri decisamente su di giri- il vampiro iniziò a ridacchiare mentre il principe arrossiva al ricordo.

Non che si ricordasse perfettamente ciò che era accaduto dopo che il moro aveva affondato le zanne nella sua carne e aveva cominciato a succhiare il suo sangue.
Al suo risveglio, si era ritrovato nel letto di Marshall, con i suoi vestiti addosso e praticamente incollato a lui. Non riuscendo a ricordarsi il perchè, con il volto quasi porpora, si era lanciato fuori dal letto, incespicando nelle lenzuola ed era finito sul pavimento.
Era stato Marshall stesso, a raccontargli per filo e per segno tutta la vicenda quando, ovviamente, aveva smesso di ridere per la sua fantastica figura. E la sua storia, lo fece arrossire parecchio.

Possession  [GumLee][Ita][Yaoi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora