~ Prisoner ~

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02

Un vento gelido e tagliente, sferzò il volto del giovane seduto sulla panchina.

La neve candida iniziò a scendere copiosa, così tanta che sembrava coprire ogni cosa rendendo l'atmosfera ovattata.
E dato che la panchina non aveva ripari, quella dannata neve inzuppò i vestiti del principe,  facendolo rabbrividire.

Il roseo si agitò sulla panchina cercando di riscaldarsi, con l'unico risultato di far cadere a terra la neve che gli si era depositata sui capelli e che non si era ancora sciolta.

Odiava quel freddo.
Voleva andare via da quel luogo, voleva andarsene da quella panchina circondata dal nulla.
Tuttavia c'era qualcosa che gli impediva di farlo.
Qualcosa che lo teneva ancorato là, senza che lui potesse muoversi liberamente.

Ma se non avesse trovato al più presto un modo per scappare da quel gelo infernale, se fosse rimasto lì sarebbe sicuramente morto congelato.
Non c'era riparo, solo neve, ghiaccio e un dannato freddo irreale...
e quel freddo iniziava già ad intorpidire i suoi sensi...

- - - - -

Marshall richiuse il telefono di scatto, voleggiando irritato e nervoso per la camera, borbottando in silenzio.
Quante volta aveva provato a rintracciare la madre? E perché cazzo doveva esserci sempre la segreteria?
Si morse il labbro inferiore per evitare di fare troppo rumore, visto che sul letto il principe riposava ancora. Emise un breve respiro per sbollire la rabbia e gli volò vicino. 
Bubba dormiva, ma il suo era un sonno agitato, nervoso e il suo volto appariva corrucciato, come se non gli piacesse per niente quello che stava sognando. 
Si chiese cosa mai potesse sognare Gumball. Qualche affare di stato? Ricette di cucina? Cosa sognavano i comuni mortali? 
Non ne aveva la benché minima idea, lui non sapeva neanche se avesse mai sognato nei suoi periodi di pseudo-incoscienza. Probabilmente si, ma non lo ricordava.

Il principe si agitò nel sonno, facendo così in modo di riportare su di lui l'attenzione di Marshall, che sospirò.
Voleva che il roseo riposasse ancora, ma aveva anche deciso che se avesse iniziato a urlare, se avesse avuto un incubo, l' avrebbe svegliato immediatamente. Un incubo non era di certo l'ideale adesso per la sua salute e poi non gli piaceva l'idea che qualcosa che non fosse lui potesse spaventare il principino.
Catturato dalla variegata gamma di emozioni che l'altro lasciava trasparire mentre dormiva, il vampiro si sporse per guardarlo meglio.

Per un attimo desiderò di non averlo fatto, con i capelli sparsi sul cuscino e la bocca dischiusa delicatamente Gumball era davvero bello. Il suo cuore avrebbe potuto fare un bel balzo, se avesse avuto un po' di sangue in corpo.
Si sfregò la mano contro il naso, imbarazzato. Non era da lui fare certi pensieri.

Come se avesse capito, il suo stomaco brontolò ricordandogli ancora una volta che aveva già mancato due pasti da quando si era svegliato.

Guardò ancora il roseo dormire, la fronte leggermente imperlata di sudore e il respiro pesante. Lievemente gli sfiorò la fronte, la temperatura sembrava essersi abbassata leggermente, perciò decise che per un momento avrebbe potuto lasciarlo solo. Giusto il tempo di andare in cucina.

- - - - - -

.... sebbene con molto sforzo, riuscì comunque a tenere gli occhi aperti,
perciò notò immediatamente che qualcuno, no, più precisamente qualcosa si stava avvicinando.
-Non vuoi mollare, eh? - disse una voce artificiosa e melliflua.
Gumball scosse la testa per rispondere. Quella voce che gli faceva venire i brividi sembrava provenire da una sorta di globo violaceo.

Possession  [GumLee][Ita][Yaoi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora