Epilogo

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Imbrigliato, avvolto, avviluppato tra le braccia pallide e forti del corvino, il principino non osava muoversi.
Era sveglio neanche sapeva da quanto ma non si era mosso di un millimetro perché non voleva svegliare il vampiro che sembrava dormire così placidamente.

Gumball era rimasto a guardare il suo compagno come incantato.
Era la prima volta che poteva osservarlo dormire per lungo tempo ed era sicuramente la prima volta che l'avrebbe ricordato.
Era così raro vederlo dormire che non riusciva a smettere di fissarlo.

Marshall era immobile.
Una immobilità strana, che lui non sapeva spiegarsi.

Non sapeva come spiegare le sensazioni che gli trasmetteva. 
Sembrava morto ma c'era un qualcosa che indicava che non lo era; era qualcosa che sembrava antico... come una “ forza” primitiva.
Sembrava morto ma nello tempo sembrava che potesse saltare su in un secondo e sbranarlo.
Divorarlo nel senso letterale del termine.

Gumball lo guardò sforzandosi di imprimere nella sua mente ogni minuscolo dettaglio.
C'era una cosa che si chiedeva e che si era chiesta tutta la notte.

Marshall aveva bisogno di nutrirsi.

Allora per quale motivo aveva rimpiazzato la sua fonte primaria di sopravvivenza con un misero sostituto?
Il vampiro si era privato del sangue ma era quasi sicuro che la sostanza con cui l'aveva rimpiazzato non fosse abbastanza e i morsi che aveva lungo una buona parte del corpo sembravano suggerirgli di essere sulla buona strana.

Il sangue gli serviva ancora.
Gli serviva per fare battere il suo cuore, adesso fermo.
Gli serviva per riscaldare il suo corpo, adesso rigido e freddo come marmo.
E ne aveva bisogno soprattutto se... avrebbero voluto trascorrere una notte simile a quella che avevano trascorso.

Al solo pensiero una fitta al bacino gli ricordò che era presto per tentare di rifarlo.
Era esausto.
Senza considerare il fatto che non riusciva a spostare il peso sul sedere per più di qualche secondo prima che le fitte gli ricordassero che era dolorante soprattutto lì.

Il polso gli doleva, i punti della sulla ferita tiravano.
I muscoli neanche li sentiva più. E i morsi che quel dannato vampiro gli aveva procurato, adesso bruciavano come... il fuoco.
Eppure lo avrebbe rifatto. Avrebbe rifatto tutto senza cambiare una sola virgola.

Si strinse al vampiro seppellendo il viso nell'incavo della sua spalla respirando il suo profumo.

Il corpo del corvino era freddo, era vero, ma lui stava benissimo tra le sue braccia.
Né avrebbe potuto chiedere di meglio.
Per la prima volta nella sua intera vita si sentiva... protetto.
Era come se nessuno lì potesse toccarlo o renderlo infelice.

Lì non c'erano principi o principesse, non c'erano corone o doveri... erano solo loro due; Gumball e Marshall.
Niente di più, niente di meno.

Una mano cominciò ad accarezzargli i capelli.

- A cosa stai pensando? - sussurrò il corvino ridestandosi dal breve sonno.
-Mmh... a noi due...- mormorò il roseo e si avvinghiò di più al corpo marmoreo del vampiro, godendosi quelle coccole inattese. -Da quanto sei sveglio? - volle sapere socchiudendo gli occhi.

-Da prima di te – ridacchiò Marshall – Mi piace vederti dormire – rivelò ridacchiando poi per quel delizioso rossore che si era diffuso sulle guance del roseo.
- Non ti annoiava?- bofonchiò e i suoi deboli versi di protesta furono rapidamente soffocati dalla risata del corvino.
- Forse – rispose, continuando ad accarezzargli i capelli per poi scivolare sulla schiena che si inarcò in risposta.
- Oh? - si lasciò sfuggire sorridendo appena - Sei diventato reattivo - gongolò facendo scivolare ancora la mano un po' più giù.

Possession  [GumLee][Ita][Yaoi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora