Voci

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Frisk si svegliò, non era oramai una novità svenire, ma stavolta era stato diverso, ora si sentiva veramente male tanto dal non riuscire a rialzarsi, allora si guardò intorno...era lo stesso corridoio, ma la porta grigia non c'era più.

Trovò un attimo la forza di rialzarsi, per istinto si pulì la bocca da cui sgorgava un po' di sangue, come se avesse ricevuto una forte botta...prese un attimo per riprendersi e prepararsi ad andare da Undyne ma la sua attenzione fu colta da un piccolo arnese a terra, un banalissimo coltello da cucina che però sembrava chiamasse a lui Frisk, che nel totale silezio udì una voce femminile:

"Prendilo!"

Frisk si girò sentendo la voce a lui molto vicina, ma non c'era nessuno:

"PRENDILO!"

Ora era più forte e si ripeteva come un eco rimbombando nella testa di Frisk "È tuo Frisk" oppure "Ti serve prendilo",tutto ripetuto molteplici volte, Frisk iniziò a gridare, era nella sua testa, sembrava essergli affianco, dietro, davanti, si sentiva impazzire, urlava, scalciava, oramai non aveva più controllo di lui, una mano si muoveva verso il coltello e l'altra si opponeva, era DENTRO di lui.

Era un'agonia che durò per pochi minuti...che però sembravano essere ore per Frisk che ora si era raggomitolato a terra con le orecchie tappate, era tutto finito, non ricordava nulla di quel terribile momento, si alzò, levò le mani dalle orecchie e a sorpresa...il coltello era nella sua mano sinistra, dalla paura tentò di gettare l'utensile a terra che però sembrava essere attaccato alla sua mano, si dimenava, sbatteva la mano contro i muri, ma il coltello da lì non si muoveva, rassegnato allora Frisk spostò la mano verso la tasca e in tal caso il coltello si staccò attaccandosi, stavolta, alla tasca.

Con la testa ancora scombussolata si incamminò lentamente verso la porta:

"Lavoreremo bene insieme Frisk..."

Di nuovo quella voce,ma stavolta Frisk era DETERMINATO a rispondere:

"Chi sei..c..cosa vuoi da me?"

"Ogni cosa ha il suo tempo tesoro...ti basta solo sapere che non voglio farti del male"

"Dimmelo ora!"

"Sei insistente vero?Chara...mi chiamo Chara...per ora è tutto ciò che saprai e non osare dirlo a NESSUNO oppure..."

Di colpo la mano sinistra di Frisk si mosse prendendo il coltello nella tasca e portandolo alla nuca:

"Capisci cosa intendo no?"

"S...sì"

"Bravo ragazzo!"

La mano tornò ad essere controllata da Frisk e la voce era scomparve...
"Chara...chi era questa Chara?", una nuova domanda si sovrapponeva alle altre, come se non fossero già abbastanza, ma una cosa era certa...non aveva buone intenzioni.

Undertale: La Storia di FriskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora