Sette anime

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Chara era oramai davanti a Sans, la ragazza era con gli occhi fissi sullo scheletro, che invece guardava a terra:

"Ultime parole?"

"Ho combattuto come un vero osso duro."

"Nemmeno sul punto di morte smetti di essere patetico...peccato."

Chara strinse forte il coltello e lo portò sopra la testa, sulla sua faccia la bocca si allungò, formando un sorriso ancora più grande e senza nemmeno un po' di risentimento, con tanta violenza e forza, lasciò il coltello trapassare le ossa dello scheletro, colpendolo al cuore.
Appena scagliato il colpo Chara rimase ancora col coltello conficcato mentre Sans svaniva, sembrava volersi godere ogni istante della morte dello scheletro e piano piano spingeva il coltello sempre più in profondità:

"Torna a far compagnia a Papyrus!"

Con un'ennesima spinta del coltello divise in due l'anima dello scheletro, che svanì nell'aria accompagnato da una piccola lacrima, Sans era morto, come tutti gli altri.
Chara fece cadere il coltello a terra, si accasciò con le ginocchia a terra e si lasciò trasportare da una pura risata di follia; Frisk invece guardava con occhi spalancati l'ultima speranza, che aveva svanire nell'aria, anche lui come Chara, si portò con le ginocchia a terra, ma stavolta per piangere:

"Visto Frisk...siamo invincibili!"

"Lurida...infame!"

"Oh...dai non fare così, mi sto offendendo...ahahah!"

Ora rimaneva solo il re che, sfortunatamente, quel giorno non era nel castello.
Chara correva come una matta per arrivare il prima possibile da Asgore e non dovette correre molto, dietro una piccola porta, infatti, c'era un grande campo fiorito, anch'esso illuminato della stessa luce della stanza di Sans:

"Belli questi fiori..."

"Ciao «papà»!"

"Vedo che in questo universo i tuoi ricordi non sono svaniti..."

"Come potrei dimenticarmi dell'mostro più ignobile che esista!"

"Non capisco perché tu sia tanto arrabbiata..."

"Quando stavo morendo tu non hai fatto nulla!"

"...come siete stupidi voi umani...non riuscite a cogliere le piccole cose importanti che subito andate a guardare le ancor più piccole cose cattive."

"Cosa?"

"L'averti adottata quel giorno...il non averti lasciato morire lì nelle Rovine, l'averti accudito...amato...dato una famiglia."

"Famiglia? Toriel nemmeno si ricorda di me ed Asriel è morto pur di non venire con me!"

"No invece"

Questa non era la voce di Asgore, ma di Flowey, il piccolo fiorellino giallo, infatti, era spuntato alla destra del re con aria molto triste:

"Io...io quel giorno mi sono sacrificato perché altrimenti saremmo morti tutti!"

"Noi non volevamo farti del male Chara...noi ti volevamo bene...anche Toriel lo sapeva."

"ZITTI, ZITTI BASTA!"

Chara sembrava essere impazzita, e Asgore aveva capito che con lei non si poteva ragionare e quindi indicò a Flowey di mettersi in fondo alla stanza:

"Se morissi...sai cosa fare."

Flowey fece un cenno di approvazione e se ne andò, nella mano di Asgore comparì un enorme tridente rosso, sbattè quest'ultimo a terra e dal pavimento fuoriuscirono 7 capsule di cui una vuota:

"Qui ci sono le 6 anime dell' INTEGRITÀ, CORAGGIO, PERSEVERANZA, GIUSTIZIA, PAZIENZA e GENEROSITÀ; ora manca solo la tua...spero tu non opponga resistenza."

"Non ci sperare vecchio!"

Una strana luce penetrò nella stanza...e Chara fu piena di DETERMINAZIONE.



















Questo è l'ultimo capitolo del primo libro della saga di "Undertale", prima di concluderlo, mostrando il finale, volevo approfondire la storia delle altre 6 anime in altri 6 libri in cui si capirà meglio la storia di Chara, Asriel e del regno dei mostri in generale.

A tutti i miei lettori auguro una buona giornata.









Undertale: La Storia di FriskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora