Capitolo 2:

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Durante il viaggio non mi accorgo neanche delle 10 ore in aereo,visto che con Edoardo passano in fretta.Verso le 23:00 però sento Edoardo rigirarsi sul sedile e mi sveglio:sta sudando ed ha una faccia preoccupata.
"Edo,che succede??!"
"Niente,tranquilla"
Lo vedo rabbuiarsi guardando lo schermo del telefono e cerco di sbirciare per capire che cosa sia successo.Lui mi mostra il telefono per farmi leggere e capisco tutto:
Sheila,la sua ragazza ha deciso di lasciarlo per la distanza.
Mi dispiace troppo,perché anche se non lo conosco molto bene,Edoardo,è già come un fratello per me.Cerco di tranquillizzarlo.
"Vedrai che quando vi rivedrete si sistemerà tutto."
"Lo spero proprio"
Gli scende una lacrima che gli riga la guancia e il suo labbro inferiore inizia a tremare.Mi avvicino di più e gli accarezzo la spalla per tranquillizzarlo.
Lui si lascia cadere su di me e si mette a piangere come un bambino.
Non so proprio che cosa fare...dovrei provare a farlo distrarre.
A quel punto mi viene in mente che ho un abbonamento su Spotify che mi permette di ascoltare musica all'estero,così accendo il mio fidatissimo Samsung  e clicco con gesto sicuro sulla mia playlist di canzoni estive,tiro fuori un paio di auricolari dalla felpa e glieli porgo.
Lui alza la testa guardandomi con uno sguardo da cagnolino e si infila gli auricolari nelle orecchie.
Fortunatamente ho azzeccato una delle sue canzoni preferite.
Si rallegra subito e io tiro un sospiro di sollievo.
La mia famiglia dorme,come tutti gli altri passeggeri,mentre noi ci godiamo il viaggio guardando fuori dal finestrino e giocando ad obbligo o verità.
Edoardo è il fratello più grande che non ho mai avuto (anche se ha solo due mesi più di me).Poi mi ricordo che ho un ragazzo.Non fraintendetemi,non sto affatto cercando di rimpiazzare Matt,ma non mi ha neanche chiamata...okay...

Finalmente sono le 6 del mattino e atterriamo all'aeroporto di Pisa,in Italia.
Non avevo pensato che Edoardo potrebbe non vivere a Livorno come me...
Non gliel'ho neanche chiesto,ma spero proprio di sì.
"Edo..."
"Dimmi"
"Dove vivi di preciso?"
"Vicino Pisa,a Livorno,non so se la conosci"
"Oddio,speravo tu lo dicessi...pure io!"
"Davvero??"
Mi abbraccia e mi tira su come mio padre mi faceva quando ero piccola.
In quel momento sento che nascerà un'amicizia molto forte tra di noi e che saremo inseparabili.
"Ti voglio bene sorellina"
Quella piccola frase mi ha reso felice.
Per la prima volta ho capito che cosa significa avere un migliore amico.
Intendo dire che qua in Italia nessuno mi aveva mai trattata così.Edo è veramente dolce devo dire.
Le nostre famiglie hanno fatto amicizia e hanno deciso che quest'oggi passeremo la giornata insieme.Evvai!
Avverto Edo che devo chiamare Matt e lui impaziente mi confessa che non vede l'ora di conoscerlo.
"Matt"
"Amore mio,com'è andato il viaggio?Mi sei mancata tanto e mi manchi sempre"
"Anche te tesoro,è andato tutto bene.Fortunatamente mi sono fatta un nuovo amico italiano"
"Ah menomale,chi sarebbe?"
"Si chiama Edoardo,è qui con me,saluta Edo.."
"Piacere,io sono Matt."

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