un nuovo esercito

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" lo sogno ogni notte... Vedo un drago, che sorvola i cieli sereni di un tempo. Questo drago vola così in alto da superare la quota delle nuvole. Non ci misi molto tempo a realizzare che non si tratta solo di un semplice sogno, ma piuttosto di un ricordo"

Ariel si sta spingendo verso l'ignoto di questo già tanto oscuro mondo, ed pronto a combattere contro l'immaginabile pur di mantenere la sua promessa fatta ad ormai un uomo morto, di cui ricordo storico.

Strada di casa è alle spalle il mondo avanti, con tulle le vie ha scelto la più difficile. Scavalcando montagne con il contorno di un freddo insopportabile, superato i mari, si è fatto strada tra le creature demoniache più feroci in foreste un tempo incantate da fate ora infestate dalle tenebre.

Viaggiò per messi. Il suo unico compagno fu il tormento, l'ossessione da parte di un sogno che fa ad ogni riposo. Quel sogno causato dai ricordi. Che allo stesso tempo lo spronano a continuare il suo viaggio.

Finché non raggiunse esausto Arurim, dopo aver solcato ogni oceano, eccolo arrivato a riva. Questa terra si prospetta di un magnifico potenziale da parte delle società e gruppi di sopravvissuti nati dopo il diffondersi dell'epidemia demoniaca.

Ariel appena arrivato a riva stremato si accasciò a terra, lui ebbe la fortuna di approdare su quel poco di spiaggia praticabile, se no, si sarebbe scontrato contro le scogliere così ponendo fine al suo viaggio che era appena iniziato.

Mentre Ariel era ancora privo di sensi viene raccolto e sollevato dalla sabbia che incrosta la sua pelle, da esseri così talmente misteriosi da sconfinare con il soprannaturale.

Mentre Ariel era sul punto di riacquistare lentamente i sensi, e iniziò ad aprire lentamente e contemporaneamente i suoi occhi, appena li aprì. La prima cosa che riuscì a percepire erano le dolci carezze delle distese di grano che si strofinano sul suo corpo mentre viene trascinato chi sa dove.

Pian piano Ariel riacquista sempre di più le sue forze, sino a svegliarsi proprio mentre veniva ancora trascinato, così da poter rendersi conto di ciò che li stava attorno.

In quel momento si ritrovò immerso in un nuovo mondo così talmente maestoso e allo stesso tempo spirituale, dove l'anima si potette quasi staccare dal corpo per l'aria di tranquillità a dir poco irregolare che circolava in questo innaturale paesaggio in cui Ariel si ritrovò immerso.

Enormi distese di grano con attorno due immense montagne che circondano il paesaggio, lasciando un unico e solo punto di entrata: un grandissimo portone fatto di acciaio dorato, apribile solo ed esclusivamente dall'interno.

Ma questo è da considerarsi solamente il giardino di casa, al centro di questo splendido paesaggio sorge un castello.

Sembra quasi che le tenebre non siano mai arrivate in questo luogo, e come se qui non ci sia mai stata sia prima e ne dopo nessuna forma di folle violenza. Potrebbe anche essere il paradiso.

-no, non ti preoccupare non sei morto, sei ancora nel mondo reale- disse una creatura misteriosa sino ad ora sconosciuta.

Ariel si alzò di scatto dopo aver sentito questa voce, afferrando di la sua spada, ponendola a pochi centimetri dalla faccia di quest'essere apparentemente donna.

Lei non sembra mostrare alcun dimore, ma al contrario sorride. La sua pelle di colore smeraldo perfetto con sfumature di grigio, e con una chioma fluente di capelli castani, rende proprio l'immagine di una dea che ha anche il potere di leggere nelle menti altrui.

Ariel la guarda con occhi incantati, lasciando cadere la sua lama, "È un posto così perfetto, perché macchiarlo di sangue come il mondo esterno". Pensò Ariel.

-esatto, è proprio per questo che le tenebre non si sono diffuse qui, proprio perché non c'è mai stata nessuna forma di malvagità ne prima e ne dopo. O almeno, non sono nate proprio da qui, perché non hanno mai avuto nemmeno le basi più basilari per essere concepito il senso della malvagità qui. Ora capisci da dov'è partito tutto ciò.

"Ormai è tutto chiaro" pensò Ariel mentre guardava nel vuoto, ma nello stesso tempo si perdeva nell'infinito di questo mondo mentre capì la vera origine del male: l'epidemia non è stata una punizione inferta dagli dei, o quant'altro, basta pensare soltanto a come la mano dell'uomo non sia mai giunta in questo luogo, facendolo rimanere puro.

L'uomo è artefice del male, il demonio è soltanto l'incarnazione del nostro lato negativo che creò l'esatto opposto di ciò che per cui doveva essere stato concepito il regno.

Quindi visto che l'essere umano non essendo mai giunto in questa terra prima d'ora, allora nemmeno i demoni, cioè la nostra parte negativa isolata e completamente libera di essere ciò che è sempre stata, ma quasi mai respinta.

Tutto questo fece tornare in mente delle vecchie frasi dette da Alexander un po' di anni fa: "la guerra incombe... Ma non sarà contro i demoni dell'Apocalisse, ma sarà contro noi stessi"

È come se Alexander fosse già a conoscenza di tutto, ma come potrebbe mai essere possibile una cosa del genere...

-si vede che sei sveglio umano, hai già capito tutto- disse l'essere misterioso, che ascolto' e seguì leggendolo nel pensiero tutto il giusto ragionamento fatto in pochissimo tempo da Ariel dentro di sé.

-ci sarà sicuramente il tempo per le risposte, come ovviamente ci sarà il tempo per altre domande. Ma adesso rispondi a questa di domanda: hai bisogno di un nuovo esercito?-

Intorno a loro due mentre si raduno' una platea di queste magnifiche creature dello stesso genere, in attesa di una risposta da parte di Ariel che rimase in silenzio.

Così la donna misteriosa decise di continuare a parlare- spero di sì, perché noi abbiamo bisogno di te giovane umano-

Ed ecco che tutto di un tratto si udì il potente e rigoroso frastuono di ali di drago che sbattono e si innalzano in alto per il cielo soleggiato.

L'ultima volta che Ariel ne vide uno fu molto tempo fa, quando era solo un bambino nel bel mezzo della sua infanzia.

Grazie al potere di queste mastodontiche creature sacre, Ariel potrà volare sino al regno così da poter combattere nuovamente gli orchi con un nuovo esercito.

Ma ovviamente, lui si chiede il perché di tutto questo: perché lo stanno aiutando, perché queste persone sono pronte a morire sotto il suo comando, ma soprattutto chi sono questi esseri, da dove provengono e da cosa è stata caratterizzata la loro evoluzione...

Come disse prima la donna misteriosa: "ci sono così tante domande, e così tante risposte difficili da comprendere e anche così poco tempo per essere risposte".

L'importante però, è tornare a combattere nuovamente, e questo è quel che accadrà.

Cronache Di Uno Spettro( Primo Capitolo Completato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora