niente luce in fondo al tunnel

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Le ultime gocciole di pioggia si sprecano sul terreno, si frantumano. Ogni goccia si sfracella, si combina con le altre creando pozzanghere, lo fanno anche le ideologie di Ariel, che si mutano in lagune nella sua testa, dopo l'impatto delle scioccanti e confusionarie rivelazioni.

-io sono quel raggio di luce che si posa in evidenza nell'oscurità, illumino il sentiero, le tenebre mi esaltano, così da rendere più evidente la via da me segnata. È questo il dono a me donato da parte dell'ordine causale che ha dato origine al mondo e, che lo controlla grazie alla sua innaturale forza- dice Lastra con un'aria quasi malata, e per questo viene presa per pazza da Ariel.

- io invece sono colui che chiude la mente, e che nel dubbio sfoggia la sua spada e ammazza chiunque si metta sulla sua buia strada. Il caso non esiste, e con esso neanche il destino. Ognuno è responsabile delle sue azioni di cui lo rendono responsabile del suo stesso destino, questa è solo la mia filosofia, so che non ti interessa, non ti interessa, proprio come a me non interessa il tuo credo- contrappate Ariel con un tono di voce iridato.

Ariel nervosamente tenta di alzarsi per andarsene, ma viene placcato da Lastra, che li afferra di scatto il braccio.

-so quel che faceva tuo padre, so quel che ha fatto, e sono più che consapevole di quante persone abbia condannato a morte. Usava il pugno di ferro per tenere saldo il suo regno, cioè l'esatto opposto di ciò che ci hai raccontato-

-La mia visione è stata molto chiara, ho visto cos'ha fatto il tuo casato al tuo regno di provenienza. Sono stata immersa nelle sofferenze della gente: la povertà, l'indennità di vivere e la voglia di morire della gente. Questo e molto altro ancora. Tuo padre era uno dei peggiori dittatori del mondo intero, e tu prendevi addirittura esempio. Quando il tuo regno andò in stallo, e la vostra era ti tirannica giunse al termine, una sola promessa ti sei fatto: "saliro' al trono a qualunque costo".

Ariel schiaffeggia violentemente la donna, sbattendola faccia a terra. Ma lei continua a parlare in maniera più eloquente.

-Posso sapere il passato, conoscere grazie al momento passante il presente, e pentirmi dei miei sbagli facendomi avanti verso un futuro imminente. Ma Come ogni altro essere vivente, non riuscirò mai ad apprendere niente da ciò che ho commesso. Nonostante il passato sarebbe utile solo a questo- Ariel è scosso dalla rivelazione di Lastra, è perplesso, confuso e impaurito.

-apparentemente sembri il giusto erede al trono del regno, forse perché il tempo a mutato ciò che sei stato, ma forse non è stato solo il trascorrere spontaneo del tempo a renderti ciò che fingi di essere proprio mentre tenti di reprimere il tuo istinto tirannico. Sicuramente hai capito a chi mi riferisco- Lastra prende un po' di respiro, mentre si massaggia la sua guancia dolente.

"Come fa ad essere a conoscenza di tutto questo" pensa Ariel, ma gli Efuri, hanno il potere di leggere nella mente.

-lui sarebbe stato il perfetto successore, colui che secondo le nostre profezie, da questa purificazione ne sarebbe riuscito a ricavarne un posto migliore... Il suo unico errore... È stato affidare un simile fardello ad uno che non è mai stato minimamente degno- ovviamente si riferisce a colui che ha dato questo incarico ad Ariel, Alexander era il vero prescelto. Questo è solo un malinteso.

-cosa vuoi da me!!!- Ariel urla in preda dalla follia. Il controverso tormento di Ariel ha preso il controllo di sé stesso, due identità parallele che si intersecano nella stessa persona e creano disordine nel suo modo di essere, di ragionare e di agire. Per troppo tempo ha compresso il se stesso di un tempo. E ora il alter ego, schizza via come il vento, e non lascia niente dietro.

-io sono l'ultima voce della ragione rimasta a disposizione di questo incosciente mondo. La voce che con il suo ordine rimette apposto il normale susseguirsi degli eventi, cioè io so tutto. Quindi non tentare di imbrogliare me con le tue false premesse. Ho visto cose che te semplice essere umano non puoi nemmeno immaginare, grazie alle mie profezie e grazie al mio dono di guardare nel cuore della gente, così da poter esaminare il loro passato-

-Cosa vuoi da me!!!- Ariel urla in preda dalla follia. Il controverso tormento di Ariel ha preso il controllo di sé stesso, due identità parallele che si intersecano nella stessa persona e creano disordine nel suo modo di essere, di ragionare e di agire. Per troppo tempo ha compresso il se stesso di un tempo. E ora il alter ego, schizza via come il vento, e non lascia niente dietro.

-di nascosto, ho pretetto le tue vere intenzioni, e il tuo programma che metterai in atto il giorno che siederai sul trono. Semplicemente non migliorerà niente, ma al contrario il regno peggiorerà, cadrà in una fossa ancora più buia e profonda, che oltrepassa il vuoto, dove niente e nessuno potrà uscire fuori. Una tenebra verrà sottomessa, ma un'altra sorgerà. Un pazzo sanguinario siede sul trono. Quel pazzo sarai te Ariel-

Prima che la regina Efura potesse estrarre la spada, oppure urlare a squarciagola, Ariel con un colpo secco li spacca in due il cranio con un martello facendo schizzare il sangue della regina sacerdotessa Efura su tutto l'interno della tenda. La sua faccia priva di rimorsi ricoperta dal sangue, sfocia un maligno sorriso.

Ariel core veloce come il vento, tra le fitte foreste, senza lasciarsi nulla indietro.

Non morti, erranti, streghe, diverse specie di demoni diverse tra di loro. Il pericolo è dietro l'angolo.

Deve andare lontano, se venisse preso, per quel che ha fatto, verrebbe ucciso.

Solo in un posto sarebbe ospitato, solo in uno: il clan degli Spettri.

Lungo le catene montuose del nord, sorge questo immenso castello: possenti mura, una muraglia, armi, cibo e rifornimenti. Ariel viene accolto tra queste mura, lo accolgono così calorosamente, perché hanno ancora un suo ricordo.

Dopo la morte di Alexander sogni e speranze scomparvero nella notte, ormai è un tutti contro tutti, ritornando così sullo stesso punto di partenza: nani, elfi, maghi, Spettri, demoni di tutti i tipi, creature mistiche, clan e tribù in guerra per il controllo del regno. Infatti Ariel dovette riprendere da dove il suo vecchio amico, fratello di un'altra madre, ma soprattutto un rispettato e ammirato condottiero, aveva lasciato.

Molto presto una sanguinosa battaglia deciderà le sorti di questa terra, ma chiunque vincerà, e chiunque perirà. Non darà mai un destino lucente al regno, solo morte e distruzione si scorge in fondo a questo luogo tunnel pieno di oscurità, niente luce al di fuori del tunnel.

Molto presto tutto ciò giungerà a termine, ma molto probabilmente non si tratterà di un lieto fine, e in più gli Efuri cercheranno vendetta, per l'oltraggio subito.

Cronache Di Uno Spettro( Primo Capitolo Completato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora