L'invito

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La vittoria e nostra!
Dopo la partita finalmente si torna a casa.
Non mi approfondisco nei dettagli su come si e svolta la partita tanto sapete già che erano eccezionali. Come sempre del resto.

Tutti tornano alle case proprie.

Aitor viene accompagnato da una ragazza dai cappelli rossi. Che sia la sua fidanzata?

Ricardo e Gabi accompagnati da Jeid e Lucean vanno a casa di Di Rigo. Hanno deciso di riunirci per parlare della partita appena discussa, e sul da farsi nei prossimi due-tre giorni.

Nally invece si separò subito dal gruppo. Non aveva ne voglia, ne tempo di stare un'altro po con loro.
Cosi adesso camminava sul marciapiede quasi a meta strada dalla casa,sprofondata (come sempre) nei pensieri.
Dopo circa cinque minuti viene raggiunta da Victor.
-Hey, Nally. Aspettami! - grido correndo.
Lei si fermo - Victor. Cosa volevi? - gli chiese leggermente sorpresa.
-Mi stavo chiedendo se ti va di farmi un po di compagnia mentre torniamo a casa? La strada da fare l'abbiamo quasi uguale.
-Perché no. Andiamo. - dopo un minuto di silenzio - Tu dove abiti?
-Non lontano. Alla prossima svolta giro a destra e arrivo.

-Victor.
-Hm..?
-Come mai hai deciso di fare la strada con me? Solo per farmi compagnia e basta?
-Si, perche?
Lei non rispose.
Cera qualcos'altro nella sua voglia di accompagnarla. Lo sentiva. (Ho forse era una paranoia) E poi com'è che Victor sapeva che hanno la stessa strada da prendere? Quando Nally tornava a casa non cera nessuno della squadra che l'accompagnase quindi nessuno poteva sapere dove abitasse. Per questo non si fidava.
Fiducia, una cosa difficile da ottenere, e quando si perde,difficile da riconquistarla... Nally ha imparato già da tempo di non fidarsi di nessuno finché colui o colei che vuole entrare a far parte della sua vita non dimostri di essere degno di averla. E cosi era anche per Victor, finché non dimostra in qualche modo che Nally puo fidarsi di lui non entrerà mai nella sua vita. Un giorno verrà dimenticato come un ricordo lontano.

-Siamo arrivati. Qui ci dividiamo. - disse Victor svegliandola dal trans - A domani e grazie per la compania - giro a destra e se né andò nella direzione della casa con le mani in tasca.

Da quel momento e poi Victor e Nally ogni tanto facevano la strada insieme. In silenzio pero. Ognuno imerso nei pensieri propri.

                                 * * *

Nel campo da calcio...

-Lucian passa la palla!
-Sto arrivando!

I ragazzi si stavano allenando per la prossima partita. Allenamento. Sempre le stesse cose... Ma a quanto paré non e una impressa facile. Mark ogni tanto dava dei consigli, e Jude faceva dei apunti sulla prossima tattica che dovranno usare contro gli prossimi avversari.

Axel arrivo sulla sua macchina rossa dopo pochi minuti.
A quanto pare ha scoperto altri dettagli sul loro nemico.
-Axel! Già qui? - ciese Mark.
-Si. Ho delle informazioni interessanti da raccontarvi.
-Si tratta del uomo che chiude le scuole? - domando Victor.
-Proprio cosi. Dopo che voi mai avete riferito del problema sulle chiusure delle scuole, ho voluto indagare. - disse -  A quanto pare e più pericoloso di quando pensassimo.
-Che vuol dire "pericoloso"? Di chi stai parlando? - domando Amelin in quel momento.
-Amelin, perdonami non ho notato la tua presenza - disse Mark.
-Non importa. - gli sorrise.
-Continua Axel. Voglio sapere di chi stai parlando - interviene Selly.
-Non ho molto da raccontarvi. So che si fa chiamare Maestro.
A quelle parole le Mory trasalivano
«Possibile  che ne sanno qualcosa?» pensò Victor notando il cambiamento dei loro espressione.
-A giudicare dalle vostre facce si direbbe che vi e famigliare questo soprannome - disse Aitor.
-E cosi?- domandò Jude - Ne sapete qualcosa al riguardo?

Amelin e Nally si guardarono sconvolti.
-No. Non né sappiamo niente al riguardo a parte quello che ci avete detto voi.
-Pero, se scoprissimo qualcosa non esiteremo a informarvi - disse Anallania.
-Dobbiamo cercare di avere più informazioni su questo uomo e su quello che fa - concluse Axel.
-E come credi di averli? - domandò Jude.
-E ovvio, dobbiamo cercare il modo di entrarci dentro compagnia!
-Hai già idee come farlo? - chiese Selly.
-Si. Il ballo!
-Il ballo? - ripetero in coro
-Questa settimana ci sara un ballo sul quale sara presente anche il Maestro. Ma  il problema e che non so come entrarci senza gli inviti.
-Questo è un bel problema- disse Mark.
-Dobbiamo trovare una soluzione al  più presto possibile aggiunse Jiude.
-Bhe e ora di andare. - disse Amelin guardando l'orologio sul polso - Vieni Nally.
-A domani - gli salutarono.
Proprio in quel momento videro una macchina bianca fermarsi davanti a loro da quale uscì un uomo alto.
-E quello chi è? - domando Eugène
Cominciò a scendere per le scale.
«Non ci voleva proprio» - penso la più grande dei Mory.
- E lui che ci fa qui? - domando Nally.
-Scusa, tu lo conosci? - chiese Riccardo.
Nally annuì.
-Ah! Amelin! Anallania! Finalmente vi ho trovato! E da un po che vi cerco. Ho una cosa per voi - tiro fuori dalla tasca della giacca una bustina.
-Cos'è? - chiese Amelin prendendo la bustina.
-Questa settimana ci sara un ballo in onore del Maestro. Saranno presenti tutti i nostri "amici". E voi dovette essere presenti in quando le contese. -disse. E poi aggiunse - Non volete mica offendere il nostro caro Maestro? - guardo i ragazzi al completo - Se vi fara piacere potete portare qualcuno con voi. Basta che venite.

Inazuma: Il Calcio e MisteriWhere stories live. Discover now