La stanza segreta

73 8 0
                                    

Ehi ballerine, nuovo capitolo!

I ragazzi quella sera erano così eccitati per la loro ammissione che non chiusero davvero occhio. Il gruppetto composto da Viola, Filippo, Nina, Riley e Mattia decise, quindi, di visitare un po la scuola.

Presero i loro telefonini e con la torcia si diressero verso l'oscurità.

Trovarono una porta, numerose furono le teorie su dove portasse, un'altra aula di danza da parte di Nina o direttamente sul palcoscenico da parte di Viola.

Decisero all'unisono di cercare la chiave e la trovarono appesa a un chiodo sopra la porta. Fú Viola l'unica con il fegato, ad aprirla e non crebbe ai propri occhi. Era una vera e propria aula di danza quella, dotata di specchi, sbarre, stereo, è un enorme pianoforte.

I ragazzi entrarono in punta di piedi poiché era severamente vietato visitare la scuola senza il permesso di un insegnante e addirittura nelle ore notturne.

Riley trovò l'interruttore e lo schiacciò provocando un'occhiataccia da tutti i presenti.
Filippo si accomodò il pianoforte e iniziò a suonare, Viola non poter resistere e si ci metto in una serie di salti che aveva imparato quel giorno stesso a lezione, venne seguita a ruota da Nina mentre Riley intonava delle note sulla splendida canzone che proveniva dal pianoforte.

I ragazzi però non sapevano di essere osservati, il maestro Oliver infatti sì materializzò improvvisamente di fronte alla porta e gli studenti diventarono bianchi come lenzuoli.
"Ma buonasera!" iniziò il maestro " quanti artisti abbiamo qui" disse guardando uno per uno i ragazzi negli occhi, " siete proprio fortunati" continuò " avete anche la musica dal vivo. Un pianista e, Mattia, la prossima volta ti porti il violino?".
" Andate subito nelle vostre stanze, e in fretta !Non provate più a tornare in questa sala , e nemmeno spostare gli oggetti di scena!"
E sparì da dove era venuto.

I ragazzi erano molto preoccupati, cosa sarebbe successo?

Ma il giorno dopo non successe nulla e neanche il giorno seguente, certo il maestro ora non li salutava più con il solito sorriso e le comunicazioni erano diventate sempre più fredde ma l'importante è che nessuno li  avesse allontanati dall' Accademia, dal proprio sogno!

Che inizi lo spettacoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora