Capitolo 9

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Arriviamo , dopo circa mezz'ora, in un posto che non so bene come descrivere.
C'è un cancello automatico nero, e un muro alto che ,molto probabilmente, circonda casa di Nash.
«Shawn» risponde lui al citofono molto moderno al lato sinistro del cancello.
Appena entriamo scorgo l'enorme casa che mi ricorda le classiche commedie americane.
Grandissima, a tre piani  e con i muri colorati di grigio e bianco ,da ciò che riesco a percepire nella notte.
Shawn parcheggia il fuoristrada e come l'altra sera si appresta ad aiutarmi a scendere da quel mostro che lui chiama auto.
Vengo appoggiata male a terra e perdo l'equilibrio finendo addosso a lui.
Abbasso la testa in imbarazzo e velocemente mi stacco da lui cominciando a camminare verso la casa o castello. La grandezza è la stessa,
probabilmente i genitori di Nash sono parecchio benestanti.
Sorvolando il tutto, mi avvicino con Shawn verso la casa dalla quale sento provenire della musica a palla e delle urla. Ha prorpio l'aria di una festa. Infatti, quando ci avviciniamo scorgo le classiche feste dei ragazzi americani. Ragazze che si strusciano su ragazzi, gente che bacia altra gente, bicchieri di plastica sparsi ovunque, birra e stantio di fumo molto forte.
Seguo Shawn che , senza che me ne accorga, sta salendo le scale e ci ritroviamo insieme al secondo piano in assoluto silenzio.
Che poi il fatto che io stia zitta già di per sè, è strano.
Mi mima di fare silenzio e di seguirlo. Okay la situazione è abbastanza strana, ma ok. E poi perché dovremmo stare in silenzio se giù c'è un bordello, tra urla e musica.
Ci avviciniamo e appena arriviamo davanti ad una porta Shawn si blocca e appoggia l'orecchio per ascoltare non so cosa. Di scatto apre la porta e sale velocemente le scale. Lo seguo ancora fino a quando non mi dice di fermarmi pochi scalini dietro di lui.
Incrocio le braccia e ormai stanca per aver percorso più di cinque metri senza riposarmi mi siedo per terra. Yee.
Shawn si volta verso di me e appena mi vede trattiene un sorriso.
Perché tutto questo silenzio?
Boh
Finalmente Shawn mi fa segno di alzarmi e di entrare e subito vedo Nash abbottonarsi i pantaloni e una bionda uscire dalla stanza in imbarazzo.
Nash birichino...
Mi risiedo sul letto di Nash ma rendendomi conto di quello che avrebbero appena potuto finire di fare cambio postazione sedendomi su una poltrona, no okay meglio per terra.
Quindi ,mi siedo per terra, e aspetto che Nash esca dal bagno. Se solo si muovesse, io domani ho il mio secondo giorno di scuola.
"Allora cosa volete ?" ospitalità portami via
"Volevo parlarti di Caterina" gli rispondo subito.
Alla mia affermazione si irrigidisce e gli si incupisce lo sguardo.
"Non l'ho fatto apposta" dice guardando dritto davanti a se
"Cosa ?"
"L'ho ferita" dice guardando ,ancora, verso il vuoto
Giuro che lo ammazzo
"Come?" gli domando ancora
Non mi risponde.
"Come?" gli domando di nuovo
"Mi ha visto con un'altra ragazza mentre stavo con lei"
"Scusa ma quando?! Siamo qui da pochissimo" sbotto io
"Due anni fa. Lei era qui con la scuola, è rimasta un mese. L'ho incontrata, mi sono innamorata di lei e l'ho ferita"
Ecco perché per un mese dopo il viaggio ,a cui io non partecipai per problemi di famiglia, Caterina era sempre triste e con uno sguardo vuoto negli occhi.
Spinta da non so quale convinzione mi alzo di scatto e corro verso Nash spingendolo di schiena sul letto dove era seduto.
Mi metto a cavalcioni su di lui e comincio a dargli pugni sul petto urlando parolacce a non finire, quando mi afferrano dalla vita.
Quando capisco che è Shawn comincio a tirare calci.
"Lasciami scendere Shawn" urlo mentre mi porta giù dalle scale.
Quando arriviamo al secondo piano mi poggia per terra.
"Perché non mi hai lasciato finire?" gli domando incazzata
"Perché non vorrei vedere il mio migliore amico morire" dice ridendo
"Io invece vorrei vederlo morire. Come la mettiamo?"
"Magari non lo uccidi in mia presenza" dice lui con un sorrisetto stampato in faccia.
Giuro che se continua a sorridere lo prendo a calci. Cazzo ridi?!
"Ahhhhhh" mi lamento scendendo le scale.
Devo bere. Tanto.

Scese le scale mi imbatto nella festa piena di ragazzi e ragazze, noto in particolare la stessa bionda di prima strisciarsi su un altro ragazzo.
Cioè se quella non è troiaggine...
Mi avvicino al tavolo dei cocktail chiaramente affollato e ordino una vodka alla fragola al ragazzo che li prepara.
Afferro il bicchiere e lo bevo velocemente. Ne chiedo un altra e anche questa viene ingerita da me molto in fretta.
Comincio a non pensare più a niente ed a volermi solo divertire.
Cambio drink passando ad un mojito e velocemente finisco anche quest'ultimo alzando il bicchiere e buttando la testa indietro.
Quando decido di essere abbastanza ubriaca mi avvicino agli altri e incomincio a ballare come una pazza.
Sculetto, salto e mi sento circondare per la vita.
Giro il viso scorgendo un viso abbronzato, dei capelli castani e occhi del medesimo colore. Senza parlare comincio a strusciarmi sul ragazzo e a ballarci insieme per svariato tempo.
Sento una sensazione strana, come se qualcuno mi stesse fissando. Ancora vicino al moro, comincio a guardarmi intorno fino a quando non vedo Shawn seduto sul divano fissarmi con sguardo duro.
Sento il suo sguardo bruciare su di me, ma non mi importa. Continuo a strusciarmi sul ragazzo, a ballare con lui e a ridere per qualsiasi cosa. Alzo il mio bicchiere al cielo e lancio un urlo a cui subito ricevo risposta.
Io amo le feste.

Ciao a tutti o a tutteeeee, anche se non penso che i maschi leggerebbero questa storia. Comunque non si sa mai.
Eccomi tornata prima del previsto, amatemi... non è molto lungo ma è voluta come cosa. Nel prossimo capitolo ci sarà il punto di vista di Shawn e non vedo l'ora di farvelo leggere😍
Commentate e stellinate se vi va... le visualizzazioni stanno sempre aumentando. Grazie mille davvero. Mi piace molto scrivere questa storia ed ho un altra fan fiction in bozza...
-Cate

You don't know him /Shawn Mendes/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora