Capitolo 20

189 14 2
                                    

Saluto Karen ed esco velocemente di casa notando la macchina di Ryan, che probabilmente mi aspetta da pochi minuti.
«Wow» dice lui appena salgo in macchina.
Arrossisco leggermente e sussurro un «grazie» prima che metta in moto.
«Davvero, sei stupenda» dice guardandomi come fa Shawn certe volte. È uno sguardo pervertito ma sincero, solo che quello di Shawn non è solo uno sguardo, è una richiesta che non pone con le parole ma con gli sguardi, lui non aspetta una risposta, lui semplicemente fa ció che vuole.

Lo ringrazio nuovamente e finalmente arriviamo alla discoteca a Brooklyn che non dista molto da casa mia.
Ryan scende e fa il giro dell'auto per far scendere me come se non sapessi farlo da sola.
Trovo un messaggio di Caterina in cui mi dice che sta arrivando e senza esitare entriamo nel locale venendo circondati da una massa di gente e dal classico stantio di fumo.
Andiamo al bar.
«Un Martini» ordini io al bar man che subito si accorge di me.
Sento uno sguardo su di me, e vedo Shawn che mi fissa intensamente, sembra ubriaco.
«Shawn, oh dio sei ubriaco - dico provocando in lui un sorrisetto - senti Ryan portami il drink al tavolo, ti raggiungo subito» dico al ragazzo voltami verso di lui e passandogli il mio Martini che tanto desideravo.
«Chi cazzo è quello?» mi domanda afferrandomi il polso e portandomi in un posto più tranquillo.
«Molla» gli faccio notare dato che la sua stretta mi creava un leggero dolore. Molla la presa.
«Chi cazzo è quello?» mi domanda di nuovo urlando e tirando un pungo al muro.
Mi spingo contro esso, perché le sue reazioni impulsive mi spaventano un po'.
«Si chiama Ryan, è un amico » gli rispondo fissando le vene del suo collo che pulsando molto forte.
«E lui lo sa?» mi domanda ancora
«Si» rispondo io convinta. In effetti ho chiarito con lui, anche se i complimenti e lo sguardo di stasera mi hanno creato dei dubbi.
«Beh non ne sono sicuro» grida di nuovo.
E concordo con lui, neanche io lo sono ma preferisco non dirglielo dato il suo magnifico umore.
«Tu sei mia, quando lo capirai cazzo» dice frustato.
Quella piccola e insignificante frase crea in me dei brividi che mi percorrono l'intero corpo. Lui mi fa questo effetto, ed io lo adoro,ma lo odio allo stesso tempo; mi ero promessa che non mi sarei innamorata e che l'amore non esiste, e forse questo non è amore ma ci si avvicina. Non ho mantenuto la mia promessa, ma chi lo fa? Siamo bravi a parlare ma non ad agire. Mi sono fatta sconvolgere da un ragazzo canadese che mi fa andare in tilt il cervello, un ragazzo maledettamente lunatico e sicuramente irascibile. Però non cambierei nulla, niente di ciò che ho fatto da quando l'ho conosciuto, provo qualcosa per lui che non so definire ed è frustante perché io vorrei davvero definirlo, trovare una risposta alle mille domande che mi perseguitano. Non so cosa vuoi Shawn, mi piacerebbe leggerti la mente e capirci qualcosa di questo ragazzo maledettamente complicato che mi crea brividi e che mi fa rimuginare su tutto.
Mi prende dalla vita e mi attira a sè.
Siamo così vicini che sento il battito del suo cuore.
Indugia sulle mie labbra per un secondo, come se quello che sta per fare sia sbagliato ma alla fine mi bacia.
Mi bacia con foga come se lo aspettasse da tempo, e anche io lo aspettavo da tempo. Ricambio il bacio con tanta passione, lo voglio davvero questo bacio. Mi morde il labbro inferiore e gemo piano. Appena avverte il suono da me provocato tutto si fa più veloce, mi spinge all'interno del bagno e mi fa salire sul lavandino. Continuo a baciarlo senza smettere mai come se ne andasse della mia vita. Gli metto le mani nei capelli, sono così morbidi, amo toccarli.
Mi stacco un secondo. Prendo fiato.
Mi guarda con il suo solito sguardo da pervertito e lo adoro. Lo adoro troppo.
Mi avvento nuovamente su quelle labbra che mi attirano tanto.
Il cuore mi batte fortissimo, minaccia di uscire dal petto ed è colpa sua, è colpa dello stronzo che ho davanti che ha cambiato un bel po' di cose nella mia vita.
Il ragazzo con cui stavo in passato mi usava, ci provava con me, mi baciava. Sembrava perfetto, ma non lo era. Lo facemmo, mi concessi a lui come non avevo fatto con nessuno perché sentivo che lo amavo, dentro di me io lo amavo ma lui non mi amava. Io ero un gioco, una sfida, una scommessa. E me lo riveló lui stesso il giorno dopo, quando non lo trovai accanto a me. Mi facevo schifo, mi faceva schifo, ero caduta in una rete di bugie ben organizzata. E ho incominciato ad odiare quel sentimento, ció che avevo provato lo odiavo perché mi collegava a lui, perché ero stata così stupida da provare quel sentimento per lui, che di me non meritava neanche una briciola. Ma con Shawn, con lui mi sono aperta, mi sono esposta, ed era da tanto che non avevo un contatto così intimo con un ragazzo, perchè lui mi manda in tilt, non mi fa capire più nulla e mi piace.
«Pensavo non fossi così facile» dice con un orrendo ghigno stampato sul volto, staccandosi da me.
«Che?» chiedo ancora confusa ed emozionata.
« Di solito queste scommesse ci metto un po' più di tempo a vincerle"
Ancora non capisco.
«Scommesse? Shawn non ti capisco» dico frustrata
«Era tutta una scommessa, è chiaro? Bacia cinque volte Camilla. Era una scommessa tra me e Nash, nient'altro. Strano che pensassi fosse qualcosa di più. Sono un bravo attore lo so. Inchinati. Se vuoi un altro bacio basta chiedere, non sei male tranquilla»
Il mio cuore si rompe. Quelle parole, quel tono, tutto mi riporta a Lorenzo.
Ed io che pensavo che Shawn mi stesse aggiustando, mentre invece mi rovinava ed io non lo sapevo. E mi faccio ancora più schifo di allora, perché ci sono ricaduta quando mi ero ripromessa di non farlo, perché mi ero illusa che qualcuno potesse trattarmi bene, ma nessuno può. Nessuno mi vorrà mai in quel modo, quell'amore che leggi nei libri e che vedi nei film, forse perché io non li merito.
Decido di non piangere perché le mie lacrime sarebbero una vittoria per lui. E se prima non capivo cosa provassi ora lo so. Io lo odio, è un odio talmente forte che difficilmente può finire. Lui mi ha usata, lui che pensavo avesse un po' di difetti ma che pensavo mi volesse bene, forse mi ero anche illusa che mi amasse, quando una persona come lui non può meritare di provare l'amore. Come si può giocare con il cuore di una persona e poi buttarlo al vento come se non valesse niente. Io ti odio Shawn Mendes, e odio anche Nash. Io vi odio entrambi. Mi avete portato indietro nel passato, quando ero così ingenua, e ora non dovrei esserlo più, dovrei essere attenta, ma voi mi avete presa in giro e vi odio per questo. E mi odio perché vi ho creduto.
Raccolgo un po' di orgoglio e gli tiro uno schiaffo, molto forte. Mi brucia la mano, ma la sua testa è costretta a girarsi di lato. Esita un attimo prima di voltarsi, mi guarda con odio e con disgusto, come se gli facessi schifo.
Ma é lui a farmi schifo.
«Non provarci mai più, intesi?» dice a denti stretti afferrandomi il polso fino a farmi male.
E se ne va. Mi lascia lí con tutti i miei pensieri e le mie parolacce. Ed inizio a piangere, a piangere forte, dicendo parolacce pensati in italiano. Lo insulto, anche se avrei preferito dirglielo in faccia.
"Mi fai schifo e ti odio" questo gli avrei detto, ma non l'ho fatto e me ne pento. Tutte queste parolacce che gli sto indirizzando lui non le sentirà mai e voglio dirgliele e voglio sfogarmi con qualcuno e voglio svagarmi perché mi ha fatto male.
Userò anche io qualcuno, lo farò perché voglio capire come ci si sente, come ci si sente ad essere il predatore e non la preda.

Scendo dal lavandino su cui ero ancora seduta.
Mi lavo le mani, il collo, la bocca, decisa a togliere i segni che mi ha lasciato, ma sono così evidenti che non possono essere cancellati. Raccolgo la borsetta, mi aggiusto il trucco ormai rovinato dopo il pianto liberatorio ed esco da quel bagno, da quel posto orrendo che mi ricorderà sempre la morte del mio cuore, la mia morte e che odierò per sempre.

Ciao a tutti!
Sono tornata con un nuovo capitolo, che racconta il capitolo 19 dal punto di vista di Camilla.
Volevo farvi capire cosa lei provasse per lui.
Non ho ancora finito con la revisione dei capitoli, ma volevo assolutamente scriverne uno nuovo.
Vi adoro, Cate.
P.s. Il ragazzo del passato è Lorenzo ( nome che ho preso da Enzo di The vampire diaries)
Amo quella serie più di me.
L'ho finita e ora sto leggendo il libro.
Sicuramente non vi interessa ma ok. Al prossimo capitolo

You don't know him /Shawn Mendes/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora