15. Epilogo (Alexis)

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"Quindi, Thomas andò da Cloe e la minacciò, Lexy?"

"Te l'ho già detto, sì!"

"E poi? Cosa successe?"

"Dai, Alexis, adesso non posso stare qui a raccontarti cose successe una decina di anni fa."

"E invece puoi! Dai, sono pur sempre tua cugina, e sono anche una bambina. A me piace ascoltare le vecchie storie della tua amica Cloe. Ti prego." Mi chiede, allungando la e nella parole prego.

Sbuffo.

"E va bene, Alexis.
Ma solo per poco, non ho tempo da perdere."

"Sì!!" Replica, entusiasta.

"Cloe fu davvero scossa da quel discorso, ma cosa poteva farci? Non poteva parlarne nè con Amerique, nè con Ray, soprattutto con Ray.
Thomas l'aveva minacciata, e lei, nonostante si fosse mostrata forte dinanzi ad egli, aveva paura.
La paura più grande fu quella che a Ray potesse accadere qualcosa." Continuo, deglutendo "Quando tornò a casa, l'unica cosa che fece fu rigirarsi il telefono fra le mani, ma senza farlo con attenzione.
La sua mente, i suoi pensieri... Erano altrove.
Doveva aver paura di Thomas o lasciar perdere quell'idiota e confidare tutto a Ray e -ovviamente- ad Amerique?
Ma chiaramente la sua mente spaventata aveva scelto ben presto la prima opzione, lasciandosi completamente a Thomas.
Insomma, era diventata una sorta di favola di Pinocchio.
Lei, il piccolo burattino, e Thomas, il grande e potente mangiafuoco.
Ormai era tutto un incubo, per la piccola Cloe.
Nulla purtroppo, sarebbe ritornato come prima.
Aveva anche provato a minacciare Thomas, ma con scarsi risultati, dato che lui le aveva proprio tutte calcolate.
Sapeva qualsiasi mossa di Cloe, e-"

"Posso farti una domanda?" Mi chiede Alexis, interrompendomi, cosa che mi ha sempre dato molto fastidio.

"Certo." Decido di risponderle, tuttavia Alexis aveva solo 14 anni, ed io, purtroppo, ne avevo 24.

E devo ammettere che quando Cloe mi aveva raccontato queste cose, anche io avevo l'età di Alexis, e mi intrigavano molto.

Alexis aveva scoperto di Cloe quando aveva trovato delle vecchie foto rappresentanti me e lei, nel bel mezzo delle feste.
E da lì, non si era mai stancata di ascoltare le mie storie su di Cloe, come se stesse leggendo un libro dal quale è difficile staccarsi.

"Perché Thomas voleva fare del male a Cloe? E soprattutto... Chi era?" Mi chiede, scrutandomi e aggrottando le sopracciglia.

"Bella domanda, Alexis." Dico, accennandole un sorriso.

"Thomas... Thomas era il ragazzo di Cloe.
E lei lo aveva lasciato.
So che sembra strano dirlo, ma Thomas alla notizia di Cloe, ci aveva sofferto così tanto.
E, incredibilmente, aveva incontrato Cloe in Francia durante uno stage con la scuola di quest'ultima.
Aveva provato a riconquistarla, ma non l'aveva mai avuta vinta.
Thomas ci aveva sofferto, certo, ma si era rialzato dopo la rottura, provando a conoscere altre donne.
Ma riteneva che ognuna fosse troppo diversa dalla sua piccola Cloe.
Il suo cuore non voleva dimenticarla, ma per la prima volta Thomas, ha seguito appunto quest'ultimo.
Si era, infine, diretto in Italia per riprovarci ancora con Cloe, ma quando ha saputo che quest'ultima fosse partita proprio per la California, aveva pensato ad un piano per fargliela pagare, anche dopo anni.
Aveva ottenuto l'indirizzo dalla madre di Cloe, quando, dirigendosi in Italia, si era trovato a casa di Cloe, e quando aveva saputo della partenza, aveva subito chiesto il suo indirizzo, e ovviamente, anche il suo numero di cellulare.
La mamma di Cloe conosceva Thomas, e per lei era il classico fidanzatino perfetto per la sua 'bambina'.
Thomas in effetti non ha mai superato la rottura con Cloe, e quando seppe un po' di cose su di Cloe, si informò con tutti sulla piccola e indifesa ragazza."

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